Salve,

La mia famiglia possiede un'azienda agrituristica di 34 ettari da più di 50 anni. È una società semplice (S.S.) di 4 persone, con partita IVA, iscritta alla Coldiretti (coltivatori diretti). Di queste 4 persone, solamente una non è titolare di pensione: la tessera Coldiretti viene pagata anche per questa persona (che nella società è identificata come coadiuvante agricola") e, pertanto, i contributi agricoli vengono versati solo per questo individuo.

Vi chiedo se, date le premesse, noi avremmo diritto ai 600 Euro una tantum che il Governo ha pianificato di elargire mediante il decreto Cura Italia, via portale online dell'INPS.

Grazie mille e buona serata

Io credo di sì, ma aspettiamo il parere di qualcuno più esperto; alla Coldiretti cosa ti hanno detto?

Ciao Flavio e grazie per la risposta.
Senti, provvederò a chiamare la Coldiretti domani mattina. Volevo riscontrare un parere dagli utenti del forum, specialmente da tecnici come lo studiozenobi o altri operanti nel settore.

Grazie anche a me interessa

La tessera della Coldiretti è una cosa è i contributi INPS sono in altra.
Per Il coadiuvante agricolo dovrebbe essere possibile la lessa in cassa integrazione, per la società semplice, conviene sentire l'ufficio Dell’agenzia Delle entrate poiché ci sono alcuni fattori da considerare

Grazie studiozenobi per la risposta. Potrebbe esserci persino la cassa integrazione per il coadiuvante agricolo? Ripeto che si tratta di una società familiare, per cui la qualifica è diciamo "posta" per rendere effettiva la società: non ci sono registri per questo coadiuvante che testimonino l'effettive giornate lavorative all'interno dell'azienda stessa.
Quali sarebbero i fattori da considerare, riguardo alla società agricola?
Mi scuso per le domande e per l'insistenza ma, come voi tutti sapete, l'emergenza ha complicato e non di poco anche il lavoro e quei pochi introiti derivanti dal mondo produttivo agricolo...