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Pagamenti in favore di agricoltore esonerato. 
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Ho aperto la partita IVA, tempo fa, per immatricolare un trattore.
10 giorni fa ho conferito al locale consorzio agrario del grano duro, ed avendo la partita IVA, l'ho utilizzata per ricevere il corrispettivo. Qui la sorpresa!

Data infatti la quotazione ufficiale (30 euro/q IVA ESCLUSA), la mia controparte, anzichè aggiungere l'IVA e versarmela, ha prima decurtato i 30 euro al valore di 100/104esimi, scrivendo in autofattura una base di prezzo di 28,8 euro (anzichè i 30 ufficiali), dopodichè ha ricaricato il 4% di IVA, riportando il valore finale ai 30 euro.

In pratica mi ha fatto un prezzo base "ad hoc", decurtato esattamente dell'iva che poi ha riaggiunto, in modo tale che in tasca a me andasse esattamente il valore quotato senza iva. In altre parole, l'IVA ancorchè formalmente corrisposta in realtà se l'è tenuta lui.

Domanda: ma è normale questo modo di procedere? a sto punto a che mi serve la partita IVA, tanto valeva usare il codice fiscale!!!
Io pensavo che l'iva andasse corrisposta a me; poi essendo io in esonero me la "tenevo" anzichè versarla (e mi sembra una ragionevole controparte al fatto che, sempre essendo in esonero, non recupero quella sui costi).

Sbaglio?

E se volessi passare a regime ordinario od agevolato?

Grazie a tutti.


15/07/2015, 0:23
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L'IVA non se l'è tenuta lui, ti ha semplicemente abbassato il prezzo del grano, in pratica ti ha pagato 30€/q IVA compresa,
che lui si scaricherà perchè a te l'ha pagata.
Ti ha pagato il grano di meno € 28.80 invece di € 30.00

Ciao

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"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
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15/07/2015, 0:43
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JeanGabin ha scritto:
L'IVA non se l'è tenuta lui, ti ha semplicemente abbassato il prezzo del grano, in pratica ti ha pagato 30€/q IVA compresa,
che lui si scaricherà perchè a te l'ha pagata.
Ti ha pagato il grano di meno € 28.80 invece di € 30.00

Ciao


Esatto, è quello che ho detto!!
Comunque logica conclusione del ragionamento è che il valore dell'IVA se l'è tenuto "lui"; non nel senso lui personalmente, ma il consorzio agrario. Almeno se la matematica non è un opinione: normalmente infatti avrebbe corrisposto 31,2 euro scaricando 1,2 euro, quindi mi sembra ci sia una differenza a suo favore più che evidente.

A parte questo, la domanda è: ma quindi è normale così? questa prassi non è scorretta?
L'IVA non andrebbe comunque corrisposta al venditore (cioè io) senza fare decurtazioni?


15/07/2015, 0:49
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La risposta di JeanGabin è stata chiara, la differenza a favore del consorzio è solo nel prezzo più basso che ti ha applicato:

Quotazione imponibile € 30,00/q oltre IVA 4% € 1,20 = € 31,20;

Pagato imponibile € 28,80/q oltre IVA 4% € 1,152 = € 29,952;

Differenza imponibile - € 1,20/q e differenza IVA - € 0,048.

Semplicemente, nella contrattazione, ti è stato pagato un prezzo più basso in base alla quotazione.

Il consorzio dovrà versare l'IVA sulla differenza tra acquisti e vendite, quindi, a sua volta più alto sarà il prezzo a cui venderà e più IVA deve versare.

Saluti, Gianni.


15/07/2015, 7:36
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gianni58 ha scritto:
La risposta di JeanGabin è stata chiara, la differenza a favore del consorzio è solo nel prezzo più basso che ti ha applicato:

Quotazione imponibile € 30,00/q oltre IVA 4% € 1,20 = € 31,20;

Pagato imponibile € 28,80/q oltre IVA 4% € 1,152 = € 29,952;

Differenza imponibile - € 1,20/q e differenza IVA - € 0,048.

Semplicemente, nella contrattazione, ti è stato pagato un prezzo più basso in base alla quotazione.

Il consorzio dovrà versare l'IVA sulla differenza tra acquisti e vendite, quindi, a sua volta più alto sarà il prezzo a cui venderà e più IVA deve versare.

Saluti, Gianni.


Grazie Gianni, ma fin qui è la riproposizione di quello che ho raccontato io per primo: non ci sono dubbi alcuni su questo aspetto, è tutto formalmente corretto se partiamo dall'affermazione che la quotazione finale è stata ridotta rispetto al dichiarato iniziale.
La mia domanda è: vi risulta sia una prassi consolidata quella di ridurre artificiosamente le quotazioni di quel TOT esatto per sottrarti l'IVA di cui invece dovresti beneficiare?

L'IVA infatti è vero che non la verso, ma è giusto così: è infatti la percentuale di compensazione, che tiene conto del fatto che NON recupero l'iva sui costi.
Quindi a rigor di legge, il prezzo non ivato dovrebbe essere uguale per tutti, poi l'agricoltore percepisce il prezzo non ivato più l'iva, e di quell'IVA ci deve fare cose diverse in funzione della sua situazione:
Quello a regime ordinario l'IVA la deve versare, ma in misura ridotta solo dopo aver scaricato quella sui costi.
Quello a regime forfait pure deve versare l'IVA, ma in misura ridotta in funzione delle percentuali di compensazione dei costi.
Quello a regime esonero invece se la deve intascare integralmente, perchè gli è stata già corrisposta in misura ridotta in base alla percentuale di compensazione dei costi.

L'aquirente, dal canto suo, può essere chiamato a versare percentuali di IVA diversificate, ma a livello di bilancio non cambia nulla perchè le recupera integralmente tutte, e l'esborso reale che effettua è sempre pari sempre alla quotazione base, cioè all'imponibile.

La base di calcolo, cioè l'imponibile, dovrebbe essere uguale per tutti a parità di prodotto: se così non è, significa che alcuni agricoltori vengono svantaggiati e contemporaneamente l'acquirente, in quei casi, ne risulta avvantaggiato: e non vi è motivo legale di questo.

Poi è chiaro che il consorzio fa la quotazione che vuole, anche se a me (alla pesa e dopo i test sul campione) mi hanno detto 30 euro IVA esclusa (uguale a quanto avevo già rilevato sulla borsa merci, peraltro, per un prodotto delle migliori caratteristiche) e solo dopo due giorni, ben dopo aver accettato e scaricato, se ne sono usciti con questa quotazione ridotta "abusiva" al momento in cui ho chiesto autofattura.

La mia domanda è se nella vostra esperienza questa "disparità" di quotazioni accade ugualmente oppure no!


15/07/2015, 14:27
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...In altre parole: i vostri acquirenti pure vi fanno quotazioni e prezzi (iva esclusa) diversificati in base al vostro regime di bilancio?

Pure a voi vi riducono il prezzo per intascarsi l'equivalente del valore dell'IVA che dovreste intascarvi voi?


15/07/2015, 14:34
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Se non ci sono, a monte, accordi sanciti e provati sul concordamento e mantenimento di un determinato prezzo, in una normale contrattazione viene proposto un prezzo che può essere accettato o meno.
Quindi se il consorzio non è legato da un accordo formale che lo obbliga a mantenere un unico prezzo per tutti procede con una normale e singola contrattazione di cui sopra.
Continui a ripetere che il consorzio si è "intascato" l'IVA ma non è così.
Ti è stato pagato un'imponibile con la corrispondente quota di IVA per come è stato regolarmente autofatturato.
Sarebbe stato diverso solo se veniva omesso il pagamento dell'IVA per la quota risultante dall'autofatturazione.
Questo è quanto mi sembra di capire in base al tuo scritto e non vedo quale sia l'artificio ed il raggiro.
Saluti, Gianni.


15/07/2015, 14:59
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gianni58 ha scritto:
Se non ci sono, a monte, accordi sanciti e provati sul concordamento e mantenimento di un determinato prezzo, in una normale contrattazione viene proposto un prezzo che può essere accettato o meno.
Quindi se il consorzio non è legato da un accordo formale che lo obbliga a mantenere un unico prezzo per tutti procede con una normale e singola contrattazione di cui sopra.
Continui a ripetere che il consorzio si è "intascato" l'IVA ma non è così.
Ti è stato pagato un'imponibile con la corrispondente quota di IVA per come è stato regolarmente autofatturato.
Sarebbe stato diverso solo se veniva omesso il pagamento dell'IVA per la quota risultante dall'autofatturazione.
Questo è quanto mi sembra di capire in base al tuo scritto e non vedo quale sia l'artificio ed il raggiro.
Saluti, Gianni.


Gianni, dissento categoricamente dalla tua analisi, che seppur ha un qualche senso sul piano formale, non lo ha per nulla sul piano sostanziale: non potrò dire, magari, che "si è intascato l'iva", ma posso sicuramente dire che si "è intascato un valore economico esattamente pari a quello dell'iva originariamente dovuta e destinata, nel caso di specie, a rimanere nelle mie tasche".
Che formalmente non sarà la stessa cosa, ma sostanzialmente SI.

Tant'è vero che, ho scoperto, qui non sono l'unico stupito di questa cosa e si è creato un vero e proprio nucleo di protesta, con tanto di avvocati e una parte delle associazioni di categoria. Probabilmente non concluderanno nulla, sono il primo a dirlo, ma questo quantomeno dimostra che quello che lamento "è così" e non è normale, o, come dicono gli anglosassoni, non è quantomeno "fairy".

E tutti, ma proprio TUTTI si esprimono sinteticamente nello stesso identico modo in cui mi sono espresso io: "il consorzio si intasca l'iva".
Persino gli addetti del consorzio stesso hanno ripetuto la stessa affermazione (puntualizzando però che sono liberi di farlo).

Preciso che ho aggiunto quest'ultimo commento non per polemizzare con te, che sei stato molto gentile a rispondere, ma perchè da buon forumista mi preoccupo di chi possa capitare a leggere questo thread in futuro, e lascio un'informazione completa anche per loro.

In sostanza il consorzio è libero di fare la quotazione che vuole, perchè quella iniziale non è vincolante: è il venditore che deve stare attento ai propri interessi e semmai puntare i piedi prima di firmare l'autofattura, o meglio (sarebbe) ancor prima di scaricare il proprio prodotto, andando a chiedere immediatamente una quotazione che sia vincolante anche successivamente.


29/07/2015, 15:15
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Salve Take4jazz,
non si tratta assolutamente di polemizzare, figurati, e poi a quale pro.
A livello morale posso solo essere solidale con te perché prima ti hanno detto un prezzo e poi ne hanno applicato un altro e, quindi non è gente corretta.

Hai posto un quesito e la mia risposta come quella di JeanGabin, che mi permetto di citare, è dettata dalla semplice valutazione formale del caso e non mi sono sentito di incoraggiarti ad intraprendere un'azione, che credo, sia persa in partenza.
Saluti, Gianni.


29/07/2015, 18:05
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