marcocrispus ha scritto:
Ciao a tutti, mi chiamo Marco ho 40 anni e sono lavoratore dipendente part-time nell'ambito del giardinaggio. Pochi anni fa ho comprato un terreno di circa 5000 metri in provincia di Genova dove vivo. Sono terrazzamenti tipici liguri, in una zona molto scoscesa, molto ben esposti ma di piccole dimensioni e in stato di abbandono da molti anni. Ne ho ripuliti una parte e ad occhio e croce ne potrei trarre circa 3000 metri per impiantarvi vigneto (fermo restando ottenere le quote di nuovo impianto). Non ho intenzione di lasciare il mio lavoro attuale ma mi piacerebbe produrre e vendere in regola parte del vino. Si parlerebbe di piccolissime quantità. Dato che non riuscirei mai e poi mai a raggiungere le giornate lavorative per essere riconsciuto IAP mi è stato consiglito di aprire al momento dell'entrata in produzione (se così la si può definire) una semplice partita IVA e di cercare di rimanere in regime di esonero (ossia sotto i 7000 euro di fatturato). è un buon consiglio? Ci potrebbero essere altre vie? Così facendo sarei un imprenditore agricolo non professionale? Ho ancora le idee un pò confuse.. Grazie
Fino a 1.000 mq di vigna viene considerato come autoconsumo, oltre devi possedere i titoli per impiantare il vigneto per fare il vino, per uva da tavola non servono titoli.
Io ti consigli di aprire una partita iva in regime di esonero (fino a 7.000 €) evri fare domanda per l'assegnazione dei titoli/quote per la parte eccedente.
Adora è l'unica soluzione possibile