Vorrei sapere dove posso trovare informazioni utili su come interpretare i dati contenuti nel fascicolo aziendale ( in particolare i codici colturali) e se potrebbe essermi utile un libro sul catasto rurale.
di che regione sei?se esiste un ente regionale di riferimento tipo l'avepa per il veneto dovresti trovare le informazioni che cerchi sul sito dell'ente. ma per fascicolo cosa intendi? Come fai ad avere un fascicolo in tuo possesso?ti faccio queste domande in quanto i fascicoli qui nel veneto sono tenuti o da avepa o dai CAA (centri di assistenza agricola), sono documenti strettamente personali per l'azienda e ci sono delle regole diciamo rigide per la loro tenuta, conservazione e aggiornamento e in ogni caso il personale dell'ente che gestisce un fascicolo sa come gestire lo stesso...se poi invece possiedi una qualche domanda di contributo tipo la domanda unica allora i codici li puoi trovare nel sito che ti dicevo ma il significato lo hai anche sulle domande. ciao Stefano
Ti ringrazio innanzitutto per la risposta. Anch'io abito in Veneto. Riguardo al fascicolo aziendale mi ha dato una copia il Caa a cui mi appoggio. Comunque il sito della regione Veneto consente l'accesso al fascicolo aziendale anche alle aziende agricole. Il motivo per cui vorrei cercare di capire qualcosa di più sui dati contenuti nel f.a. è perchè vorrei cominciare a presentare io, per via telematica, la domanda unica PAC e agroambiente senza dovermi sempre appoggiare al CAA (essendo i costi non irrilevanti ). Volevo in particolare capire il significato dei codici presenti accanto a ciascuna coltura ( ad esempio 04-012-000 per cereali-mais-mais). Comunque seguirò il tuo consiglio e cercherò meglio sul sito dell'Avepa.
la domanda unica non la puoi fare da solo, solo i CAA. le misure agroambientali, le domande di PSR, la richiesta di assegnazione del carburante si.
chi ti controlla la documentazione altrimenti?!!!!!!!!!
la domanda unica non può essere costosa, se tu la precompili senza che il CAA faccia controlli dei dati dovrebbe addirittura essere gratuita, un po' come la dichiarazione dei redditi dei caf. Il CAA si fa pagare perchè per ogni domanda controlla tutto quanto, ciascuna particella, ciascun documento ecc. e lo a fa a fini del buon esito della domanda (evitare anomalie, superi, non eleggibilità delle superfici, abbinamento dei titoli, ecc. il prezzo lo determina il numero di particelle, il numero di documenti da controllare, l'inserimento di nuove particelle, ecc.
riguardo ai dati che sono contenuti nel fascicolo aziendale non sono strettamente personali, anzi, sono per la maggior parte sono dati pubblici (dati generali dell'azienda, particelle condotte, titoli posseduti, fabbricati, capi allevati, diritti di produzione).
Anche la domanda unica la può compilare l'azienda stessa e poi la protocollazione la fa l'avepa (nel caso del veneto) in quanto il fascicolo lo detiene lei (l'avepa) se non è presso un caa. Lo so per esperienza in quanto seguo alcune aziende che hanno portato via il fascicolo dal caa e l'hanno depositato in avepa. Quando devi fare l'aggiornamento del fascicolo mandi i documenti da inserire all'avepa e li c'è un funzionario addetto a queste cose. Poi l'accesso all'applicativo per la domanda unica, l'uma e tutto quello che vuoi fare lo puoi fare semplicemente con le tue password e dandoti delega. Stefano
No, AVEPA è l'organismo pagatore: coloro che decidono le metodologie per applicare la PAC. controllano i dati che arrivano dai caa, li validano o meno con i loro sistemi e sono loro che erogano i soldi, mentre prima era AGEA.
Il fascicolo aziendale lo possono tenere solo i caa, è cartaceo e informatico. i caa sono stati istituiti proprio perchè svolgono loro quello che dovrebbe fare la pubblica amministrazione, snellendo il carico di migliaia di domande ad uffici periferici che assumono la responsabilità su ciò che trasmettono.
la domanda unica non la può fare l'azienda. l'azienda riferisce i dati al caa (che non può saperli) che verifica i documenti e trasmette tutto per via telematica all'organismo pagatore (AVEPA).
diverso è per il carburante, i psr e la consultazione, che può tranquillamente fare l'azienda direttamente.
Salve, credo che Valeri9 abbia già avuto una risposta dettagliata in un altro sito (da un esperto) a proposito della possibilità di presentare autonomamente la domanda unica PAC. Ne riporto una piccola sintesi: l’agricoltore può trovare tutte le informazioni necessarie alla presentazione della Domanda Unica nella Circolare che Agea emana annualmente dal titolo “Istruzioni per la compilazione e la presentazione della domanda unica di pagamento”. Per il 2011, si può consultare la Circolare Agea n. UMU.2011.501 del 18 aprile 2011, relativa alla compilazione e alla presentazione della domanda unica di pagamento per la Campagna 2011. Il produttore può presentare la Domanda Unica: 1) in forma telematica: - direttamente sul sito www.agea.gov.it, mediante l’utilizzo della firma digitale; - sul portale www.sian.it, con l’assistenza di un Centro Autorizzato di Assistenza Agricola (CAA); 2) con modulo cartaceo. Il produttore che intende presentare la domanda direttamente sul sito www.agea.gov.it può farlo utilizzando la firma digitale. Per poter generare firme digitali è necessario essere dotati di un dispositivo sicuro per la generazione delle firme (costituito da una smartcard o da un token USB), un lettore di smartcard (nel caso in cui non si utilizzi il token USB), un software in grado di interagire con il dispositivo per la generazione di firme digitali e per la gestione del dispositivo stesso (es. per il cambio del PIN che ne consente l’uso).
La circolare agea espone tutti i modi in cui è possibile presentarla, ma in veneto c'è l'opr! quindi non è la circolare AGEA che lo decide, perchè se in una regione c'è una opr è questa che tramite una convenzione con agea stabilisce le norme per la presentazione della domanda unica e altre domande.. infatti non avviene nello stesso modo in tutte le regioni; per cui nel veneto avepa ha istituito in ciascuna provincia lo sportello unico agricolo. con il decreto n. 81 del 04.05.2011 successivo alla circolare AGEA ha dato la possibilità ai produttori che non vogliono affidare alcun mandato ad un caa, di rivolgersi ad un "caa d'ufficio" che non fa nulla di diverso da quello che farebbe un caa.
Quindi non si presenta direttamente la domanda ad agea o ad avepa, nel MANUALE GENERALE PER LA GESTIONE DEGLI AIUTI DIRETTI CAMPAGNA 2011 - Reg. (CE) 73/2009, allegato al decreto ha compiti di "Responsabile dei controlli (amministrativi e in loco), necessari per definire gli aiuti spettanti ai beneficiari, e dell’autorizzazione, esecuzione e contabilizzazione dei pagamenti relativi agli aiuti diretti" ma tramite lo sportello unico agricolo.
cmq mi fa piacere confrontarmi con realtà diverse. saluti
Anche a me fa molto piacere il confronto costruttivo . Se poi riguarda argomenti che non siano polli o incubatrici (che sembrano monopolizzare questo forum ) è ancora meglio. Tornando al quesito di Valeri9, credo che la sua preoccupazione fosse evitare di pagare i caa per il servizio prestato per cui la domanda è: l'agricoltore che decide di rivolgersi allo sportello unico agricolo della sua provincia per effettuare la Domanda Unica di Pagamento, paga il servizio come nei caa? Non sono veneto, per cui non conosco bene quale sia la realtà in merito alla questione ma, leggendo velocemente il MANUALE GENERALE PER LA GESTIONE DEGLI AIUTI DIRETTI CAMPAGNA 2011 da te citato leggo: "Per la compilazione in SOP delle domande, il richiedente non potrà usufruire della consulenza tecnica dei funzionari dello sportello unico agricolo"; questo mi porta a pensare per prima cosa che questi SUA non posso considerarli al pari di un caa (dove, invece, quella assistenza tecnica dovrebbe esserci) e secondo che il loro servizio sia gratuito(?) (qui un veneto che conosca l'argomento può aiutarci). Comunque leggendo il documento mi rendo conto che le procedure per utenti singoli (che non delegano alcun caa) sono piuttosto complicate per cui conviene rivolgersi ad un caa e ti togli tanti fastidi Naturalmente ogni precisazione, osservazione o critica è ben accetta Saluti
Ti dirò che la pensiamo nello stesso modo! Il CAA non PUO' farsi pagare la presentazione della domanda unica. quello che il caa fa pagare è la assistenza tecnica, che a volte bisogna dire che è davvero minima. Il CAA quindi fa tutta quella serie di controlli in via preventiva che consentono alla domanda presentata di non avere problemi, poichè fa perdere molto pù tempo correggere anomalie che non inserire dati corretti. e poi oltre a conoscere i dettagli tecnici delle domande si devono conoscere anche tutte le condizioni.. quindi tutti quei paletti che se non si conoscono c'è pericolo di perdere anche tutto il contributo. é triste vedere tutte quelle norme per ricevere sussidi, quello si, ma sembra che l'agricoltura non reggerebbe senza quelli. aspettiamo qualche intervento di veneti.. ciao