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Finanziamenti in agricoltura, come avviare un'attività agricola...
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Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

26/07/2014, 19:04

odisseo87 ha scritto:Versione 1:
Alyon ha scritto:
giovys ha scritto:Ma se sono in regime di esonero e non supero le 104 giornate lavorative e quindi non verso contributi all'INPS, posso ugualmente vendere i miei prodotti come vendita diretta? Ovviamente aprendo partita iva.


anche io sono interessato a sapere la risposta, nessuno sa? :?:


Apprendo ha scritto:@Alyon: [...] la risposta è si, puoi vendere i tuoi prodotti anche se non sei iscritto all'inps.




Versione 2:
Apprendo ha scritto:se poi quello che non autoconsumo lo vendo abitualmente mi devo aprire la mia bella P.IVA e l'INPS ci gode ancora di più

Apprendo ha scritto:L'apertura della P.IVA è indice di una attività di impresa agricola


Visto che io sarei "poco addentro alla questione" rinnovo ad Apprendo l'invito a fare chiarezza sull'argomento, magari in un'apposita discussione, per non andare off-topic.


Questa, poi, è una perla che neanche Sallusti :lol: : dove avrei scritto che non è possibile vendere i propri prodotti se non si è iscritti all'INPS fammi capire; hai estrapolato una frase dal contesto della nostra discussione mettendola a confronto con una risposta secca che avevo dato ad un altro utente ad una domanda ben precisa. Confermo che la vendita dei propri prodotti non è legata all'iscrizione INPS. Se tu vendi i tuoi prodotti ma non hai requisiti oggettivi e soggettivi per l'iscrizione nessuno ti impedirà di vendere i tuoi prodotti
La seconda risposta da te citata fa riferimento ad altra discussione in cui si parlava della questione autoconsumo o vendita e quindi reddito e quindi requisito soggettivo CD e quindi possibile indizio, per l'INPS, che l'attività non è svolta per autoconsumo ma per ottenere un reddito. Di qui a sostenere che io avrei detto che se non ti iscrivi all'INPS non puoi vendere i tuoi prodotti ce ne passa. Avevo già risposto a questo:
"L'apertura della P.IVA è indice di una attività di impresa agricola e quindi è prova di una attività agricola svolta non per autoconsumo o hobby." L'ultima parte della risposta fa capire che la mia risposta riguardava un altro punto. Riporta interamente le risposte non solo quello che ti serve. ;)

Ssaluti

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

27/07/2014, 0:25

Bentronato, è un pò che non ti facevi sentire, cominciavo a preoccuparmi.
Anzi, no: avevo già cominciato da tempo. :roll:

Apprendo ha scritto:Riporta interamente le risposte non solo quello che ti serve. ;)

Innanzitutto non mi serviva assolutamente niente, il senso della tua risposta intera o abbreviata, era uno solo e per giunta:
- non corrispondente alla realtà delle cose
- in contraddizione con la tua affermazione in questo topic (corretta): fisco-in-agricoltura-f46/esenzione-dall-obbligo-di-iscrizione-all-inps-t75116.html" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank

Non riesci ad essere d'accordo neppure con te stesso, la cosa un pò mi rinfranca. :D

Poi semmai sei tu che non riporti interamente le risposte:
Apprendo ha scritto:Salute gente. Sono mancato per un po', non ho avuto molto tempo per entrare. Mi sono dovuto rileggere le ultime risposte, avevo quasi dimenticato la discussione :) Rileggendo mi rendo conto che è proprio un problema di comprensione del linguaggio e non lo risolvo ripetendo le stesse cose cento volte.
odisseo87 ha scritto:

Apprendo ha scritto:
tu, come base del ragionamento, avevi posto il possesso del requisito oggettivo delle 104 gg. Ciò significa che il tizio in questione coltiva roba che gli fa raggiungere le 104 gg (che, quindi, sono una conseguenza di ciò che effettivamente viene coltivato).

NO!
Cerco di rispiegartela velocemente, per l'ennesima volta.
Il requisito oggettivo che ho posto, tratto dal sito dell'INPS, è l'essere PROPRIETARIO (NON: "COLTIVATORE") di un fondo che necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue.


L'aspirante coltivatore diretto deve, in sequenza:
1) possedere un fondo sufficientemente esteso (in modo da potergli garantire almeno 104 giornate lavorative annue) ma non eccessivamente esteso (in modo che egli possa far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo).
2) iscriversi come coltivatore diretto, accertati tutti i requisiti.
3) INIZIARE L'ATTIVITA' DI COLTIVATORE, impegnandosi per almeno 104 g.l.a.

Secondo il tuo ragionamento invece:
1) possedere un fondo sufficientemente esteso (in modo da potergli garantire almeno 104 giornate lavorative annue) ma non eccessivamente esteso (in modo che egli possa far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo).
2) INIZIARE L'ATTIVITA' DI COLTIVATORE, impegnandosi per almeno 104 g.l.a.
3) iscriversi come coltivatore diretto, accertati tutti i requisiti.




Apprendo ha scritto:E vediamo che c'è scritto sul sito dell'INPS:

Definizione : Sono piccoli imprenditori che si dedicano direttamente ed abitualmente alla manuale coltivazione dei fondi , in qualità di proprietari, affittuari, usufruttuari, enfiteuti. e/o all'allevamento e attività connesse (artt. 1 e 2 L. 1047/57 , come integrati e modificati dalla L 9/63).

Bello quel grassetto, io però preferisco il maiuscolo.
Si parlava di DIVENTARE, non di ESSERE piccolo imprenditore agricolo.
Per diventare CD, bisogna avere dei requisiti.
Secondo te il requisito per diventare coltivatore diretto è quello di essere già un coltivatore ?




Apprendo ha scritto:Ora, scrivere "essere proprietario di un fondo che necessita di almeno 104 gg lavorative annue" significa che quel fondo, per le colture che ci sono, sviluppa più di 104 gg lavorative cioè, la determinazione di quelle 104 gg avviene in funzione di quello che uno ci coltiva effettivamente.


Non "in funzione di quello che uno ci coltiva effettivamente": in funzione delle tabelle ettaro-coltura, secondo cui ad ogni coltura corrisponde un certo numero di ore e quindi di giornate lavorative.
Es: Tizio chiede all'impiegato dell'associazione di categoria: possiedo N ettari di un certo tipo di terreno e vorrei coltivarlo con colture qualsiasi. Ho i requisiti oggettivi per diventare coltivatore diretto?
E l'impiegato risponde sì o no in base a questa tabella. Non è nemmeno necessario che Tizio nomini una coltura specifica: l'impiegato saprà qual'è la coltura che Tizio dovrà attuare per soddisfare, DOPO essersi iscritto, il fabbisogno lavorativo annuo.
E Il Tizio dell'esempio sono io, poco tempo fa.



Apprendo ha scritto:L'estensione, con la determinazione delle 104 gg, non centra nulla naturalmente

L'estensione da sola no, ma associata alla tabella ettaro-coltura c'entra eccome (sai cosa significa "ettaro" :?: ).



Apprendo ha scritto:con 2 ettari di vigneto sarei iscrivibile mentre con 2 ettari di frumento duro non ti iscrivono nemmeno se li preghi in ginocchio.

Non ha importanza cosa è coltivato prima o al momento della richiesta di iscrizione, ma quello che si vorrà coltivare dopo essersi iscritto.
Se uno possiede 2 ettari ed il suo obiettivo è diventare coltivatore diretto (e non coltivare solo ed esclusivamente grano o in generale colture estensive) quella superficie è tale da potergli garantire le 104 g.l.a. (e basta anche meno, dipende dalla zona; le tabelle variano su base regionale o intercomunale, al limite).



Apprendo ha scritto:Se poi, secondo te, uno acquista o affitta mettiamo 3 ettari di vigneto per non coltivarli (anche qui la vedo durissima :D ) allora da quei vigneti non ricaverà alcun reddito, nessuna prevalenza per cui nessun obbligo di iscrizione: nel caso in cui l'INPS dovesse convocarti per un accertamento gli dimostrerai che hai comprato 3 ettari di vigneto ma non li coltivi ( :shock: )

Da quando c'è l'obbligo di coltivare un terreno agricolo? Ma dove vivi, ti sei guardato intorno?

[OT: sono così solerti all'INPS che continuano a pagare la pensione anche ai centenari... qualche domandina non se la fanno? :lol: http://www.ilmattino.it/campania/salern ... 1015.shtml" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank]



Apprendo ha scritto:Scusa ma ci fai o ci sei? Si da per scontato che se si parla di CD e di requisiti per diventarlo sto tizio le terre che possiede se le coltivi!!

Ti giro la domanda: Ma ci fai o ci sei?
Certo che se le coltiva, ma non è obbligato a coltivarle PRIMA di essersi iscritto!!



Apprendo ha scritto:hai estrapolato una frase dal contesto della nostra discussione mettendola a confronto con una risposta secca che avevo dato ad un altro utente ad una domanda ben precisa.

Hai ragione: è assolutamente logico dire, a due persone diverse, due cose diverse.
Mi sembra una di quelle barzellette sui carabinieri... non è che per caso... :?: :idea: :o :lol:



Apprendo ha scritto:Questa, poi, è una perla che neanche Sallusti :lol: : dove avrei scritto che non è possibile vendere i propri prodotti se non si è iscritti all'INPS fammi capire

Macchè Sallusti, preferisco Travaglio... come il travaglio di farti capire l'italiano. :lol:
In sostanza lo hai detto qui:
Apprendo ha scritto:L'apertura della P.IVA è indice di una attività di impresa agricola...

Per avere un'impresa agricola, occorre essere iscritti all'INPS (questo te lo dico io, fidati).
Se "l'apertura della P.IVA è indice di una attività di impresa agricola", allora è anche indice di iscrizione INPS:
apertura P.IVA ---> impresa agricola ---> iscrizione INPS
Questo è FALSO :!: :
Si può avere P.IVA agricola senza avere un'impresa agricola e quindi senza essere iscritti all'INPS.

Ti sei reso conto di aver detto una c*****a e quando ti ho chiesto un chiarimento, casualmente ;) non ti sei più fatto sentire :roll:

Apprendo ha scritto:...e quindi è prova di una attività agricola svolta non per autoconsumo o hobby.

Questo è vero, ma la prima parte della frase (quella che secondo te "mi serviva") è disinformazione pura e c'entra come i cavoli a merenda.



Ssssaluti anche a te ;)

P.S. Hai appena vinto il primo premio di arrampicata sugli specchi. :mrgreen:

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

27/07/2014, 11:58

:lol: Noooooo!!! Pure le battutine da bimbominkia noooo!!! A 27 anni!!!
odisseo87 ha scritto:Ssssaluti anche a te
Pure sugli errori di battitura no dai ahahahahhah!!!

Naturalmente non sto a spiegare per la 154° volta cosa comporta affermare di possedere il requisito oggettivo delle 104 gg lavorative annue.
Adesso vedo che l'attenzione si è spostata sulla individuazione del momento esatto in cui decido di coltivare :lol:

Ribadisco quanto scritto sopra per la questione vendita/iscrizione INPS: hai messo "Sallustianamente" :D a confronto 2 frasi che vengono da due discussioni differenti; nella seconda frase si dibatteva della questione attività agricola per autoconsumo o per vendita e quindi reddito; l'apertura della P.IVA indica che c'è un reddito quindi non è fatta per autoconsumo; l'INPS valuta, insieme agli altri requisiti, se il soggetto è tenuto ad iscriversi o no intanto il soggetto può continuare a vendere la sua roba. Di qui a dire che ho citato l'INPS perché chi vuole vendere i suoi prodotti DEVE iscriversi all'INPS ce ne vuole; l'INPS riguarda aspetti previdenziali, la vendita concerne aspetti fiscali; tanto è vero che nella risposta alla discussione precedente a questa ho affermato chiaramente che non serve l'iscrizione all'INPS (che semmai è una conseguenza del reddito ricavato non un prerequisito)

odisseo87 ha scritto:Poi semmai sei tu che non riporti interamente le risposte:
Apprendo ha scritto:
Salute gente. Sono mancato per un po', non ho avuto molto tempo per entrare. Mi sono dovuto rileggere le ultime risposte, avevo quasi dimenticato la discussione Rileggendo mi rendo conto che è proprio un problema di comprensione del linguaggio e non lo risolvo ripetendo le stesse cose cento volte.
odisseo87 ha scritto:

Apprendo ha scritto:
tu, come base del ragionamento, avevi posto il possesso del requisito oggettivo delle 104 gg. Ciò significa che il tizio in questione coltiva roba che gli fa raggiungere le 104 gg (che, quindi, sono una conseguenza di ciò che effettivamente viene coltivato).

NO!
Cerco di rispiegartela velocemente, per l'ennesima volta.
Il requisito oggettivo che ho posto, tratto dal sito dell'INPS, è l'essere PROPRIETARIO (NON: "COLTIVATORE") di un fondo che necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue.


Rileggi meglio la risposta precedente dove ho riportato la tua definizione di CD:
Apprendo ha scritto:Ora, scrivere "essere proprietario di un fondo che necessita di almeno 104 gg lavorative annue" significa che quel fondo, per le colture che ci sono, sviluppa più di 104 gg lavorative cioè, la determinazione di quelle 104 gg avviene in funzione di quello che uno ci coltiva effettivamente. Dalla tua risposta invece viene fuori chiaramente che secondo te il requisito delle 104 gg viene determinato in funzione della superficie:
odisseo87 ha scritto:
L'aspirante coltivatore diretto deve, in sequenza:
1) possedere un fondo sufficientemente esteso (in modo da potergli garantire almeno 104 giornate lavorative annue) ma non eccessivamente esteso (in modo che egli possa far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo).
2) iscriversi come coltivatore diretto, accertati tutti i requisiti.
3) INIZIARE L'ATTIVITA' DI COLTIVATORE, impegnandosi per almeno 104 g.l.a.

Ti rendi conto che nella tua definizione parli solo di estensione del terreno o no?!

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

27/07/2014, 13:16

odisseo87 ha scritto:
Apprendo ha scritto:E vediamo che c'è scritto sul sito dell'INPS:

Definizione : Sono piccoli imprenditori che si dedicano direttamente ed abitualmente alla manuale coltivazione dei fondi , in qualità di proprietari, affittuari, usufruttuari, enfiteuti. e/o all'allevamento e attività connesse (artt. 1 e 2 L. 1047/57 , come integrati e modificati dalla L 9/63).

Bello quel grassetto, io però preferisco il maiuscolo.
Si parlava di DIVENTARE, non di ESSERE piccolo imprenditore agricolo.
Per diventare CD, bisogna avere dei requisiti.
Secondo te il requisito per diventare coltivatore diretto è quello di essere già un coltivatore ?


Significa che per diventare CD devo possedere già i requisiti!!! Non è che mi iscrivo con la promessa che in futuro coltiverò specie che mi comportano un fabbisogno lavorativo di 104 gg lavorative all'anno :lol:
Quando tu sei andato dall'impiegato del CAA a chiedere cosa devi coltivare per poterti iscrivere come CD quello, orientandosi con le tabelle ettaro/coltura provinciali, ti ha detto: "guarda se ci coltivi un po di vigneto, un po di pescheto e un altro po di questo superi le 104 gg" dopodiché tu per iscriverti devi COLTIVARLE quelle cose cioè devi provvedere ad impiantare vigneto e pescheto!! Non è che l'impiegato, il giorno stesso in cui ti ha detto cosa potresti coltivare per l'iscrizione CD, poi te l'ha fatta effettivamente perché tu, in quel momento, su quei terreni non avevi niente, non ci stavi coltivando niente!!

L'impiegato, una volta fatta l'iscrizione telematica dove tu cliente ti assumi la responsabilità di ciò che dichiari (compreso le colture che affermi di coltivare IN QUEL MOMENTO non in un futuro lontano), dovrà dimostrare all'INPS che ciò che è stato inserito telematicamente è vero e cioè dovrà portare carte che dimostrino che su quei terreni, al momento della richiesta di iscrizione, c'è davvero un vigneto ed un pescheto quindi, ad es.: visura catastale aggiornata o per esempio il fascicolo aziendale tenuto dal tuo CAA.

Lo stesso vale per gli IAP: quando devo iscrivere un mio cliente come IAP non è che mi presento all'ufficio agricoltura della mia provincia promettendo che in futuro Tizio coltiverà tali colture!!! :lol: Quelli per prima cosa ti chiedono il fascicolo aziendale!!! Cioè il "registro" di ciò che viene coltivato su quei terreni nel momento in cui mi chiedi di essere iscritto!!!

Quindi affermare che:
odisseo87 ha scritto:Non ha importanza cosa è coltivato prima o al momento della richiesta di iscrizione, ma quello che si vorrà coltivare dopo essersi iscritto.
, come direbbe il buon Fantozzi, è una cag**a pazzesca!!!

odisseo87 ha scritto:Da quando c'è l'obbligo di coltivare un terreno agricolo? Ma dove vivi, ti sei guardato intorno?


Cacchio ma se mi chiedi l'iscrizione significa che quei terreni li coltivi!!! :lol: Se poi hai un vigneto e non lo coltivi, come ho già detto nella mia risposta da te citata, non avrai i requisiti per iscriverti e nel caso di accertamento INPS gli dimostrerai che non li coltivi "per questo, questo e quest'altro motivo".

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

27/07/2014, 13:41

odisseo87 ha scritto:Ti sei reso conto di aver detto una c*****a e quando ti ho chiesto un chiarimento, casualmente ;) non ti sei più fatto sentire :roll:


Naturalmente le ca****e le lascio a te, io cerco di dirne meno possibile. La mia vita, fortunatamente, non la passo su questo forum semplicemente perché c'è altro tipo il lavoro. Le tue risposte e i tuoi chiarimenti li hai avuti e li continui ad avere non mi sono mica tirato indietro.

Quando mi sono iscritto quì l'ho fatto perché è un forum nel quale posso imparare da chi magari ne sa più di me (il mio nick non l'ho scelto a caso) o anche rispondendo ai quesiti di altri forumisti che mi stimolano ad informarmi ed a trovare le risposte. Questo mi è utile anche per il mio lavoro. Da te non ho nulla da imparare anzi, ti consiglio di dimostrare un po' più di umiltà che non guasta mai.

Visto che i miei interventi in questa discussione sono ca****e allora propongo di eliminarli fino al primo; sai cosa rimarrebbe scolpito come ultimo intervento a questa discussione? La madre di tutte le ca****e: "Iscriversi come coltivatore diretto nel momento in cui si hanno tutti i requisiti non è un obbligo ma una scelta..." indovina da chi arriva questa perla.

Bè Odisseo87, ho già perso tanto tempo per cui ti saluto. E per la cronaca non sono un carabiniere :lol:

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

28/07/2014, 12:31

Apprendo ha scritto:Da te non ho nulla da imparare anzi, ti consiglio di dimostrare un po' più di umiltà che non guasta mai.

Grazie del consiglio.
Io forse da te potro imparare qualcosa, ma non l'umiltà:

Apprendo ha scritto:Questa parte della risposta dimostra che sei poco addentro alla questione...
Cerco di rispiegartela velocemente...
Non hai capito la mia risposta...
Scusa ma ci fai o ci sei?...

In crescendo.

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

28/07/2014, 12:36

Apprendo ha scritto:Ti rendi conto che nella tua definizione parli solo di estensione del terreno o no?!

Certo. E allora?
Non sarà stato esaustivo, ma pretendevi che scrivessi un trattato sulle tabelle ettaro-coltura?



Apprendo ha scritto:Significa che per diventare CD devo possedere già i requisiti!!! Non è che mi iscrivo con la promessa che in futuro coltiverò specie che mi comportano un fabbisogno lavorativo di 104 gg lavorative all'anno

Il requisito di cui si parlava è l'essere proprietario di un fondo idoneo a svolgere l'attività, in base alla normativa.

Allora, ammettiamo che sia come dici, cioè che L'aspirante coltivatore diretto debba:

1) possedere un fondo idoneo
2) iniziare l'attività di CD, impegnandosi per almeno 104 g.l.a.
3) iscriversi come CD, accertati tutti i requisiti. (ma quanto tempo dopo il punto 2? Anche questo non è chiaro)

Tra i punti 2 e 3 potrebbe esserci un accertamento INPS.
Se già si possiedono i requisiti ma non si è ancora presentata la richiesta di iscrizione, si è passibili di:
- iscrizione d'ufficio
- pagamento dei contributi arretrati
- sanzioni

come tu stesso dicevi a pag. 5:

Apprendo ha scritto:se l'INPS si accorge che i requisiti ci sono tutti e non ci si è iscritti, manda un bell'accertamento con la somma dovuta


Se la procedura fosse questa:
1) possedere un fondo idoneo
2) iscriversi come CD, accertati tutti i requisiti.
3) iniziare l'attività di CD, impegnandosi per almeno 104 g.l.a.

in tal caso l'accertamento INPS potrebbe esserci tra i punti 2 e 3.
Conseguenze?
Se nel momento dell'ispezione sul luogo il terreno non risulta coltivato con le colture dichiarate avviene la revoca dell'iscrizione.
E' chiaro che se ho dichiarato di coltivare p.es. solo ortaggi estivi, l'ispezione che avverrà al di fuori del ciclo colturale non potrà dimostrare nulla.

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

28/07/2014, 12:42

Apprendo ha scritto:La madre di tutte le ca****e: "Iscriversi come coltivatore diretto nel momento in cui si hanno tutti i requisiti non è un obbligo ma una scelta..." indovina da chi arriva questa perla.

Ancora? Ho già chiarito più di una volta.
Capisci che sei tu a citare solo quello che ti fa comodo?:

1) Hai ragione, non sono stato chiaro su questo: mi riferivo ai requisiti oggettivi.
2) Prova a leggerla così:
"Iscriversi come coltivatore diretto nel momento in cui si è proprietari di un fondo che necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue non è di per sè un obbligo ma una scelta che in certi casi può essere vantaggiosa."


Io non ho avuto difficoltà ad ammettere un mio errore.
Tu, che (all'anagrafe) sei certamente più maturo, ti ostini a negarlo:
Apprendo ha scritto:Di qui a dire che ho citato l'INPS perché chi vuole vendere i suoi prodotti DEVE iscriversi all'INPS ce ne vuole

Continui? Ma leggi quello che scrivo o fai finta di nulla?
Ripeto il concetto che ho scritto a pag. 8:

In sostanza lo hai detto in questa frase, che ha un senso compiuto (qualunque cosa tu abbia scritto dopo):
Apprendo ha scritto:"L'apertura della P.IVA è indice di una attività di impresa agricola"


Per avere un'impresa agricola, occorre essere iscritti all'INPS (questo te lo dico io, fidati).
Se "l'apertura della P.IVA è indice di una attività di impresa agricola", allora è anche indice di iscrizione INPS:
apertura P.IVA ---> impresa agricola ---> iscrizione INPS
Questo è FALSO :!: :
Si può avere P.IVA agricola senza avere un'impresa agricola e quindi senza essere iscritti all'INPS.
Che per avere un'impresa occorra essere iscritti all'INPS mi pare ovvio. Se non è così ti chiedo umilmente di dimostrarlo.

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

28/07/2014, 12:47

Apprendo ha scritto:Naturalmente le ca****e le lascio a te, io cerco di dirne meno possibile.

Mi hai consigliato di dimostrare più umiltà.
Io ti consiglio di avere più fiducia in te.
La tua paura di essere colto in errore mi sembra evidente già dal nome che hai scelto, come volessi mettere le mani avanti.
Questa non è umiltà ma insicurezza. Proprio per questo non perdi occasione di sanzionare ogni imprecisione/errore altrui e vestire i panni del giudice.
Non mi stupisce che tu abbia come fonte d'ispirazione "il buon Fantozzi".

Apprendo ha scritto:Bè Odisseo87, ho già perso tanto tempo per cui ti saluto.

Saggia decisione: ormai è diventata una discussione a due e potremmo proseguire per anni.
Non intendo passare le mie ferie di agosto in questo modo, ripetendo invano le stesse cose.

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

28/07/2014, 12:50

Mi accorgo solo ora di quest'altra tua perla.
A pagina 5 hai detto:
Apprendo ha scritto:Infine su IAP e CD: che rientrino nell'ambito dei lavoratori agricoli autonomi (come una scimmia ed una formica rientrano nel Regno animale) è palese; la differenza fra queste due figure è sostanziale a partire dai presupposti necessari ala loro iscrizione ad arrivare alle agevolazioni di cui godono e addirittura ai contributi INPS che devono pagare (l'IAP paga meno rispetto al CD).

L'IAP NON paga meno contributi INPS rispetto al CD.
L'IAP è tenuto ad assumere personale perchè non coltiva direttamente il fondo, al contrario del CD.
Deve quindi pagare i contributi INPS per sè stesso + quelli per i suoi dipendenti.



Apprendo ha scritto:Naturalmente le ca****e le lascio a te

Infatti.

Buone Vacanze.
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