Salve, sono un ragazzo di 21 anni, studente in architettura, ed ho un piccolo quesito da porre sulla misura 112 che mi sta facendo sorgere parecchie perplessità riguardo la mia siituazione personale.

Mi spiego: Mio padre sta per passarmi la sua azienda agricola viticola e sentendo che è uscito il nuovo bando per il finanziamento per l'inserimento dei giovani in agricoltura vuole che lo richieda, così da inserirmi nel mondo del lavoro ed implementare un po' l'azienda (poca roba, qualche miglioria).
Vedendo il bando, e dato che alla laurea mi mancano ancora un po' di anni (2-3 se tutto mi va bene) perchè non farlo; l'unico punto è che dovrei essere dichiarato imprenditore agricolo per la durata minima di 5 anni con partita Iva e con i conseguenti contributi INPS da versare; vincoli di tempo e reddito che comporta, ecc... e qui mi scattano i miei dubbi:

Se mi laureo e riesco a fare l'esame di stato per l'iscrizione all'albo degli archetti entro tre anni e, per puro miracolo, riesco a trovare un posto di lavoro subito, a contratto, magari in un concorso pubblico, ma più probabilmente in una azienda, o anche semplicemente lavorare come libero professionista con partita IVA; che cosa succederebbe? Sarei regolare o incorro in vizi di forma, sanzioni ecc...? Perchè ci sarebbero anche dei problemi di compatibilità tra INPS ed INARCASSA.
Ovvero sarebbe regolare avere un doppio lavoro autonomo con questo tipo di contributo e situazione (imprenditore agricolo puro per tre anni e poi architetto in contemporanea per due anni) o sto per fare un pasticcio? Ho provato a chiedere al mio commercialista, lui dice che non ci sono molti problemi, io non mi fido per nulla visti alcuni precedenti in cui non ha brillato per acume e conoscenza.

Ps., inoltre dovrei fare una polizza fideiussoria perchè ho fatto geometra e non ho conoscenze in campo agricolo certificate (l'azienda la so condurre perchè mi ho sempre aiutato mio padre), ma non ho nulla per certificarlo. Quanto costerebbe l'anno per 15000 euro?

Grazie per la rx, sono abbastanza confuso...

Salve a tutti; sono in procinto di fare la misura 112 per l'insediamento dei giovani in agricoltura; purtroppo non ho nessuno dei requisiti di conoscenza in campo agrario; ieri il mio commercialista mi ha detto che è possibile acquisirla con due anni di LAVORO PRATICO CONTINUATIVO nella mia azienda che andrò a condurre nei cinque anni minimi che dovrei fare per rispettare il contributo (quindi 2/5) e che NON è necessario fare alcun corso specifico.
E' possibile fare così o devo seguire anche dei corsi? Lo trovo strano.
Ah l'azienda consiste in 12 ettari a vigneto.
Grazie per le rx.

Caro Marcor34, non so da quale Regione scrivi, conosco un po' i regolamenti comunitari perché ci ho lavorato, dunque mi permetto di suggerirti di guardare il Bando specifico a cui sicuramente hai risposto/vuoi rispondere per esserti posto le domande sulla competenza professionale, perché ogni regione ha adattato i vincoli regolamentari utilizzando spazi autonomi di manovra che la normativa consente.
Forse il commercialista ha ragione, nel senso che la legge prevede la possibilità di acquisire la "competenza professionale" entro 36 mesi max dall'insediamento (periodo di adeguamento), quindi potresti benissimo non averla al momento della domanda ma impegnarti, con la documentazione tecnica che presenti, a risolvere la faccenda nei tempi previsti.
Le modalità di acquisizione (corsi specifici di una certa durata minima, o esperienza lavorativa certificata) sono definite nel bando, che ogni Regione può in parte personalizzare.
Ti ripeto: leggi o fai leggere con attenzione il bando a qualcuno che sa interpretare bene vincoli e obblighi vari.
Auguri!