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diventare coltivatore diretto
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FLIP
Iscritto il: 05/12/2008, 16:44 Messaggi: 4
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Ho passato il fine settimana a cercare informazioni e a questo punto cambio domanda ho letto che non è indispensabile che l'attività agricola sia prevalente per poter diventare coltivatore diretto ma è richiesto che l'individuo sia in grado di fornire 1/3 della manodopera necessaria alla gestione del fondo ... ma come si fa a calcolare la manodopera necessaria? mi sembra di capire che l'unità di misura sia la giornta lavorativa ma non trovo nulla di piu' dettagliato. Esistono tabelle?
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08/12/2008, 13:52 |
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Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao FLIP, per fare il calcolo ti devi recare da un sindacato di categoria, loro hanno le tabelle e ti fanno velocemente il conto delle ore, ogni coltura ha delle esigenze in ore diverse e nella tabella c'è scritto quante ore annue servono per praticare quella coltivazione, per esempio io so che per diventare coltivatore diretto se si ha solo oliveto servono almeno 3 ha di questo, ma delle altre colture non conosco le ore e quindi è meglio se vai al sindacato con il tuo estratto di mappa e ti fai fare il calcolo. Spero di esserti stato di aiuto. Saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
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08/12/2008, 15:09 |
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FLIP
Iscritto il: 05/12/2008, 16:44 Messaggi: 4
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grazie 1000 per la risposta ho trovato qua e là delle tabelle anche se non c'è nulla con riferimento alla provincia di siena cmq ho un'idea piu' precisa di come funzioni il calcolo a questo punto mi sorge un'altra domanda: il numero di ore lavorative attribuite ad un individuo è standard? cioè se io lavoro in banca 7.5ore al giorno 5 giorni alla settimana non ho speranza di ottenere lo status di coltivatore diretto anche se di fatto potrei lavorare durante il fine settimana?
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08/12/2008, 16:54 |
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Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao FLIP, se hai già un attività principale, molto difficilmente riuscirai a diventare coltivatore diretto, perché per essere coltivatore diretto devi almeno farlo come part-time, ma se hai già un lavoro full-time sarà difficile, comunque quando vai al sindacato prova a chiedere tanto non spendi niente, e poi domandare è lecito, rispondere è cortesia. In bocca la lupo Saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
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08/12/2008, 19:27 |
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Tremor
Iscritto il: 06/09/2008, 11:34 Messaggi: 1374 Località: Terra
Formazione: Perito
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FLIP ha scritto: grazie 1000 per la risposta ho trovato qua e là delle tabelle anche se non c'è nulla con riferimento alla provincia di siena cmq ho un'idea piu' precisa di come funzioni il calcolo a questo punto mi sorge un'altra domanda: il numero di ore lavorative attribuite ad un individuo è standard? cioè se io lavoro in banca 7.5ore al giorno 5 giorni alla settimana non ho speranza di ottenere lo status di coltivatore diretto anche se di fatto potrei lavorare durante il fine settimana? Il problema è di contribuzione e riguarda in prima istanza l'INPS. Mia moglie è insegnante con contratti a tempo determinato ma è anche iscritta nelle liste dei coltivatori diretti. I due redditi però, ai fini pensionistici non sono cumulabili, almeno così sostiene il mio commercialista (è ragionevole pensare che abbia ragione essendo in italia). Per quante ore al giorno lavori poi, all'INPS non interessa, devi solo decidere qual'è la tua attività principale e in base a quella e a i contributi che versi su quella ti calcola la pensione. Poi, se tu ti vuoi iscrivere per accedere alle agevolazioni fiscali o di altra natura che interessano gli agricoltori devi dimostrare, ma in questo caso all'ente che eroga queste agevolazioni, di essere coltivatore diretto a titolo prevalente, ovverosia, dimostrare che almeno i 2/3 dei tuoi redditi (sui due terzi non do garanzie comunque informati) derivano dall'esercizio di un'attività agricola. Questo per inquadrarti il problema. Poi ne abbiamo discusso anche quì.
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09/12/2008, 8:26 |
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FLIP
Iscritto il: 05/12/2008, 16:44 Messaggi: 4
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nono ma non mi interessa la definizione ai fini previdenziali bensì ai fini fiscali sto per acquistare dei terreni (circa 13 ettari) e se lo facessi da privato prenderei una legnata di tasse (18% ... credo sia l'aliquota piu' elevata su una compravendita immobiliare ma lasciamo stare i giudizi di valore) i requisiti in termini di reddito e di competenze professionali li posso raggiungere ma il tempo è proprio un casino ... sono appena stata all'ufficio del personale e mi hanno detto che con il mio contratto ho 1769ore se l'ULU è di 1800 credo di poter fare poco vabè oggi provo a sentire coldiretti spero che non mi ricoprano di insulti grazie per le risposte ... magari tra un po' avro' bisogno di un socio
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09/12/2008, 10:57 |
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hydy
Iscritto il: 28/09/2009, 20:11 Messaggi: 1
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Buonasera, anche io vorrei diventare coltivatore diretto e per diventarlo vorrei accedere a dei contributi. Ho già un'altro lavoro part-time e per poter accedere a questi contributi il reddito derivante dall'attività di coltivatore diretto deve essere almeno il 25% del mio reddito totale. Mi aiutate a capire da cosa è creato il rerddito del coltivatore diretto? Quello del primo lavoro è facilmente calcolabile dal CUD, ma l'altro? Spero di essere stata esaustiva nell'esposizione del mio quesito. Grazie in anticipo! V.
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28/09/2009, 20:17 |
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bianchetfranca
Iscritto il: 18/09/2009, 14:13 Messaggi: 137 Località: belluno
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4 anni fa ho deciso che il terreno che avevo in montagna (dove nessuno lo voleva per fare fieno perchè scomodo, dove noi per pulirlo lo trittavamo tutto) valeva la pena di farci qualcosa e ho aperto la partita iva e ho allevato 2 manzette da carne dopo due anni in cui un mio amico della CIA mi definiva un coltivatore "ibrido" mi sono iscritta alla camera di commercio. io lavoro par-time e i contributi IMPS li pago con questo lavoro mentre per il rettiti faccio il modello unico anche perchè ora le vendo anche le manzette e coltivo anche i t3erreni che prima avevo dato in affitto ciao.
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28/09/2009, 22:22 |
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faustotonelli
Iscritto il: 30/10/2009, 22:31 Messaggi: 4
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ciao atutti io faccio i turni in fabbrica e ho un terreno di 3ha in montagna che xtenerlo in ordine faccio i salti mortali mi piacerebbe iscrivere mia moglie come coltivatore diretto visto che lei e' casalinga x poter magari ottenere qualche finanziamento sapete che requisiti ci vogliono?se ne vale la pena?
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31/10/2009, 22:49 |
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lstefano
Iscritto il: 01/12/2009, 19:50 Messaggi: 68
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la qualifica di coltivatore diretto viene rilasciata dalla regione (qui in veneto gli ispettorati regionali per l'agricoltura, nelle altre non saprei) a fronte di una pratica nella quale l'agricoltore dimostra attraverso la produzione di una serie di documenti che la sua attività principale è quella agricola. Quindi fondamentalmente è necessario dimostrare i requisiti in base a quello che si deve fare (non c'è una condizioni univoca per essere cd ma dipende dallo scopo). Stessa cosa per la qualifica di imprenditore agricolo professionale.
_________________ Agronomo: direttiva nitrati, autorizzazione integrata ambientale, psr, edificabilità, biologico
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07/12/2009, 11:39 |
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