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I 1000 dubbi di un aspirante imprenditore agricolo 
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Iscritto il: 30/05/2011, 15:21
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Ciao a tutti, mi sono iscritta solo oggi. Mi scuso da subito in caso notaste gli errori del principiante.
Mi chiamo Sara e vi riporto i tanti dubbi miei e di mio marito relativamente all'avvio di questo tipo di attività.
Mio marito, trovandosi disoccupato dalla sera alla mattina, ha pensato di dedicarsi alla coltivazione di ortaggi, piccoli frutti ( more-lamponi-ribes-mirtilli-fragole ed uva spina) ed all'allevamento di animali di bassa corte.
Insieme ad un socio ( proprietario di 20 ettari di terreno) ha intrapreso l'attività da circa due settimane ma ci sono mille dubbi che ci tormentano. Non vi è esperienza per entrambi, hanno sempre fatto gli impiegati ma sono entrambi lanciati in questa avventura.
Abbiamo già avuto incontri con coldiretti ed agronomica dai quali abbiamo ottenuto pareri ed info parecchio discordanti in merito a vari punti. Per ora hanno lavorato su 150 piante di mirtilli e su vari tipi di ortaggi. Disponibilità di serre e spazi da adibire.
Le domande più frequenti che ci frullano continuamente in testa sono:
- è il momento buono per dedicarsi a questa attività?
- due persone inesperte e che non hanno mai studiato questa materia, potrebbero riuscire a realizzare tale progetto ( il progetto finale sarbbe l'agriturismo)
- cosa prioritaria: un'attività come sopra impostata potrà garantire un reddito sufficiente per il fabbisogno di 2 persone?
- durante il periodo invernale a cosa si dedica l'agricoltore? Quale attività potrà svolgere in maniera prevalente?
- Tra le tante idee vi è quella della vendita diretta di ortaggi e di prodotti lavorati ( sott'oli - sottaceti e conserve); è una buona attività parallela quella della vendita delle conserve e dei sott'oli? sono veramente tanto fiscali i "paletti" imposti dalle asl?
- ho letto su internet dei tempi lunghi per ottenere finanziamenti ed apertura partita iva, si parla di 2 anni e mezzo. E' corretto?
Per ora mi fermo anche se l'argomento è talmente vasto da parlarne per ore...
Vi ringrazio in anticipo per le gradite risposte di aiuto che vorrete fornirmi..
Buona serata & buon lavoro
Sara


30/05/2011, 22:24
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Prima consiglio: metti subito in chiaro la posizione del marito, è dipendente o socio con il proprietario?
Qualche consiglio lo trovi anche qui:
miscellanea-f72/come-non-aprire-un-azienda-agricola-t5013.html
Ciao,
Marco

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31/05/2011, 0:31
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Iscritto il: 30/05/2011, 15:21
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Grazie Marco per la tua risposta.
Il progetto è quello di fare una società, non si è ancora ben capito di che tipo però.
Ho omesso che alle spalle vi è l'esperienza della mamma di questo socio che per anni ha coltivato campi ed allevato pollame di vario tipo. Mentre per quanto riguarda i piccoli frutti abbiamo l'aiuto di un bravo vivaista.
Avevo già visionato il link che mi hai inviato ed è un'ottima spinta per mollare il colpo, secondo me. :)
Grazie & Buona Giornata
Sara


31/05/2011, 10:21
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Intanto sarina75 benvenuta.
Avere molte idee spesso è legato direttamente all'avere anche molti dubbi.
Le domande che tu poni sono di difficile risposta anche per i più esperti.
Io ti rispondo da giovane agricoltore e perito agrario, ma certamente arriveranno le risposte delgi esperti (e quelle saranno molto attendibili).
Allora:
Cita:
- è il momento buono per dedicarsi a questa attività?
- due persone inesperte e che non hanno mai studiato questa materia, potrebbero riuscire a realizzare tale progetto ( il progetto finale sarbbe l'agriturismo)
- cosa prioritaria: un'attività come sopra impostata potrà garantire un reddito sufficiente per il fabbisogno di 2 persone?
- durante il periodo invernale a cosa si dedica l'agricoltore? Quale attività potrà svolgere in maniera prevalente?
- Tra le tante idee vi è quella della vendita diretta di ortaggi e di prodotti lavorati ( sott'oli - sottaceti e conserve); è una buona attività parallela quella della vendita delle conserve e dei sott'oli? sono veramente tanto fiscali i "paletti" imposti dalle asl?
- ho letto su internet dei tempi lunghi per ottenere finanziamenti ed apertura partita iva, si parla di 2 anni e mezzo. E' corretto?
Per ora mi fermo anche se l'argomento è talmente vasto da parlarne per ore...

Non credo sia assolutamente il momento buono per dedicarsi a qualsiasi attività agricola, ma io per primo ho aperto la p.iva individuale poco meno di tre mesi fa... :lol: Se siete convinti e credete nel vostro progetto avrete sempre un "buon momento" per partire.
Per condurre un agriturismo non bisogna aver studiato nulla...e quindi non avreste alcun impedimento neanche se inesperti. Comunque, per tutto il progetto dovreste appoggiarvi ad un BUON agronomo che saprebbe mettervi sulle giuste strade.
Fabbisogno per due persone? Beh dipende dalle aspettative delle "due persone", aspettative di vita...aspettative economiche. Vedi, in agricoltura non è che uno "stabilisce uno stipendio" e quello sarà per sempre, qui le cose vanno decisamente in maniera diversa. La stagionalità stabilisce l'andamento economico dell'attività, e quella non la regola nessuno tranne il padreterno.
Non parlo solo di pioggia o freddo, ma parlo di tutto! Pensa che io vivo con neanche 500 piante d'ulivo, qualche animale e l'orto...ma mi sono adattato a questo, investendo anche poco.
più si investe e più si ha esigenza di guadagnare (o almeno ricavare) in tempi brevi.
Da un agronomo fatevi fare un prospetto e calutate bene se e quanto spendere.
Per la vendita di prodotti conservati...per esperienza personale posso dirti che l'iter è lungo.
Recati al SUAP del tuo comune per acere info, e poi vai alla ASL di competenza, ed armati di tanta pazienza.
I tempi per aprire p.iva non sono assolutamente lunghi, ma quelli epr avere finanziamenti o contributi lo sono molto.
Buona Fortuna


31/05/2011, 11:52
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Ciao Tosco, grazie per la tua preziosa risposta. Ti scrivo in maniera più dettagliata il nostro progetto.
Avviare azienda agricola con allevamento di animali da cortile, coltivare 600 piante di piccoli frutti, 1500 mq di fragole e orto ben assortito. Con questo avvio che aspettative di entrata ci si può aspettare?? Quando parlavo di fabbisogno iniziale non intendevo di certo cifre tipo 2000€ a testa ma una somma sufficiente per partire stimolati e per garantire qualche buona entrata.
Piccola parentesi sulla proprietà: nei 20 ettari di terreno vi è anche un vecchio fienile che, in futuro, verrebbe adibito ad agriturismo.
Hai detto inoltre che non è proprio il momento buono per buttarsi in questo settore ma forse chi si trova disoccupato dalla sera alla mattina, se l'investimento iniziale è minimo, penso che non abbia niente da perdere. Cosa ne pensi? Sei d'accordo su questo punto?
Noi ci stiamo rivolgendo all'agronomica e chiederemo loro di aiutarci nello sviluppo di un business plan, in modo da vederci più chiaro.
Per quanto riguarda asl siamo già stati rimbalzati proprio stamattina.. :o
Grazie ancora
alla prox
Sara


31/05/2011, 12:23
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Iscritto il: 20/05/2010, 12:11
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Ciao, l'argomento è molto interessante,e voglio dire la mia,io ho la casa in un terreno di 5000 mq, fino a due anni fa però ne avevo solo 2000,i restanti 3000 li gestiva un colono,era il suo unico lavoro,niente alberi da frutto,solo ortaggi,coltivava con l'aiuto della moglie ed a volte lo aiutava anche il suo unico figlio,due volte la settimana riempiva il suo furgoncino e se ne andava in giro per l'isola a vendere,ebbene questo signore oltre a pagarmi puntualmente la pigione di 1500 euro l'anno(compreso una casetta dove lui viveva,di mia proprietà) si è costruito una bella casa in un suo terreno ha fatto studiare il figlio,e direi che ha fatto una vita più che decorosa,ha lasciato il mio terreno solo per vecchiaia,e quante lacrime versò quel giorno,nonostante io gli dicessi di venire quando voleva ma lui mi diceva di non farcela a vedere il terreno incolto ed invaso dall'erbaccia, che era nato in quella terra,difatti il primo a fittarla fu il nonno,poi passo al padre ed infine a lui,tre generazioni,quando ci passeggio...vi giuro non la sento mia,ed ancora li vedo ricurvi sotto il sole.
Questo per dire,che forse evitando i troppi passaggi e vendendo direttamente al consumatore qualcosa rende sta benedetta terra.
E l'agriturismo non è proprio questo?? dal produttore al consumatore??


31/05/2011, 12:30
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Cita:
Avviare azienda agricola con allevamento di animali da cortile, coltivare 600 piante di piccoli frutti, 1500 mq di fragole e orto ben assortito. Con questo avvio che aspettative di entrata ci si può aspettare?? Quando parlavo di fabbisogno iniziale non intendevo di certo cifre tipo 2000€ a testa ma una somma sufficiente per partire stimolati e per garantire qualche buona entrata.
Piccola parentesi sulla proprietà: nei 20 ettari di terreno vi è anche un vecchio fienile che, in futuro, verrebbe adibito ad agriturismo.
Hai detto inoltre che non è proprio il momento buono per buttarsi in questo settore ma forse chi si trova disoccupato dalla sera alla mattina, se l'investimento iniziale è minimo, penso che non abbia niente da perdere. Cosa ne pensi? Sei d'accordo su questo punto?
Noi ci stiamo rivolgendo all'agronomica e chiederemo loro di aiutarci nello sviluppo di un business plan, in modo da vederci più chiaro.
Per quanto riguarda asl siamo già stati rimbalzati proprio stamattina..

Allora,
animali da cortile...per uso privato o per la vendita?
Le fragole ed i piccoli frutti (ma sopratutto le prime) hanno un buon mercato, ma sono anche molto delicate e hanno necessità di molte cure: un bell'impegno direi (non è certo proprio come coltivare grano ;) ).
Aspettative di entrata tu chiedi...non saprei, dovreste fare (o farvi fare) una piccola indagine di mercato, ed anche senza andare da un commercialista o da un agronomo potreste avere notevoli info presso la vostra associazione di categoria (magari la sede provinciale).
Ma di dove siete (giusto per farci un'idea)?
Bene per l'idea del fienile (richiede comunque un discreto investimento), ma poi cosa ci fate con il resto dei 20 ettari????
Mi parli di "non aver niente da perdere", ma io vedo molte spese (fienile da ristrutturare ed adibire ad agriturismo).
Direi questo: cosa buona sarebbe cercare di mettere a frutto questi 20Ha, e puntare ad ottenere un reddito che vi permetta di creare basi per investimenti futuri (oltre che per il vostro sostentamento).
credo moltissimo nell'autoctonicità delle cultivar e delle specie animali allevate...e potreste quindi puntare ad un prodotto LOCALE.
Creare poi un SEMPLICE punto vendita per gli ortaggi vi permetterebbe poi di farvi conoscere e far circolare l'economia dell'azienda.
Accorciando la filiera e puntando su prodotti biologici o naturali vi mettereste nella condizione di produrre cibo SANO, e questo avrebbe (oltre ad un indiscusso valore etico) un buon mercato.
Venti ettari sono tanti (avercene...), e potreste sbizzarrirvi cercando di sfruttarli al meglio.
descrivici questo terreno e vediamo che consigli potremmo darti.


31/05/2011, 16:21
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Iscritto il: 30/05/2011, 15:21
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Ciao Tosco sono di mezzomerico (NO) in Piemonte.
Il fienile non ha tanto da essere ristrutturato anche perchè le mura sono buone ed il tetto è nuovo.
Avevamo già fatto un preventivo indicativo e si aggirava intorno ai 150.000 euro compresa la cucina indistriale.
L'allevamento di animali da cortile viene fatto a scopo di vendita.
I terreni sono attorno all'edificio e, per ora, sono prati tranne quelli su cui già stiamo lavorando.
A dispo per altre info
Ciao e grazie
Mattia/ Sara


31/05/2011, 18:35
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Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Per fare un allevamento destinato alla vendita (qualsiasi tipo di allevamento esso sia) dovete recarvi alla ASL: lì vi indicheranno l'iter (che leggendo sul forum cambia da regione a regione). vi verrà comunque dato un CODICE AZIENDALE e dei registri per i medicinali.
Da quanto leggo credo che vogliate allevare polli, avicoli e conigli: se così stanno le cose vi verrà indicato come e dove potrete macellarli e gli accertamenti obbligatori che la ASL dovrà fare sui vostri allevamenti.
Non conosco la normativa per la vendita del pollame, ma credo che comunque dovrete avere un manuale HACCP specifico, con tanto di corso da fare (visto che stiamo parlando di una società e non di una ditta individuale) e revisioni sanitarie del caso.
Di più non so dirvi a tal proposito, ma spulciando il forum potrete trovare molte risposte in vecchi post e discussioni...sopratutto se intendete vendere anche le uova.
Perlando dei terrei...visto che si tratta di prati, perchè non mettere qualche animale da reddito come bovini, ovini o caprini...e destinare anche essi al mercato.
Meglio ancora se allevate suini: oltre al foraggio che già avete, avreste anche gli scarti dell'orto, e potreste seminare qualche campo con zucche da foraggio o barbabietole da destinare all'uso zootecnico, per non parlare dei cereali.
Altrimenti (se non volete impegnarvi troppo con gli animali...che di impegno ne richiedono quotidianamente) potreste impiantare qualche coltura arborea: ulivi, viti, frutti...ma tutto questo è bene che vi venga consigliato da un tecnico che dopo attento sopralluogo possa consigliarvi bene.
Un altro consiglio che vi do è quello di conoscere e visitare le aziende limitrofe e della zona, per prendere spunto e consigli.
Venti ettari di prato non sono pochi, e di cose ne potreste fare molte.
Spero di avervi dato qualche info MOLTO GENERICA, ma vi consiglio vivamente di affiancarvi un tecnico (magari del luogo) e di raccogliere info ovunque (oltre che all'associazione di categoria).
Mi fermo qui.
Buona fortuna e passo la palla a chi ne sa più di me.


01/06/2011, 0:05
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Iscritto il: 30/05/2011, 15:21
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Grazie 1000 Tosco per le informazioni che ci hai fornito.
Per quanto riguarda i prati stiamo già valutando la fattibilità di alcune idee.
Visiterò tutto il forum in maniera approfondita in modo da captare consigli e nozioni utili.
Grazie ancora e magari ci sentiremo nuovamente strada facendo
Alla prossima Buon lavoro
Sara


03/06/2011, 15:18
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