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Finanziamenti in agricoltura, come avviare un'attività agricola...
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Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

08/08/2014, 21:01

IL REGISTA/SCENEGGIATORE

Apprendo ha scritto:Quanto alle "elucubrazioni", "esempi fantasiosi" rimando tutto al mittente invitando a leggere le risposte precedenti

Bene, leggiamo e rendiamoci conto di quanti film ti sei fatto, Steven "Apprendo" Spielberg:

Apprendo ha scritto:1) Andando un po' più nel concreto: supponiamo che io decida di coltivare, per autoconsumo o per hobby, del frumento duro...

2) Se decidessi di coltivare, per autoconsumo, uva da vino allevata a tendone qui mi basterebbero Ha 2 che mi possono produrre 700/800 q di uva.

3) Se poi, secondo te, uno acquista o affitta mettiamo 3 ettari di vigneto...

4) Quando tu sei andato dall'impiegato del CAA a chiedere cosa devi coltivare per poterti iscrivere come CD quello, orientandosi con le tabelle ettaro/coltura provinciali, ti ha detto: "guarda se ci coltivi un po di vigneto, un po di pescheto e un altro po di questo superi le 104 gg"...

5) se questo, ad esempio, acquista un terreno usufruendo della PPC e nel momento dell'acquisto il tizio ancora non possiede il requisito oggettivo delle 104 gg visto che ancora non coltiva niente sui suoi terreni (mettiamo che al momento della iscrizione avesse dichiarato di coltivare vigneto) perché magari € 20.000/Ha per l'impianto del vigneto non ce li ha, allora sono casini!!

:lol: "allora sono casini" mi piace...


Ma la ciliegina sulla torta è questa:
Apprendo ha scritto:Eeeeeee....e se cominciamo a "Poniamo il caso..." non la finiamo più; stai parlando di una eventualità, "nel caso in cui", "se".

:lol: :lol: :lol:

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

08/08/2014, 21:03

IL TUFFATORE OLIMPICO

Apprendo ha scritto:chi ha portato la discussione da una cosa (requisito soggettivo del reddito) ad un'altra (requisito oggettivo delle 104 gg...

Non io, che dopo il tuo intervento ho parlato da subito di entrambe le cose:

Prova a leggerla così:
"Iscriversi come coltivatore diretto nel momento in cui si è proprietari di un fondo che necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue non è di per sè un obbligo ma una scelta che in certi casi può essere vantaggiosa."
Se tutti gli altri requisiti saranno o sono già soddisfatti, allora è obbligatoria l'iscrizione come coltivatore diretto.




Apprendo ha scritto:...per poi passare con un doppio carpiato allo stabilire il momento in cui l'agricoltore deve iniziare a coltivare i propri terreni ai fini dell'iscrizione INPS

Ecco chi ha introdotto la questione:

Apprendo ha scritto:avevi posto il possesso del requisito oggettivo delle 104 gg. Ciò significa che il tizio in questione coltiva roba che gli fa raggiungere le 104 gg (che, quindi, sono una conseguenza di ciò che effettivamente viene coltivato).

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

08/08/2014, 21:04

Per concludere, tutte queste inutili discussioni sono nate perchè intendevo spiegare che il solo possesso dei requisiti oggettivi non costituisce un obbligo all'iscrizione come coltivatore diretto, poichè è necessario soddisfare anche i requisiti soggettivi.
Apprendo ha scritto:Cmq siamo d'accordo sul fatto che se non ci sono i requisiti non ci si iscrive, almeno quello

Pensa se non fossimo stati d'accordo, cosa sarebbe successo :!:



Apprendo ha scritto:tu non hai ammesso nemmeno una sola delle cavolate che hai scritto

Va bene ho scritto cavolate.
Contento?
E adesso per favore molla la presa e vai a prenderti due carezze, hai fatto il tuo dovere. ;)

Bau

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

09/08/2014, 16:00

Certo che ne hai fatta di fatica per copiare incollare tutta sta roba :lol: Naturalmente rileggendo la discussione chiunque può farsi una idea di chi ha scritto cosa, perciò lascio agli altri la lettura. Il solo pensiero di dovermi leggere ed andare a cercare i punti in cui hai scritto cavolate, elucubrazioni e salti mortali vari mi distrugge :D

Gli esempi da me riportati sono cose reali non certo "elucubrazioni", ci mancherebbe.

Mi auguro che almeno tu abbia capito che i requisiti per l'iscrizione come CD (compreso quello oggettivo) li devi avere prima e non dopo esserti iscritto :lol:
Se no puoi fare una cosa semplice: visto che ti sei rivolto al tuo CAA per chiedere consiglio, perché non gli poni lo stesso quesito? Magari se te lo dice l'impiegato ci credi e te ne fai una ragione :D

odisseo87 ha scritto: "allora sono casini" mi piace...


Se uno seguisse i tuoi consigli si ritroverebbe nei guai fino al collo (a parte il fatto che non lo iscriverebbero nemmeno, naturalmente).

Quanto alla provocazione finale dimostra una volta di più quanto tu sia bimbominkia nel profondo....mi fai quasi pena, dico sul serio :( .

Saluti ;)

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

10/08/2014, 13:29

Apprendo ha scritto:Ma che trattato, bastava dire che le ore/Ha di fabbisogno lavorativo dipendono anche da ciò che si coltiva.

L'oggetto di questo topic sono le differenze tra CD e IAP; le tabelle ettaro-coltura sono già discusse altrove: sviluppo-rurale-f30/tabelle-valori-medi-di-impiego-manodopera-t16421.html" target="_blank" target="_blank



Apprendo ha scritto:Certo che ne hai fatta di fatica per copiare incollare tutta sta roba :lol:

Abbastanza, ma nel rileggere, un pò mi sono divertito.



Apprendo ha scritto:Gli esempi da me riportati sono cose reali non certo "elucubrazioni", ci mancherebbe.

Per carità non dubito che possano avere un qualche riscontro reale, però non mi pare che qualcuno in questa discussione abbia detto di coltivare frumento duro, uva da vino allevata a tendone, 3 ettari di vigneto, pescheto o di aver usufruito di agevolazioni per la PPC.



Apprendo ha scritto:Se uno seguisse i tuoi consigli si ritroverebbe nei guai fino al collo

Il consiglio che ho dato è stato innanzitutto di leggersi il sito INPS relativo ai requisiti di CD e IAP (vedi pag. 5).
Se ho scritto solo cavolate, come sostieni tu, non sarò il primo nè l'ultimo... basta leggere ciò che è stato detto da vari utenti in questa e in altre discussioni sullo stesso tema.
Per quanto spiacevole, la cosa mi sembra abbastanza normale in un forum; chi si iscrive e pone delle domande dovrebbe esserne consapevole e prendere ogni parere col beneficio del dubbio.
Poichè esistono enti/istituzioni/uffici preposti a dare questo genere di informazioni, rinnovo l'invito a consultarli direttamente.



Apprendo ha scritto:Quanto alla provocazione finale dimostra una volta di più quanto tu sia bimbominkia nel profondo

Apprendo, se ti sei offeso mi spiace ma le provocazioni sciocche da parte tua non sono mancate per cui non mi sembra il caso di atteggiarsi a vittima.
Forse i bimbominkia (?) sono due.
Se tu vuoi, possiamo parlare da persone serie, lasciando stare frasi tipo "ci sei o ci fai", citazioni di Fantozzi, emoticon ridacchianti (che anche io ho usato, sbagliando, ma rispondendo a delle provocazioni).
D'accordo?

In questo caso vorrei farti un paio di domande, che evidenzio in fondo a questo messaggio.

Apprendo ha scritto:Mi auguro che almeno tu abbia capito che i requisiti per l'iscrizione come CD (compreso quello oggettivo) li devi avere prima e non dopo esserti iscritto

Su questo siamo d'accordo.
Il punto è che non siamo d'accordo su quali siano i requisiti oggettivi, cioè interpretiamo in modo diverso questa frase: "il fabbisogno lavorativo necessario per la gestione dell'azienda non deve essere inferiore a 104 giornate annue ed il nucleo coltivatore diretto deve far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo occorrente per la gestione dell'azienda."
Tu sostieni - correggimi se sbaglio - che la procedura per diventare CD sia questa:

1) possedere un fondo idoneo
2) iniziare l'attività di CD, impegnandosi per almeno 104 g.l.a.
3) iscriversi come CD, accertati tutti i requisiti. (ma quanto tempo dopo i punti 1 e 2?)

Prima del punto 3 potrebbe esserci un accertamento INPS.
Se già si possiedono i requisiti ma non si è ancora presentata la richiesta di iscrizione, si è passibili di:
- iscrizione d'ufficio
- pagamento dei contributi arretrati
- sanzioni

come tu stesso dicevi a pag. 5:
Apprendo ha scritto:se l'INPS si accorge che i requisiti ci sono tutti e non ci si è iscritti, manda un bell'accertamento con la somma dovuta


Hai poi risposto:

Apprendo ha scritto:se inizi l'attività ed hai tutti i requisiti per iscriverti, ti vai ad iscrivere; Se, invece, hai tutti i requisiti oggi e ti vai ad iscrivere tra tre anni e l'INPS se ne accorge, ti iscriverà a partire da tre anni prima con le conseguenze del caso. E come fa l'INPS a sapere che ho iniziato l'attività tre anni fa? Un indizio è l'apertura della P.IVA, l'iscrizione alla CCIAA, il fascicolo aziendale sul SIAN, ecc..



L' accertamento INPS (con conseguente iscrizione d'ufficio, pagamento dei contributi arretrati e sanzioni) può avvenire anche prima di tre anni dall'inizio dell'attività.
Immagino tu abbia indicato un tempo a caso (tre anni), giusto per fare un esempio.
Dovrà quindi esistere
- una data precisa (quindi unica) di inizio attività
- un termine preciso a partire da quella data, oltre il quale si incorre in sanzioni se non ci si è iscritti pur avendo tutti i requisiti.


A questo punto le domande a cui vorrei rispondessi sono:


- poichè la data di inizio attività deve essere ben precisa (cioè unica, altrimenti il termine sarebbe opinabile), si dovrà considerare il giorno :

a) di apertura della P.IVA ?
b) di iscrizione alla CCIAA ?
c) del fascicolo aziendale sul SIAN ?
d) di altro ?

- qual'è il termine entro il quale bisogna iscriversi come CD all'INPS, per non incorrere in sanzioni ?


grazie e saluti

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

19/09/2014, 21:24

We ciao Odisseo87,

scusa la risposta tardivissima ma qui ci vengo a periodi. La risposta alla tua domanda la trovi sul sito dell'INPS http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5776

Ciao Odisseo87, alla prossima

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

03/10/2014, 12:59

Un saluto a tutti,
questa conversazione mi ha creato confusione, vi pongo un semplice quesito sperando di ottenere risposta:
premetto che lavoro già come professionista perciò ho un reddito e una partita IVA, se acquistassi un campo (2000 mq) adibito a frutteto misto,
(da una tabella dei valori medi di impiego della manodopera il valore sono 50 giorni/anno) potrei vendere una parte dei prodotti solamente affiancando alla mia partita IVA attuale anche l'attività agricola e restando sotto la soglia dei 5000 annui (o 7000 che siano), senza versare nessun contributo INPS e senza iscrivermi a registri od altro?
Grazie

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

16/10/2014, 22:15

Apprendo ha scritto:We ciao Odisseo87,

scusa la risposta tardivissima ma qui ci vengo a periodi. La risposta alla tua domanda la trovi sul sito dell'INPS http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5776" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank

Ciao Odisseo87, alla prossima


Ciao,
anch'io non frequentavo il forum da qualche tempo.
Bene, siamo arrivati al punto nodale della questione, credo.
Riporto dal sito INPS:

"L'ISCRIZIONE

Il lavoratore agricolo autonomo deve essere iscritto negli elenchi nominativi del Comune ove è ubicata la maggiore estensione dei terreni, e se i terreni occupano il territorio di più comuni, appartenenti anche a province diverse, la competenza è attribuita alla Sede Inps ove fa capo il Comune con la maggiore estensione dei terreni.

La comunicazione di inizio attività dell'impresa (CD o IAP) deve essere effettuata obbligatoriamente attraverso il canale di ComUnica dal 30/04/2010.

Rimane la modalità cartacea per la presentazione delle domande di cancellazione del nucleo per cessata attività , per la variazione dei dati del titolare, di modifica del nucleo famigliare per altre variazioni.

La domanda deve essere presentata sui modelli predisposti e nei seguenti termini:

Iscrizione alla gestione previdenziale viene presentata entro 90 giorni dall’inizio dell’attività che decorre da data certa (atto di compravendita, contratto di affitto o comodato, termine di precedente attività lavorativa ecc.).
"


Io la interpreto così: la data di inizio attività è quella in cui si inizia a possedere tutti i requisiti per l'iscrizione. Sono possibili due casi:

- si possiedono già i requisiti soggettivi e si acquisiscono anche quelli oggettivi: la data è quella dell'atto di compravendita, contratto di affitto o comodato, quindi il momento in cui si diventa, in una qualche forma, proprietari del fondo da coltivare. Non vi è alcun riferimento all'effettivo inizio dell'attività di coltivazione/allevamento.
Il requisito oggettivo è l'essere proprietari del fondo (che dovrà avere certe caratteristiche), non già coltivatori.
Il terreno potrebbe anche non essere effettivamente coltivato, per es. se lasciato incolto dal precedente proprietario o se la compravendita è avvenuta in una stagione al di fuori del ciclo colturale.

- si possiedono già i requisiti oggettivi e si acquisiscono anche quelli soggettivi: la data è quella del termine della precedente attività lavorativa o di altri eventi tali per cui l'attività di coltivatore si configura come attività principale.

Altra cosa importante: dopo il giorno di inizio attività, che come abbiamo visto può essere la data di compravendita del terreno, si hanno 90 giorni di tempo per fare l'iscrizione.
Non è quindi materialmente possibile svolgere le 104 giornate lavorative annue prima dell'iscrizione!



Ora, vorrei che alla luce di tutto ciò rileggessi quanto hai scritto:

Apprendo ha scritto:tu, come base del ragionamento, avevi posto il possesso del requisito oggettivo delle 104 gg. Ciò significa che il tizio in questione coltiva roba che gli fa raggiungere le 104 gg (che, quindi, sono una conseguenza di ciò che effettivamente viene coltivato).


Apprendo ha scritto:Si da per scontato che se si parla di CD e di requisiti per diventarlo sto tizio le terre che possiede se le coltivi!!

Come avevo già detto:
odisseo87 ha scritto:Certo che se le coltiva, ma non è obbligato a coltivarle PRIMA di essersi iscritto

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

30/10/2014, 18:22

Ciao Odisseo87,

cerco di rispondere rapidamente: non esiste una carta in cui ci sia scritto che "Il sottoscritto Tizio e Caio inizia la coltivazione da oggi" ne io ho mai detto ne esista una; per prendere in riferimento una data certa l'INPS ha deciso di prendere le date di compravendita, affitto, ecc..perchè l'INPS presuppone che se ti sei affittato 10 ettari di vigneto è per coltivarli (di solito è esplicitato anche nel contratto). Se poi tu acquisti o affitti e non coltivi, ci sarà un motivo (mancanza improvvisa di denaro? Calamità naturali? ecc...). Non ti iscrivi e se l'INPS manda un accertamento dimostrerai che non ti sei iscritto per questo, questo e quest'altro motivo. Naturalmente tutto questo presuppone sempre che il soggetto abbia tutti i requisiti.

Quanto alle 104 gg convenzionali, quelle non è che devo prima svolgerle effettivamente e poi mi iscrivo; quelle sono un valore di riferimento calcolato con le tabelle ettaro/coltura in fase di iscrizione per stabilire se quella superficie di terreno, con le colture che ci sono, può sviluppare almeno 104 gg

Saluti

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

05/11/2014, 20:59

Apprendo ha scritto:Quanto alle 104 gg convenzionali, quelle non è che devo prima svolgerle effettivamente e poi mi iscrivo; quelle sono un valore di riferimento calcolato con le tabelle ettaro/coltura in fase di iscrizione per stabilire se quella superficie di terreno, con le colture che ci sono, può sviluppare almeno 104 gg

Bene, finalmente ci siamo arrivati. Però dire "con le colture che ci sono" può essere fuorviante. Ciò che importa sono gli aspetti catastali: sempre in riferimento al tuo esempio, un fondo di 28 ettari accatastato come seminativo richiede 104 g.l.a. a prescindere dalla effettiva presenza materiale della coltura (grano duro). Altrimenti il requisito oggettivo si potrebbe acquisire solo dopo aver iniziato a coltivare, ovvero dopo aver effettivamente seminato il grano.

Apprendo ha scritto:non esiste una carta in cui ci sia scritto che "Il sottoscritto Tizio e Caio inizia la coltivazione da oggi" ne io ho mai detto ne esista una

No, ma hai sostenuto che prima è necessario che il terreno sia coltivato e dopo grazie a ciò si arriva alla condizione delle 104 g.l.a.
Le prescrizioni INPS non affermano questo, come ho già fatto notare.

A pag. 6:
odisseo87 ha scritto:Nell'esempio che fai abbiamo il proprietario di un fondo di 28 ettari di seminativo, che quindi necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue per essere coltivato interamente.
Qualcuno lo obbliga a coltivare interamente i 28 ettari e ottenere 840q di prodotto?
Non mi pare.
Può quindi limitarsi a coltivarne solo una parte, o addirittura a non coltivare affatto.
E' obbligato a iscriversi come coltivatore diretto?
No, se non è in possesso di tutti i requisiti necessari.

Apprendo ha scritto:tutto sto ambaradan si basa su un presupposto fondamentale che tu hai posto: il soggetto possiede il requisito oggettivo delle 104 gg lavorative. Il mio esempio si basava proprio su quello. Per cui, quei Ha 28 dell'esempio devono per forza essere tutti investiti a frumento duro altrimenti non si arriva alla condizione di base che avevi posto cioè le 104 gg.


In altre parole: da Foggia a Bari ci sono tot km. da percorrere indipendentemente dal fatto che tu sia fermo o in viaggio.
Lo stare fermo (ovvero il "non coltivare") di certo non azzera quella distanza (o "requisito oggettivo").

Saluti
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