Bentronato, è un pò che non ti facevi sentire, cominciavo a preoccuparmi.
Anzi, no: avevo già cominciato da tempo.
Apprendo ha scritto:
Riporta interamente le risposte non solo quello che ti serve.
Innanzitutto non mi serviva assolutamente niente, il senso della tua risposta intera o abbreviata, era uno solo e per giunta:
- non corrispondente alla realtà delle cose
- in contraddizione con la tua affermazione in questo topic (corretta):
fisco-in-agricoltura-f46/esenzione-dall-obbligo-di-iscrizione-all-inps-t75116.html" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank
Non riesci ad essere d'accordo neppure con te stesso, la cosa un pò mi rinfranca.
Poi semmai sei tu che non riporti interamente le risposte:
Apprendo ha scritto:
Salute gente. Sono mancato per un po', non ho avuto molto tempo per entrare. Mi sono dovuto rileggere le ultime risposte, avevo quasi dimenticato la discussione
Rileggendo mi rendo conto che è proprio un problema di comprensione del linguaggio e non lo risolvo ripetendo le stesse cose cento volte.
odisseo87 ha scritto:
Apprendo ha scritto:
tu, come base del ragionamento, avevi posto il possesso del requisito oggettivo delle 104 gg. Ciò significa che il tizio in questione coltiva roba che gli fa raggiungere le 104 gg (che, quindi, sono una conseguenza di ciò che effettivamente viene coltivato).
NO!
Cerco di rispiegartela velocemente, per l'ennesima volta.
Il requisito oggettivo che ho posto, tratto dal sito dell'INPS, è l'essere PROPRIETARIO (NON: "COLTIVATORE") di un fondo che necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue.
L'aspirante coltivatore diretto deve, in sequenza:
1) possedere un fondo sufficientemente esteso (in modo da potergli garantire almeno 104 giornate lavorative annue) ma non eccessivamente esteso (in modo che egli possa far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo).
2) iscriversi come coltivatore diretto, accertati tutti i requisiti.
3) INIZIARE L'ATTIVITA' DI COLTIVATORE, impegnandosi per almeno 104 g.l.a.
Secondo il tuo ragionamento invece:
1) possedere un fondo sufficientemente esteso (in modo da potergli garantire almeno 104 giornate lavorative annue) ma non eccessivamente esteso (in modo che egli possa far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo).
2) INIZIARE L'ATTIVITA' DI COLTIVATORE, impegnandosi per almeno 104 g.l.a.
3) iscriversi come coltivatore diretto, accertati tutti i requisiti.Apprendo ha scritto:
E vediamo che c'è scritto sul sito dell'INPS:
Definizione : Sono piccoli imprenditori che si dedicano direttamente ed abitualmente alla manuale coltivazione dei fondi , in qualità di proprietari, affittuari, usufruttuari, enfiteuti. e/o all'allevamento e attività connesse (artt. 1 e 2 L. 1047/57 , come integrati e modificati dalla L 9/63).
Bello quel grassetto, io però preferisco il maiuscolo.
Si parlava di DIVENTARE, non di ESSERE piccolo imprenditore agricolo.
Per diventare CD, bisogna avere dei requisiti.
Secondo te il requisito per diventare coltivatore diretto è quello di essere già un coltivatore ?
Apprendo ha scritto:
Ora, scrivere "essere proprietario di un fondo che necessita di almeno 104 gg lavorative annue" significa che quel fondo, per le colture che ci sono, sviluppa più di 104 gg lavorative cioè, la determinazione di quelle 104 gg avviene in funzione di quello che uno ci coltiva effettivamente.
Non "in funzione di quello che uno ci coltiva effettivamente": in funzione delle tabelle ettaro-coltura, secondo cui ad ogni coltura corrisponde un certo numero di ore e quindi di giornate lavorative.
Es: Tizio chiede all'impiegato dell'associazione di categoria: possiedo N ettari di un certo tipo di terreno e vorrei coltivarlo con colture qualsiasi. Ho i requisiti oggettivi per diventare coltivatore diretto?
E l'impiegato risponde sì o no in base a questa tabella. Non è nemmeno necessario che Tizio nomini una coltura specifica: l'impiegato saprà qual'è la coltura che Tizio dovrà attuare per soddisfare, DOPO essersi iscritto, il fabbisogno lavorativo annuo.
E Il Tizio dell'esempio sono io, poco tempo fa.
Apprendo ha scritto:
L'estensione, con la determinazione delle 104 gg, non centra nulla naturalmente
L'estensione da sola no, ma associata alla tabella ettaro-coltura c'entra eccome (sai cosa significa "ettaro"
).
Apprendo ha scritto:
con 2 ettari di vigneto sarei iscrivibile mentre con 2 ettari di frumento duro non ti iscrivono nemmeno se li preghi in ginocchio.
Non ha importanza cosa è coltivato prima o al momento della richiesta di iscrizione, ma quello che si vorrà coltivare dopo essersi iscritto.
Se uno possiede 2 ettari ed il suo obiettivo è diventare coltivatore diretto (e non coltivare solo ed esclusivamente grano o in generale colture estensive) quella superficie è tale da potergli garantire le 104 g.l.a. (e basta anche meno, dipende dalla zona; le tabelle variano su base regionale o intercomunale, al limite).
Apprendo ha scritto:
Se poi, secondo te, uno acquista o affitta mettiamo 3 ettari di vigneto per non coltivarli (anche qui la vedo durissima
) allora da quei vigneti non ricaverà alcun reddito, nessuna prevalenza per cui nessun obbligo di iscrizione: nel caso in cui l'INPS dovesse convocarti per un accertamento gli dimostrerai che hai comprato 3 ettari di vigneto ma non li coltivi (
)
Da quando c'è l'obbligo di coltivare un terreno agricolo? Ma dove vivi, ti sei guardato intorno?
[OT: sono così solerti all'INPS che continuano a pagare la pensione anche ai centenari... qualche domandina non se la fanno?
http://www.ilmattino.it/campania/salern ... 1015.shtml" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank]
Apprendo ha scritto:
Scusa ma ci fai o ci sei? Si da per scontato che se si parla di CD e di requisiti per diventarlo sto tizio le terre che possiede se le coltivi!!
Ti giro la domanda: Ma ci fai o ci sei?
Certo che se le coltiva, ma non è obbligato a coltivarle PRIMA di essersi iscritto!!
Apprendo ha scritto:
hai estrapolato una frase dal contesto della nostra discussione mettendola a confronto con una risposta secca che avevo dato ad un altro utente ad una domanda ben precisa.
Hai ragione: è assolutamente logico dire, a due persone diverse, due cose diverse.
Mi sembra una di quelle barzellette sui carabinieri... non è che per caso...
Apprendo ha scritto:
Questa, poi, è una perla che neanche Sallusti
: dove avrei scritto che non è possibile vendere i propri prodotti se non si è iscritti all'INPS fammi capire
Macchè Sallusti, preferisco Travaglio... come il travaglio di farti capire l'italiano.
In sostanza lo hai detto qui:
Apprendo ha scritto:
L'apertura della P.IVA è indice di una attività di impresa agricola...
Per avere un'impresa agricola, occorre essere iscritti all'INPS (questo te lo dico io, fidati).
Se "l'apertura della P.IVA è indice di una attività di impresa agricola", allora è anche indice di iscrizione INPS:
apertura P.IVA ---> impresa agricola ---> iscrizione INPS
Questo è FALSO
:
Si può avere P.IVA agricola senza avere un'impresa agricola e quindi senza essere iscritti all'INPS.
Ti sei reso conto di aver detto una c*****a e quando ti ho chiesto un chiarimento, casualmente
non ti sei più fatto sentire
Apprendo ha scritto:
...e quindi è prova di una attività agricola svolta non per autoconsumo o hobby.
Questo è vero, ma la prima parte della frase (quella che secondo te "mi serviva") è disinformazione pura e c'entra come i cavoli a merenda.
Ssssaluti anche a te
P.S. Hai appena vinto il primo premio di arrampicata sugli specchi.