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compaq
Iscritto il: 25/09/2012, 13:18 Messaggi: 52 Località: Vallermosa (CA) Sardegna
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Ok grazie ora è più chiaro.
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31/12/2014, 12:59 |
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Saulo
Iscritto il: 27/02/2011, 12:54 Messaggi: 457 Località: Bergamo
Formazione: laurea scienze agrarie
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"erba o altre piante erbacee da foraggio": tutte le piante erbacee tradizionalmente presenti nei pascoli naturali o solitamente comprese nei miscugli di sementi per pascoli o prati nello Stato membro, utilizzati o meno per il pascolo degli animali
inoltre: cosa ne fai dei tuoi 18 ha di avena da foraggio? come puoi essere certo che venga utilizzato come foraggio? hai animali?
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03/01/2015, 11:30 |
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Apprendo
Iscritto il: 13/10/2011, 12:23 Messaggi: 643
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Saulo ha scritto: inoltre: cosa ne fai dei tuoi 18 ha di avena da foraggio? come puoi essere certo che venga utilizzato come foraggio? hai animali? La ratio della norma riguardante il greening è quella di migliorare gli aspetti ambientali riguardanti l'agricoltura non certo quella di capire che cosa ci farà l'agricoltore col foraggio coltivato (dubito che AGEA voglia la prova che quell'avena da foraggio seminata da compaq sia, poi, effettivamente utilizzata come tale). Saulo ha scritto: "erba o altre piante erbacee da foraggio": tutte le piante erbacee tradizionalmente presenti nei pascoli naturali o solitamente comprese nei miscugli di sementi per pascoli o prati nello Stato membro, utilizzati o meno per il pascolo degli animali Cosa intendi con questa precisazione? Che l'avena coltivata da compaq non rientri tra i foraggi?
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03/01/2015, 12:10 |
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Saulo
Iscritto il: 27/02/2011, 12:54 Messaggi: 457 Località: Bergamo
Formazione: laurea scienze agrarie
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NOn hai mai partecpato a controlli in loco. AGEA non introduce mai norme che non possono avere una forma di controllo e veridicità. Tutte le domande sono controllate amministrativamente e una frazione soggette a controllo in loco. AGEA non vuole le prove, però se sei controllato devi avere tutto a posto, e non solo sulla carta.
attendiamo la risposta del produttore: cosa ci fa effettivamente con quell'avena? quando la semina? quando la raccoglie? come la raccoglie? dove la mette? se non può attestare che è utilizzata come foraggio (perchè non la usa lui) prchè lha dichiarato? è giusto che prenda dei contributi in più?
la definizione è di AGEA.
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04/01/2015, 10:41 |
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Apprendo
Iscritto il: 13/10/2011, 12:23 Messaggi: 643
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Saulo ha scritto: NOn hai mai partecpato a controlli in loco. Riguardanti il primo pilastro no, per lo sviluppo rurale, invece, mi è successo. Questo per la vecchia programmazione. Per la nuova, invece, dubito che qualcuno, in Italia, abbia già partecipato a controlli in loco semplicemente perché il recepimento nazionale sulla nuova PAC, e sul greening in particolare, ancora non è definitivamente concluso. Vedremo come AGEA gestirà i controlli in loco sul greening (novità rispetto alla passata programmazione) e sulle sue sfaccettature (tipo i casi di esenzione). Sta di fatto che sicuramente AGEA dovrebbe accertarsi che quella coltivata da compaq sia avena da foraggio, come risulta da piano colturale, e sicuramente gli aspetti che giustamente hai elencato potrebbero essere soggetti a controlli. Però ho ancora qualche dubbio sulla questione legata alla vendita del prodotto: nel caso in cui compaq, ad es., non dovesse ritenere conveniente la raccolta per un crollo del prezzo dell'avena da foraggio e non raccogliesse (sparo, e) avrebbe o no rispettato i criteri riguardanti l'accesso all'esenzione dagli obblighi del greening? Saulo ha scritto: AGEA non introduce mai norme che non possono avere una forma di controllo e veridicità. D'accordissimo col principio di fondo; unica precisazione: non è AGEA ad aver introdotto il greening ma l'Europa con i suoi Regolamenti e conseguenti atti delegati. Giusto per capire con chi prendersela o chi ringraziare decidete voi Saulo ha scritto: la definizione è di AGEA. Per quanto scritto sopra, la definizione non è di AGEA ma di un Regolamento europeo. Al di la di questo mi interessava capire perché lo avevi citato. Il codice colturale fornito da compaq (che è quello dato da AGEA " prodotto 537 avena da foraggio e varietà 001 erbaio di graminacee, annuale (sfalciato e/o pascolato) non permanente") non va bene per definire, sul piano colturale, quella avena come avena da foraggio e quindi rispettare (almeno amministrativamente) il criterio di esclusione dagli obblighi greening? Saluti
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07/01/2015, 14:02 |
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Saulo
Iscritto il: 27/02/2011, 12:54 Messaggi: 457 Località: Bergamo
Formazione: laurea scienze agrarie
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no, no, e no! la definizione è di AGEA con una circolare specifica, non del regolamento comunitario. prova a leggerlo quello e vedrai che non si capisce, la circolare di AGEA sta dando delle interpretazioni ufficiali.
nessuno cmq ha scritto che le norme le ha introdotte agea.
in diverse regioni si devono attendere anche le norme regionali di attuazione da parte degli organismi pagatori.
I controlli li fanno da sempre, non li introduce la nuova programmazione, li fa anche la Gdf, gli organismi pagatori, il corpo forestale, le Province e l'ASL.
I pagamenti sono per chi coltiva, ma chi coltiva lo fa per raccogliere. Chi lascia il prodotto in campo non intendeva coltivare. Lo tieni in magazzino e aspetti che il prezzo si alza. non prendi il contributo e ti dicono così... che fai? sempre raccogliere!
Con chi ringraziare o prendersela... bella riflessione!
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10/01/2015, 2:14 |
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Apprendo
Iscritto il: 13/10/2011, 12:23 Messaggi: 643
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Saulo ha scritto: no, no, e no! la definizione è di AGEA con una circolare specifica, non del regolamento comunitario. prova a leggerlo quello e vedrai che non si capisce, la circolare di AGEA sta dando delle interpretazioni ufficiali. La definizione da te postata (non ho ancora capito il perché) di "erba o altre piante erbacee da foraggio" è riportata nel Reg. UE 1307/2013, art. 4, paragrafo 1, punto i); la stessa AGEA, nella circolare ACIU.2014.812 del 16.12.2014, cita il riferimento normativo che ho scritto sopra per la definizione. Saulo ha scritto: nessuno cmq ha scritto che le norme le ha introdotte agea. Come no? Tu lo hai scritto Saulo ha scritto: AGEA non introduce mai norme che non possono avere una forma di controllo e veridicità. Saulo ha scritto: in diverse regioni si devono attendere anche le norme regionali di attuazione da parte degli organismi pagatori. Ogni Stato Membro recepisce il Regolamento e l'atto delegato conseguente, ma l'ossatura della normativa non la fa mica lo Stato Membro o la Regione: a compaq chi da la possibilità di esimersi dal rispetto degli obblighi del greening è il Reg. UE 1307/2013, art. 44, co. 3, punto a) e l'art. 46, co. 4, punto a). Saulo ha scritto: I controlli li fanno da sempre, non li introduce la nuova programmazione, li fa anche la Gdf, gli organismi pagatori, il corpo forestale, le Province e l'ASL. Perdonami Saulo, ma i controlli sul greening (argomento della discussione), ed in particolare sulla esenzione dagli obblighi che ne derivano, si devono basare per forza di cose su una normativa; normativa che deve essere ancora definitivamente recepita: come fa Saulo ad essere sicuro che i criteri di controlli in loco per quella cosa saranno "questi, questi e questi"? Come fanno la Gdf, gli OO.PP., il CFS, gli UPA e le ASL ad aver fatto dei controlli su un qualcosa che nelle scorse programmazioni non c'era? Questo non toglie che poi potrebbero fare come tu scrivi, cioè assicurarsi, durante i controlli in loco, che il prodotto sia stato effettivamente venduto come fieno. Ma per la sicurezza credo bisognerà attendere. Ora come ora si può andare solo "a naso", diciamo così. Almeno, per quel che so. Saluti
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10/01/2015, 13:25 |
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Saulo
Iscritto il: 27/02/2011, 12:54 Messaggi: 457 Località: Bergamo
Formazione: laurea scienze agrarie
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Tante parole ma nulla di concreto.
Apprendo, la domanda di pagamento unico la si fa da un bel po, come i controlli e le sanzioni.
Chi parla alle aziende sa solo dirgli che bisogna attendere, che per ora non è chiaro e che chissà cosa decideranno in unione europea.
i produttori hanno bisogno di risposte ora (anzi, ieri) per poter fare le scelte. le decine di migliaia di aziende che chiuderanno nei prossimi mesi è perchè è vent'anni che aspettano che la UE regoli, il Ministero applichi e AGEA ricopi. e la colpa non è delle aziende.. loro devono pensare a produrre e bene, ma di chi non gli da le risposte ai quesiti e aspetta che arrivino... dal cielo?
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18/01/2015, 10:59 |
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Apprendo
Iscritto il: 13/10/2011, 12:23 Messaggi: 643
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Saulo ha scritto: Apprendo, la domanda di pagamento unico la si fa da un bel po, come i controlli e le sanzioni.
Ma va?! Ma veramente?! Saulo ti è chiaro l'argomento della discussione o c'è bisogno di ripeterlo ancora? Argomento è il greening ed in particolare i casi in cui la normativa permette di derogare agli obblighi che ne derivano. Non la Domanda Unica ne i controlli e le sanzioni. La normativa europea, su questo, è stata chiara fin dall'inizio dando già una risposta all'azienda che chiedeva chiarimenti (in questo caso compaq). Saulo ha scritto: Chi parla alle aziende sa solo dirgli che bisogna attendere, che per ora non è chiaro e che chissà cosa decideranno in unione europea. Questa la mia risposta, chiara e netta, alla domanda dell'azienda compaq Apprendo ha scritto: Se il totale dei tuoi seminativi (Ha 18,70 per come ho capito) l'anno prossimo e negli anni a venire sarà sempre investito ad avena da foraggio allora non avrai alcun obbligo di diversificazione (siamo oltre il 75%, come richiesto dalla normativa) poiché esentato. Questa la risposta del tecnico Saulo (che nelle sue risposte dimostra di non conoscere affatto la normativa): Saulo ha scritto: Ciao, credo tu sia tenuto a rispettare tutti gli obblighi : - diversificazione quindi nel 2015 affiancare alla tua coltivazione principale anche una secondaria per almeno il 25% della superficie. - EFA devi fare il calcolo delle aree che hai moltiplicandole per il fattore di ponderazione.. Poi hai spostato l'argomento sui controlli riguardanti il greening. Naturalmente se l'azienda avesse seguito la tua indicazione avrebbe fatto cose che non gli spettavano ricevendone un danno. Saulo ha scritto: i produttori hanno bisogno di risposte ora (anzi, ieri) per poter fare le scelte. le decine di migliaia di aziende che chiuderanno nei prossimi mesi è perchè è vent'anni che aspettano che la UE regoli, il Ministero applichi e AGEA ricopi. e la colpa non è delle aziende.. loro devono pensare a produrre e bene, ma di chi non gli da le risposte ai quesiti e aspetta che arrivino... dal cielo? Su questo mi trovi d'accordo. E infatti tutti si stanno lamentando della lentezza, a tutti i livelli (a partire dall'Europa), e dei ritardi nella regolamentazione e nei chiarimenti (in particolare proprio sul greening); non è un caso che, fino all'ultimo, si sia provato a rinviare l'entrata in vigore del greening. Saulo ha scritto: Tante parole ma nulla di concreto. Per questa ti rimando a leggere la risposta che ho dato io alla domanda (anzi, alle domande visto che ancora prima avevo risposto ad altre domande) di compaq e quella che hai dato tu. Saluti, senza polemiche
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18/01/2015, 16:07 |
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