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Autore |
Messaggio |
tribo
Iscritto il: 12/09/2015, 14:22 Messaggi: 2
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Ciao a tutti,
sono un nuovo isceitto, intanto complimenti per il sito che è molto ben fatto e dal quale ho avuto modo di imparare diverse cose.
Provo a chiedere anche a voi perchè ho ricevuto risposte contrastanti da diverse associazioni:
mia moglie è imprenditrice agricola professionale dal 2008 (ha dei vigneti), purtroppo per grossi problemi personali dovrà dedicarsi all'attività di famiglia (negozio) e, se messa in regola, supererà il limite del 50% del reddito da lavoro
In più nel 2012 abbiamo costruito casa sotto forma di casa rurale beneficiando dell'esenzione degli oneri
Ora i dubbi:
- se dovesse cedere o chiudere l'attività a cosa andremmo incontro? ovviamente terremmo la casa e mi hanno riferito che dobrebbe pagare gli oneri risparmiati (circa 30.000 euro), ma questo è il male minore, il dubbio è se possiamo tenere la casa oppure no.
- nei primi anni di attività ha richiesto dei finanziamenti agevolati e se non ho capito male, se cessa l'attività prima di 10/20 decadono tutte le agevolazioni di cui ha beneficiato, è così?
Intanto grazie in anticipo a chi mi aiuterà, così poi cercherò di capire cosa è meglio per noi.
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12/09/2015, 14:38 |
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gianni58
Iscritto il: 04/03/2015, 13:56 Messaggi: 1077 Località: Palmi (RC)
Formazione: Geometra
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Salve Tribo, la disposizione contenuta nel comma 4 dell'articolo 2, del D. Lgs. n. 99/2004 dispone che la perdita dei requisiti di imprenditore agricolo professionale, nei cinque anni dalla data di applicazione delle agevolazioni fiscali ottenute, determina la decadenza delle agevolazioni medesime.
Vista così, non potresti più usufruire di alcuna agevolazione ma le norme sono sopposte poi a diverse interpretazioni e varianti.
Per la casa, credo che non perdendo il requisito di ruralità non si debbano pagare gli oneri risparmiati, però non bisogna variare la destinazione d'uso. Comunque nella convenzione devono essere indicati i termini per il mantenimento dell'esonero.
Per i finanziamenti agevolati (non hai indicato la natura e l'erogatore) bisogna vedere con quale norma e termini sono stati applicati. Sicuramente nei documenti in merito vi saranno precise prescrizioni.
Hai provato, carte alla mano, a chiedere informazioni alle associazioni di categoria?
Saluti, Gianni.
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21/09/2015, 11:42 |
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tribo
Iscritto il: 12/09/2015, 14:22 Messaggi: 2
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Ciao Gianni,
grazie per la risposta, domani ho appuntamento con una persona della Coldiretti consigliatami da un notaio (mi sono rivolto a lui chidendogli a chi si affida per le pratiche agricole).....Vi saprò dire.
Quello che non mi è chiaro e se, chiudendo mia moglie l'attività, possiamo tenere la casa senza cambiare la destinazione d'uso.......vedremo.
p.s. sapete se ci sono norme "particolari" che permettono di alzare la soglia dei 7.000 euro a 30.000 pur mantenendo la contabilità semplificata e le altre agevolazioni/semplificazioni?
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29/09/2015, 21:42 |
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