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Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ? 
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Comunque, rileggendomi questa scrittura : http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=6333 che Odisseo87 ha gentilmente inserito in questa discussione, sembra che la questione si possa interpretare anche in questo modo :
Se in fase di accertamento viene valutato che il fondo che coltivi richiede un minimo di 104 ore per essere coltivato, e che il possibile ricavato è l'unica fonte di guadano, potrebbe scattare l'obbligo di iscrizione all'IMPS; infatti non è citato nessun riferimento ai 7000 euro all'anno.
Insomma, come sempre se chi controlla è pignolo, te la mette in quel posto ! almeno cosi sembra ..


10/07/2014, 22:38
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Eeeeeee....e se cominciamo a "Poniamo il caso..." non la finiamo più; stai parlando di una eventualità, "nel caso in cui", "se". L'attività non è finalizzata alla vendita se poi quello che non autoconsumo lo vendo abitualmente mi devo aprire la mia bella P.IVA e l'INPS ci gode ancora di più :lol:

Questa è la risposta da cui si è partiti:
odisseo87 ha scritto:
Hai ragione, non sono stato chiaro su questo: mi riferivo ai requisiti oggettivi.
Intendevo dire che se si possiedono i requisiti oggettivi (fabbisogno lavorativo annuo per la gestione dell'azienda), ma l'attività non è finalizzata alla vendita, viene a mancare un requisito soggettivo (prevalenza dell'attività per reddito ricavato).
Di conseguenza l'iscrizione all'INPS non è obbligatoria. http://www.agricoltura24.com/articoli/0 ... 82,00.html" target="_blank
Se invece si possiedono tutti i requisiti (oggettivi e soggettivi) allora l'iscrizione all'INPS è obbligatoria.


In questa risposta non c'è alcun accenno ad altro lavoro. Giustifichi l'assenza del requisito soggettivo dicendo che non c'è perché non vendo nulla!?!? (tra l'altro, nell'ultima risposta affermi che però una vendita ci potrebbe essere, insomma...). Ed io, successivamente, ho risposto di conseguenza. Che poi se uno svolge attività agricola per autoconsumo o hobby non è costretto ad iscriversi è ovvio il problema è che se uno ha una azienda di dimensioni tali da richiedere più di 104 gg ma chi ci crede che il prodotto te lo pappi tutto tu; soprattutto col presupposto (che poi, più in la hai chiarito ma non nella risposta che ho citato) che non si abbia altra entrata extra agricola.


12/07/2014, 15:40
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Iscritto il: 13/10/2011, 12:23
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"Nell'esempio che fai abbiamo il proprietario di un fondo di 28 ettari di seminativo, che quindi necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue per essere coltivato interamente.
Qualcuno lo obbliga a coltivare interamente i 28 ettari e ottenere 840q di prodotto?
Non mi pare.
Può quindi limitarsi a coltivarne solo una parte, o addirittura a non coltivare affatto.
E' obbligato a iscriversi come coltivatore diretto?
No, se non è in possesso di tutti i requisiti necessari.
Se il proprietario del fondo ritiene vantaggiosa l'iscrizione come coltivatore diretto allora può attivarsi per soddisfare, oltre al requisito relativo all'estensione del fondo, anche tutti gli altri."


Questa parte della risposta dimostra che sei poco addentro alla questione; tutto sto ambaradan si basa su un presupposto fondamentale che tu hai posto: il soggetto possiede il requisito oggettivo delle 104 gg lavorative. Il mio esempio si basava proprio su quello. Per cui, quei Ha 28 dell'esempio devono per forza essere tutti investiti a frumento duro altrimenti non si arriva alla condizione di base che avevi posto cioè le 104 gg.
Quando l'INPS fa i suoi accertamenti, per sapere cosa stai coltivando in quei Ha 28 può prendere in considerazione il fascicolo aziendale ed il piano colturale che tu stesso, mediante il CAA, aggiorni. Se tu ora mi vieni a dire che il tizio decide di non coltivarli tutti a grano allora aggiornerà il suo fascicolo ma a quel punto tu stesso fai cadere la condizione che avevi posto alla base di tutta sta discussione in quanto non si raggiungerebbero le 104 gg per cui il discorso si sposta dal requisito soggettivo (prevalenza del reddito) a quello oggettivo (le 104 gg). Capisci che non ha senso.
Tra parentesi, gli ispettori INPS per la determinazione el fabbisogno lavorativo non dovrebbero nemmeno servirsi delle tabelle ettaro/coltura.


12/07/2014, 16:04
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Quanto al tuo quesito per quel che so (non essendo un commercialista) i soci determinano il reddito derivante dalla società in proporzione alla percentuale di partecipazione agli utili che è proporzionale ai conferimenti del singolo socio. I conferimenti possono essere anche prestazioni personali del socio. Ecco perché qualcuno ti ha suggerito la questione delle ore di lavoro. Bisogna, comunque, fare riferimento a ciò che è stato stabilito nel contratto sociale.

Ti conviene chiedere conferma a commercialista.

Saluti


12/07/2014, 16:23
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Iscritto il: 13/10/2011, 12:23
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Bietola i controlli si basano sulla verifica del possesso di tutti i requisiti e non di uno solo (non son mica scemi all'INPS);

Se tu perdi il tuo lavoro per un anno e quindi se possiedi tutti i requisiti per iscriverti come CD (compreso quello reddituale) allora vorrà dire che per quell'anno ti iscriverai come CD fino a quando non avrai un altro lavoro che ti porti un reddito prevalente rispetto a quello agricolo. Che problema c'è? Invece di versare contributi per l'altro lavoro li versi come CD.

saluti


12/07/2014, 16:46
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Ho già risposto alle tue argomentazioni e tu continui a ripeterle come se nulla fosse.

Apprendo ha scritto:
stai parlando di una eventualità, "nel caso in cui", "se"

Buona parte delle discussioni di un forum si basa su ipotesi ed eventualità.
Credo che la maggior parte di chi ha dato il suo contributo a questa discussione non sia nè coltivatore diretto nè imprenditore agricolo.



Apprendo ha scritto:
se poi quello che non autoconsumo lo vendo abitualmente mi devo aprire la mia bella P.IVA

Giusto.
Se invece quello che non autoconsumo lo vendo occasionalmente, non occorre aprire partita IVA.

Apprendo ha scritto:
e l'INPS ci gode ancora di più

:?: La partita IVA si apre presso L'Agenzia delle Entrate.
Non capisco cosa c'entri l'INPS.



Apprendo ha scritto:
In questa risposta non c'è alcun accenno ad altro lavoro. Giustifichi l'assenza del requisito soggettivo dicendo che non c'è perché non vendo nulla!?!?

Se leggi bene l'ho scritto: viene a mancare un requisito soggettivo (prevalenza dell'attività per reddito ricavato).
In altre parole manca un requisito soggettivo perchè non è soddisfatta questa condizione:
>50% reddito globale da lavoro derivante dalla gestione dell'azienda



Apprendo ha scritto:
tra l'altro, nell'ultima risposta affermi che però una vendita ci potrebbe essere, insomma...

Che avvenga o no la vendita di prodotti non ha importanza.
Io ho parlato di un reddito derivante dalla gestione dell'azienda che non è superiore al 50% del reddito globale da lavoro.
Potrebbe essere 0 (se non si vende) o 49.



Apprendo ha scritto:
se uno ha una azienda di dimensioni tali da richiedere più di 104 gg ma chi ci crede che il prodotto te lo pappi tutto tu

L'errore che fai è pensare che essere proprietari di un fondo che necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue significhi automaticamente coltivare e produrre come se si fosse un CD o uno IAP.
Anche su questo ti ho già risposto:
Nell'esempio che fai abbiamo il proprietario di un fondo di 28 ettari di seminativo, che quindi necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue per essere coltivato interamente.
Qualcuno lo obbliga a coltivare interamente i 28 ettari e ottenere 840q di prodotto?
Non mi pare.

Secondo il tuo ragionamento, chi possiede un'automobile deve fare il tassista di professione.


Apprendo ha scritto:
soprattutto col presupposto (che poi, più in la hai chiarito ma non nella risposta che ho citato) che non si abbia altra entrata extra agricola.

Dove avrei chiarito l'assenza di altra entrata extra agricola?



Apprendo ha scritto:
presupposto fondamentale che tu hai posto: il soggetto possiede il requisito oggettivo delle 104 gg lavorative.

Il requisito oggettivo che ho posto, riferendomi al sito dell'INPS, è l'essere proprietario di un fondo che necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue.
Qual'è il senso di questa regola delle 104 g.l.a.?
Far sapere ad un aspirante coltivatore diretto qual'è la dimensione minima di terreno agricolo che deve possedere, in relazione al tipo di produzione che ha in mente.
Una volta entrata in possesso del terreno, questa persona è potenzialmente in grado di soddisfare il requisito dimensionale ma rimane un semplice proprietario terriero. Non c'è nessun fascicolo aziendale o piano colturale depositato.

Saluti


12/07/2014, 18:54
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Iscritto il: 23/05/2014, 15:19
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Grazie Apprendo, mi fa piacere avere la conferma che all'IMPS ci siano solo persone competenti ... per requisito reddituale immagino tu intenda i 7000 euro imposti come guadagno annuo massimo per le partita IVA in regime di esonero, anche io ero fermamente convinto che se non si superano le 7000 euro all'anno non ci si dovrebbe trovare nelle condizioni di essere obbligati ad iscriversi all'IMPS, fino a quando Odisseo87 ha proposto questa paginetta : http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=6333, in questa paginetta ( presa da Odisseo dal sito dell'IMPS ), non viene fatto alcun riferimento al tetto di guadagno massimo dei 7000 euro all'anno, al contrario viene fatto riferimento ad un fondo che richiede un minimo di 104 ore all'anno per essere coltivato ( requisito oggettivo ), senza specificare quale parametro utilizzare per stabilire in fase di accertamento questo limite; inoltre viene fatto riferimento all'unica fonte di reddito all'anno per il lavoratore ( requisito oggettivo ) senza specificare nessuna cifra come tetto massimo di guadagno annuale.
Dato che ho esperienza diretta ( non in questo ambiente, ma dall'altrettanto confuso ambiente dal quale provengo ) che molti "ispettori" applicano alla lettera la legge, mentre altri la applicano interpretata a loro modo .. questo mi fa sospettare che anche se una persona non supera i 7000 euro all'anno, dopo l'apertura di una partita IVA in regime di esonero, potrebbe avere qualche problemino se come unica fonte di guadagno avesse solo quello che gli rende la sua coltivazione.
Poi, se si da già per scontato, che tutti i fondi che richiedono un minimo di 104 ore all'anno rendono più di 7000 euro all'anno, allora la musica cambia, ma anche in questo caso nella paginetta dell'IMPS questo passaggio andrebbe sottolineato e chiarito, per esempio specificando come viene accertato il requisito Oggettivo.
Insomma, quello che sto cercando di dire, è che a mio modesto giudizio quella paginetta applicata alla lettera potrebbe dare dei problemi anche a persone che non superano i 7000 euro all'anno e che hanno una partita IVA in regime di esonero ... e se non supero i 7000 euro all'anno e qualcuno mi obbliga ad iscrivermi all'IMPS .. beh, mi conviene chiudere bottega ... ( almeno credo che un 1500 - 2000 euro all'anno per l'iscrizione ci vogliano .. se poi oltre all'iscrizione ci vogliono altre spese burocratiche vicino, coltivo solo per pagare tasse ?? .. io no ! ).
Comunque speriamo bene ..


13/07/2014, 14:19
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Chiedo scusa, : "l'unica fonte di guadagno" è il requisito soggettivo ..


13/07/2014, 14:22
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Iscritto il: 23/05/2014, 15:19
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Volevo inoltre precisare che per rispettare il requisito oggettivo bisognerebbe dedicare solamente 2 ore alla settimana alla cura della propria coltivazione .. con 2,5 ore alla settimana si fanno 120 ore all'anno di lavoro :lol: Caspita, una coltivazione che richiede solo 2 ore alla settimana di lavoro ! non sono ancora un produttore agricolo, ma vivo in campagna-collina da quando sono nato, ed ho 2 ettari di terra da curare .. ma l'orticello di mio nonno di 100mq richiede più di 104 ore all'anno ... !
Ma non potrebbero fare riferimento solo ai 7000 euro all'anno di guadagno ???? della serie : se li superi non puoi avere benefici fiscali e rientrare nell'esonero, mentre se non li superi vai tranquillo ! .. NO ! .. come al solito devono inventarsi cavilli incomprensibili ed interpretabili in 1000 modi per infinocchiare lo sfortunato di turno ...


13/07/2014, 14:37
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Chiedo ulteriore scuse :oops: .. non ore, ma 2 giorni alla settimana massimo di lavoro, per rispettare il limite delle 104 giornate di lavoro annuo del requisito oggettivo .. molto meglio che 104 ore all'anno; ma l'orticello di mio nonno di 100mq, 100 giorni all'anno li richiede tutti !!!!!! :mrgreen:


13/07/2014, 14:49
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