Salve a tutti!
Ho un quesito da sottoporvi del quale non vengo a capo, presso la mia associazione di categoria non sono riuscito ad avere risposte che mi potessero chiarire le idee.

Preambolo:
Iscritto ai coltivatori diretti nel 1987.
Dal 2014 incluso sono passato in esenzione, sotto i 7000 euro e facendo il calcolo delle giornate stavo sotto le fatidiche 104 e mi sono cancellato dall'INPS ma ho mantenuto la partita IVA, ora i miei clienti emettono autofattura.

Sono a giunto a questi punti per vari motivi, in primis vari rovesci economici e un forte indebitamento verso la banca, per cui primo non ho rinnovato un contratto di affito che non potevo più pagare per un terreno e ho pure lasciato incolto un altro terreno di proprietà terreno che non riuscivo a coltivare (a questo tornerò dopo) per cui con la restante proprietà sto sotto le 104 giornate.
io coltivo piante ornamentali, orto irriguo coltura floreale al catasto. Colture protette sotto serra.

In teoria per il suddetto terreno che non coltivo più da alcuni anni sarebbe in odore di un progetto del comune, anzi c'è proprio.. per cui ho sottoscritto un bonario accordo per l'esproprio..
Se tutto andasse a buon fine e me lo auguro di cuore, da questo esproprio ricaverei il denaro necessario per risanare la mia posizione con la banca e altri debiti che ho contratto strada facendo per potere andare avanti. Mi avanzerebbe del denaro per poter rilanciare la mia piccola azienda agricola (e si.. ci voglio ancora credere, anche perchè a 47 anni chi me lo da un lavoro?) e qui viene il punto della mia domanda.
Se Dio volesse che riuscissi nel mio intento, ho in mente una coltivazione di piante ornamentali, le quali hanno un'alta resa al mq, per cui sarebbe ampiamente sufficente il terreno che mi rimane, quello che appunto dimostra le 104 giornate per essere esente dai contributi. A questo punto io mi auguro di farlo in futuro, non certo entro il 2016 ma presto spero, quindi sforare il tetto dei 7000 euro e riaprire la contabilità, nel frattempo non ho cantellato l'iscrizione alla camera di commercio (mi sono sempre dimenticato di farlo nei tempi giusti due anni di fila).

Ora chiedendo presso l'associazione mi viene detto, senza darmi certezze, che se io ritornassi in contabilità oltre i 7000 euro si manifesterebbe una incongruenza con il fatto di non essere più iscritto ai contributi, alla mia affermazione che questa coltivazione ha un'alta resa al mq mi viene risposto che (non ho capito chi) hanno delle tabelle che dicono coltivazione per coltivazione la resa che si ottiene, ma se il mio è un'settore di nicchia che segue il mercato che ci azzecca con tabelle standard ?
Ah ! in più nessuno ha saputo dirmi il mio titolo visto che sono fuori dall'inps.. cosa sono? CD no, imprenditore ? non capisco..

Ora che devo fare ? cercarmi un terreno da affittare per aumentare i metri e ritornare in regime contributivo per forza se voglio uscire dal regime di esenzione e tornare ad emettere fatture?
Veramente ho le idee confuse...

Nel caso di risposte avrei bisogno di conoscere le norne precise, in modo da potere argomentare con la mia associazione, premetto che con questa mi trovo benissino e non recrimino verso di loro, ma ripeto, chiedendo, discutendo dei miei progetti per il futuro non ho ricevuto una risposta chiara e precisa ne tantomeno definitiva al mio quesito.

Vi ringrazio anticipatamente
Mario

Il regime Iva e l'iscrizione all'Inps fanno riferimento a normative diverse. Per essere CD devi fare riferimento ai requisiti necessari e previsti dalla Legge (artt. 2 e 3 della Legge n. 9 del 1963). Fra questi non si parla certo del regime di esonero IVA.

Forse il loro discorso si incentrava più sulle tabelle ettaro/coltura in cui viene specificato, a livello provinciale, il fabbisogno in tempo (espresso in ore o giornate) necessario per la coltivazione di una determinata coltura, o l'allevamento di un determinato bestiame o per l'erogazione di un determinato servizio connesso alla attività agricola


Saluti

Grazie per la cortese risposta Apprendo !
La norma la avevo gia letta ma appunto non mi aveva chiarito più di tanto...
La persona che mi aveva seguito nella pratica INPS appunto mi aveva detto che non dipendeva da cose fiscali quanto invece dall'impegno di ore/giornate...
Mentre quando domando all'ufficio contabilità mi guardano perplessi quando parlo dei miei progetti secondo i quali potrei tornare a lavorare e fatturare sopra i 7000, come non capisco alla fine come mai mi abbiano suggerito di entrare in regime di esonero quando scopro qui in un'altro tread che potevo restare in contabilità anche in caso fossi stato sotto i 7000.. sara stato per farmi risparmiare le spese di tenuta contabilità forse... sta di fatto che con la storia dell'auto fattura alcuni clienti hanno storto il naso, e non dico abbia perso delle vendite ma cmq non è stato simpatico...

In pratica, scusate se insisto.. mi viene fatto capire che se mai riuscissi a guadagnare di più risulterebbe quantomeno bizzarro che non sia iscritto all'INPS, tutto ciò da un punto di vista fiscale e non contributivo, cioè potrei essere visto come un "furbetto" ed essere io a trovarmi nella condizione un giorno di dover dimostrare che nonostante la superfice produco quel reddito...
Io vorrei stare sereno e non rischiare sorprese per una non corretta informazione o conoscenza della norma...
Io parto dalla semina e porto le piante a dimensione tutto da me, non compro piantine da ricoltivare, cioè non commercio, e data la piccola dimensione che devo raggiungere per la vendita la resa al mq è alta...

Saluti

Come non ti ha chiarito? Mi sembrano chiari quali siano i requisiti a controllare in merito alla iscrizione come IAP.

Se tu vuoi fatturare ed avere contabilità pur stando sotto i € 7000,00 puoi optare per il regime speciale IVA.

Possono storcere il naso quanto vogliono, se non ci sono i requisiti per l'iscrizione come CD o come IAP non puoi acquisire quelle qualifiche.

Ti ringrazio ! intanto vedo di darmi da fare... a presto !

Mi intrometto da profano, ma da quel che so, se si ha partita IVA bisogna PER FORZA versare i contributi INPS. Le due cose vanno di pari passo.. AL di la del fatto che si sta sopra o sotto i 7000€

Esatto, non volevo dirlo ma mi pare chiaro...

Per caso hai idea a quanto ammonti il minimo da versare?

Francamente non so a livello agricolo, ma posso dirti che come partita IVA commercianti, vai per i 3500/3600€ anno
in 4 rate...

A me risulta che il minimo sia inferiore ai 3000 (sempre su 4 rate), però anche io non sono certo un esperto di inps