Cercando lumi ho trovato che:
"La giurisprudenza è arrivata a riconoscere il diritto anche al coltivatore del fondo per finalità esclusive di autoconsumo e non di mercato. Allo stesso modo è stata ammessa la possibilità di essere qualificato coltivatore diretto anche se il fondo coltivato è di modeste dimensioni poiché ciò che rileva è il requisito della proporzione obbligatoria della forza lavorativa della famiglia dell’affittuario rispetto alla necessità del fondo (Cass. n. 4520/1985).
La qualifica di coltivatore diretto, in relazione al requisito della coltivazione abituale va attribuita anche a chi “svolge altra attività lavorativa principale, poiché l’abitualità va intesa quale normale ed usuale svolgimento di lavori agricoli, in maniera tale che l’attività agricola venga svolta in modo stabile e continuativo anche se non professionale, con il lavoro proprio e dei propri familiari, traendo da tale attività un reddito ancorché secondario” (Cass. n. 759/1995; Cass. n. 10707/1996; Cass. n. 9865/1997)."
Quindi basterebbe aver acquistato del terreno agricolo per essere riconosciuti come "coltivatori diretti". E potendo acquistare a tasso agevolato con la promessa di diventare coltivatore diretto, appena perfezionato l'acquisto automaticamente si è ottemperato all'impegno...
...mmm troppo facile...