Salve a tutti mi chiamo Simone e sono nuovo del forum. La mia situazione e la seguente,ho 29 anni e lavoro in un impresa edile familiare il lavoro dell edilizia non mi appassiona piu non tanto per la crisi in se ma per come e cambiato il lavoro del muratore e quindi pensavo di iniziare a dedicarmi all agricoltura a tempo pieno.Avrei la possibilita di ereditare una stalla piu 2 ettari di terreno di cui 1 ettaro pianeggiante e l altro un po in pendenza ma facilmente lavorabile,pensavo di coltivarci ortaggi e verdure biologiche per il semplice motivo che non richiedono capitali importanti al contrario per esempio della vigna.Ci si puo mantenere con una scelta del genere?E una cosa possibile per uno come me che non ha nessuna esperienza in agricoltura?Oltre all apertura della partita e necessaria una qualche licenza per la produzione di prodotti biologici?
Abito in provincia di modena. Grazie nel frattempo dell attenzione
Per la produzione di prodotti biologici certificati il discorso è lungo. Ci sono già discussioni sull'argomento. Comunque anche la produzione di ortaggi necessita di investimenti, a meno che tu non voglia fare un orto familiare.
Non specifichi la presenza di acqua, per l'orto serve acqua, invece per il bio certificato che io sappia ci vogliono due anni di conversione, io feci così, ma tanto tempo fa, non so ora se i disciplinari siano cambiati...
simottantaquattro ha scritto:Salve a tutti mi chiamo Simone e sono nuovo del forum. La mia situazione e la seguente,ho 29 anni e lavoro in un impresa edile familiare il lavoro dell edilizia non mi appassiona piu non tanto per la crisi in se ma per come e cambiato il lavoro del muratore e quindi pensavo di iniziare a dedicarmi all agricoltura a tempo pieno.Avrei la possibilita di ereditare una stalla piu 2 ettari di terreno di cui 1 ettaro pianeggiante e l altro un po in pendenza ma facilmente lavorabile,pensavo di coltivarci ortaggi e verdure biologiche per il semplice motivo che non richiedono capitali importanti al contrario per esempio della vigna.Ci si puo mantenere con una scelta del genere?E una cosa possibile per uno come me che non ha nessuna esperienza in agricoltura?Oltre all apertura della partita e necessaria una qualche licenza per la produzione di prodotti biologici?
Abito in provincia di modena. Grazie nel frattempo dell attenzione
A pieno campo il rischio d'impresa è maggiore causa agenti atmosferici, comunque il difficile è entrare in una filiera vendendo a dei prezzi remunerativi, parliamo ovviamente di una vendita all'ingrosso. Per quanto riguarda la vendita al dettaglio invece è diverso ma dipende dal volume di vendita che si riesce ad ottenere. Iniziare a fare il coltivatore senza nessuna esperienza non è così scontato ma devi valutare tu se ti conviene iniziaire a imparare il mestiere del coltivatore oppure continuare su quello che sai già fare.
Dal momento che mi pare un lavoro tu ora l'abbia, anche se non ti piace granchè, dal momento che un pezzo di terra l'hai, dal momento che non hai nessuna esperienza, perchè non cominci coltivando una tavola o due, intanto ti studi regolamenti, ti informi sulle associazioni, vedi un po' com'è il mercato da te e ti fai un po' di esperienza, magari parlando anche coi vicini, poi magari tra un annetto con le idee più chiare decidi se e come continuare...
Un saluto a tutti, sto valutando l'acquisto di una proprietà con altri soci per avviare un'impresa basata su frutticoltura e orticoltura biologica. Avrei bisogno di consigli per decidere cosa coltivare limitando il più possibile l'uso di fitofarmaci e comunque restando nell'ambito dell'agricoltura biologica. Quali sono le specie o varietà più resistenti a malattie e parassiti, e quali invece quelle più sensibili?
Per ciò che riguarda la frutticoltura, dove ho qualche conoscenza in più, tra le specie più resistenti metterei: susino, kaki, fico, nespolo del giappone... forse l'albicocco. Tra quelle più sensibili il pesco. Mi farebbe piacere avere l'opinione di qualche esperto in materia...
Ho volutamente evitato di fare riferimento a una zona particolare, proprio perchè vorrei avere una risposta che tenga conto di tutte le possibili avversità parassitarie. Diciamo che scrivo dal pianeta Terra Scherzi a parte, sono interessato al centro-nord Italia... comunque ho trovato qualche info qui: http://www.agraria.org/coltivazioniarboree.htm