Ho fatto questa domanda ad alcuni professionisti, agronomi e agrotecnici, parlando di una idea di aprire una azienda agricola. E la risposta è quasi sempre stata, ma, bho, dipende, ...bhe in effetti...no.
Come discorso medio, l'idea è che se parti da zero non vale la pena. I margini di guadagno sono così bassi e gli incentivi così poco stabili (oggi c'è ma il prossimo anno non lo sai) che il rischio di fallimento è troppo elevato per poterlo consigliare. A meno che non si parli di aziende da 50 ettari e svariati dipendenti. Comprare un casale con 7-8 ettari di terreno è valido solo come un attività part-time, fai l'impiegato e ti prendi le ferie quando devi lavorare la terra. Oppure hai già un attività avviata e sei rodato. I "nuovi insediamenti", sopratutto quelli giovanili, sono visti come "il 90% farà il botto a breve".
Ma sono io che ho trovato solo catastrofisti o c'è del vero?
thx
ps discorso diverso gli agriturismi. "ecco bravo fatti un ristorante con le camere e fai finta di fare l'agricoltore".
Come ti hanno detto, è difficile dare risposte senza conoscere tante cose. 7-8 ettari possono essere tanti ma anche pochissimi. E se vuoi coltivarli serve molto lavoro. Insomma, il capitale in agricoltura non rende, può rendere un po' il lavoro, e la qualità della vita. E poi dipende se i capitali li hai...
No capitali seri non ne ho, pensavo all'Ismea, ma se i ricavi sono al lumicino che gli rimborsi? Mi sa che continuero a sprecare la vita su raccordo anulare..... pessimismo e fastidio.