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Finanziamenti in agricoltura, come avviare un'attività agricola...
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Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

27/01/2015, 20:22

:lol: :lol: :lol: Tu sei uno spettacolo!! La tua ostinazione sarebbe da premiare se non fosse dannosa per te e per chi possa prendere qualche consiglio da te! :shock:

Quel "li li" stava ad indicare che se domani o la settimana prossima (non fra 300 gg!!!) so che inizio l'attività allora ci sta che mi vado ad iscrivere (anche se è sbagliato anche così!!). E' stata una mia apertura verso ciò che tu credi prassi ma mi rendo conto che è stata usata solo a tuo uso e consumo in questa diatriba che ormai ha raggiunto toni fanciulleschi, solo per dire "hai visto che mi dai ragione?!" :lol: Naturalmente non è così.

odisseo87 ha scritto:La tua risposta è contemporaneamente un si' e un no.


Il mio si ed il mio no hanno ben determinate condizioni che ho già spiegato nella risposta precedente per cui ti invito a rispondere nel merito leggendo bene tutta la risposta (che non sto a ripetere).

Quanto alla questione della iscrizione entro i 90 gg dall'inizio della attività ho già ampiamente risposto nei post precedenti (grazie per avermi fatto scoprire che l'INPS è diventata anche organo legislativo di questo Stato :lol: ). Grazie anche per aver dato la tua personalissima interpretazione di quel "ecc." scritto nella legge (?!) dell'INPS!! Sei stato illuminante!! :lol:

Ottima anche la precisazione che un anno è composto da 365 gg!! Pensa un po' che io stupidamente credevo che lo scrivere "quasi un anno" potesse essere accostabile a 300 gg :lol: Se per te 300 gg non sono pari a "quasi un anno" allora le cose cambiano radicalmente!! :lol:

odisseo87 ha scritto:Apprendo ha scritto:
Ma perché uno dovrebbe iscriversi come CD in queste condizioni?

Semplicemente perché così dice la legge.
E l'INPS ha tutto l'interesse a far pagare i contributi appena possibile, come tu stesso hai detto.


La legge dice che devi avere i requisiti. L' INPS i contributi li fa pagare quando il soggetto presenta i requisiti necessari. Se l'INPS facesse diversamente, o se lo facesse impropriamente, l'INPS ne risponderebbe di fronte ad un giudice (come è normale che sia). E' per questo che l'INPS sul suo sito, nella "legge" ( :lol: ) c'ha messo quel "ecc.".

odisseo87 ha scritto:Se andassi a farti un giro per i campi ti accorgeresti che il grano non occupa il suolo per 365 giorni l'anno.
A si?! Pensa un po' che io che vengo dal "Granaio d'Italia" non lo sapevo :lol:

odisseo87 ha scritto:Per fortuna i nostri legislatori sono abbastanza lucidi da non pretendere che il nostro povero agricoltore coltivi grano dal lunedì al venerdì tutto l'anno, eccetto festivi e ferie, dalle ore 8 alle 13 e dalle 15 alle 18, come un qualunque impiegato che si rispetti.


Perché chi è che ha chiesto all'agricoltore questo fammi capire? E tutto il discorso sul significato di abitualità che cappero c'entra?

odisseo87 ha scritto:Mi concentro sulla parola abituale proprio perché ne hai frainteso il significato e lo dimostri con queste tue parole:

"Inoltre ti ricordo che la legge (alla quale sia io che tu che l'INPS dobbiamo obbedire) definisce i CD come coloro che "si dedicano direttamente ed abitualmente alla manuale coltivazione dei fondi" e non che "un giorno coltiveranno.." o che "catastalmente possiedono..."


Quando citi sei pregato di farlo con precisione; questo il mio messaggio:

Apprendo ha scritto:Inoltre ti ricordo che la legge (alla quale sia io che tu che l'INPS dobbiamo obbedire) definisce i CD come coloro che "si dedicano direttamente ed abitualmente alla manuale coltivazione dei fondi" e non che "un giorno coltiveranno.." o che "catastalmente possiedono..."


nel quale è evidente che mi concentro sul termine "coltivazione" (scritto in neretto) e non certo sulla abitualità!! I verbi, nella legge, sono coniugati al presente, non certo al futuro!!

odisseo87 ha scritto:Gli agricoltori che nei prossimi mesi coltiveranno grano lo faranno abitualmente se la loro attività agricola sarà svolta "in modo esclusivo o prevalente, intendendosi per attività prevalente quella che occupi il lavoratore per il maggior periodo di tempo nell'anno e costituisca la maggior fonte di reddito." (fonte: INPS, alla quale sia io che tu dobbiamo obbedire).


Qui si entra nel campo della fantasia e della "legge secondo me" aprendo le porte a scenari del tipo: compro la terra oggi, inizio l'attività fra due anni perché so che lo farò!! "INPS, abbi fede, un giorno lo farò"!! Ahahahahah!! Naturalmente, come ti ho già scritto 800 volte, non esiste che tu chieda l'iscrizione all'INPS senza avere tutti i requisiti oggi che la chiedi!!!

odisseo87 ha scritto:Apprendo ha scritto:
L'unica cosa che mi viene in mente è che gli interessino le agevolazioni fiscali/tributarie riservate a tali figure (penso, ad esempio, alla ppc o all'IMU)

Ecco un'altra delle ipotesi fantasiose.


Fantasiose?! Sai quanti chiedono l'iscrizione all'INPS come CD o IAP solo perché vogliono usufruire della piccola proprietà contadina?! Ma vivi nel mondo dei balocchi?!
Il discorso fiscale/tributario che ti ho fatto nella risposta precedente è validissimo: perché mai uno che per quasi un anno (leggasi 300 gg :lol: ) non coltiva un cacchio deve pagare all'INPS (e quindi anche INAIL) minimo quasi € 3.000 di contributi previdenziali ed assicurativi (assicurativi contro che, se in campagna non ci sono mai stato!! :lol: ). L'unica giustificazione che mi viene in mente per darsi una martellata sugli zebedei come questa è che il tizio miri ad usufruire della PPC; agevolazioni su oneri di urbanizzazione, il pagamento ridotto dell'IMU o la completa esenzione, e così via.

Questione semina grano: ma quando mai ho scritto che il giorno in cui semina il grano, il tizio si deve iscrivere?! Il tizio si iscrive quando inizia l'attività e la data di apertura della P.IVA, nel caso prospettato (cioè 300 gg dopo l'acquisto!!), è un'ottima indicazione della volontà concreta dell'agricoltore di iniziare una attività in ambito agricolo.

Scusa ma, per tagliare la testa al toro, come ti ho già consigliato ti basta andare al CAA e chiedere all'impiegato: "Scusa, mi fai leggere che cosa firmerei se mi iscrivessi oggi come CD?" "Non è che io oggi affermo di "dedicarmi alla manuale ed abituale coltivazione del fondo"? "non è che affermo, sotto mia responsabilità, di possedere già tutti i requisiti necessari per l'iscrizione come CD?".

Detto questo, ribadisco che la cosa sta prendendo una piega infantile che non porta da nessuna parte e questo non mi piace affatto per cui chiudo qui il discorso e ti saluto.

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

13/02/2015, 18:05

Complimenti per la tua maturità.
Ti stai lamentando perché, nel citare una tua frase, non avrei ricopiato il neretto! Roba da matti.
(N.B. : citando un discorso la formattazione originale si perde automaticamente. Non c'è alcun complotto contro di te ed il tuo neretto, rilassati)



Apprendo ha scritto:Quel "li li" stava ad indicare che se domani o la settimana prossima (non fra 300 gg!!!) so che inizio l'attività allora ci sta che mi vado ad iscrivere (anche se è sbagliato anche così!!).

Innanzitutto l'attività decorre a partire dalla data dell'atto di compravendita del terreno: se acquisto il fondo oggi e inizio a coltivare tra 300 giorni (per il semplice fatto che prima non ci sono le condizioni climatiche necessarie per farlo) l'attività la inizio oggi e non fra 300 giorni.
In secondo luogo, anche se quel "li li" stava ad indicare domani o la settimana prossima, il concetto rimane lo stesso, e corrisponde a quanto sostenevo.



Apprendo ha scritto:grazie per avermi fatto scoprire che l'INPS è diventata anche organo legislativo di questo Stato

Grazie per avermi fatto scoprire che pubblicare una norma sul proprio sito significa diventare organo legislativo.



Apprendo ha scritto: Ottima anche la precisazione che un anno è composto da 365 gg!! Pensa un po' che io stupidamente credevo che lo scrivere "quasi un anno" potesse essere accostabile a 300 gg

Lo credo anch'io e non lo metto in dubbio. Però "quasi un anno" non equivale a "un anno" che è l'arco di tempo da considerare per verificare se l'attività agricola è quella principale.



Apprendo ha scritto:Apprendo ha scritto:
Inoltre ti ricordo che la legge (alla quale sia io che tu che l'INPS dobbiamo obbedire) definisce i CD come coloro che "si dedicano direttamente ed abitualmente alla manuale coltivazione dei fondi" e non che "un giorno coltiveranno.." o che "catastalmente possiedono..."


nel quale è evidente che mi concentro sul termine "coltivazione" (scritto in neretto) e non certo sulla abitualità!! I verbi, nella legge, sono coniugati al presente, non certo al futuro!!

Grazie per la lezione sui verbi.
C'è un piccolo particolare: le frasi, soprattutto in ambito normativo, sono da leggere per intero e non nei tratti che fanno comodo.
Ora, visto che sei così preparato sulla coniugazione dei verbi, è giunto il momento di studiare gli avverbi (questi sconosciuti): la loro funzione è quella di determinare e completare il significato di altre parole. Perciò "coltivare" non ha lo stesso significato di "coltivare abitualmente".
E cosa si intende per "abitualmente"? In estrema sintesi: "per il maggior periodo di tempo nell'anno" (rimando per l'ennesima volta al sito INPS).



Apprendo ha scritto:Qui si entra nel campo della fantasia e della "legge secondo me"...

Detto da chi trascura una frase chiara e preferisce attaccarsi ad un "ecc." fa sorridere.



Apprendo ha scritto:...aprendo le porte a scenari del tipo: compro la terra oggi, inizio l'attività fra due anni perché so che lo farò!!

Nell'esempio a cui ci riferiamo dopo 300 giorni inizia la "manuale coltivazione" del fondo, non l'attività (che decorre da data certa, in questo caso l'acquisto del terreno).
Ma soprattutto: 300 giorni non sono due anni!
(N.B.: un anno: 365 gg; due anni: 730 gg)



Apprendo ha scritto:Naturalmente, come ti ho già scritto 800 volte, non esiste che tu chieda l'iscrizione all'INPS senza avere tutti i requisiti oggi che la chiedi!!!

Come ti ho già scritto 800 volte è una delle poche cose su cui siamo d'accordo!!!
Però intendiamo in modo diverso i requisiti!!!



Apprendo ha scritto:Fantasiose?! Sai quanti chiedono l'iscrizione all'INPS come CD o IAP solo perché vogliono usufruire della piccola proprietà contadina?!

Ma non è questo il caso!
Stavo forse parlando di agevolazioni ppc?
No, se non nella tua fantasia!



Apprendo ha scritto:Il discorso fiscale/tributario che ti ho fatto nella risposta precedente è validissimo: perché mai uno che per quasi un anno (leggasi 300 gg :lol: ) non coltiva un cacchio deve pagare all'INPS (e quindi anche INAIL) minimo quasi € 3.000 di contributi previdenziali ed assicurativi (assicurativi contro che, se in campagna non ci sono mai stato!! :lol: ).

Perché le imposte si pagano ogni anno (leggasi 365 gg) e non ogni 300 giorni!
Dal 301esimo al 365esimo giorno quel tipo coltiverà, sarà in campagna e dovrà essere coperto anche a fini assicurativi.
E ora spero tu non mi chieda: "perché mai uno deve pagare le tasse?"



Apprendo ha scritto:Questione semina grano: ma quando mai ho scritto che il giorno in cui semina il grano, il tizio si deve iscrivere?! Il tizio si iscrive quando inizia l'attività e la data di apertura della P.IVA, nel caso prospettato (cioè 300 gg dopo l'acquisto!!), è un'ottima indicazione della volontà concreta dell'agricoltore di iniziare una attività in ambito agricolo.

??? !!!
Ma dove è scritto che la P.IVA deve essere aperta 300 giorni dopo l'acquisto?
Quei 300 giorni (circa) sono il tempo che intercorre tra l'acquisto del terreno e l'epoca di semina del grano!
Il tizio si deve iscrivere presso la gestione previdenziale "entro 90 giorni dall’inizio dell’attività che decorre da data certa (atto di compravendita, contratto di affitto o comodato, termine di precedente attività lavorativa, ecc.)"
Dalla tua personalissima interpretazione della normativa sembra che un agricoltore possa scegliere quale data dichiarare come inizio attività a propria discrezione e a proprio vantaggio! E tutto questo per evitare di pagare i contributi fin da quando ha assunto tutti i requisiti di C.D., cioè dalla data di compravendita del terreno (nel nostro esempio, dove non sussistono altre attività lavorative).
Come potrebbe giustificarsi in caso di accertamento INPS? Forse dicendo che "la volontà concreta" di iniziare l'attività gli è venuta 300 giorni dopo? Semplicemente ridicolo.
Qui sì che entriamo nel campo della "legge secondo me".
Nel tuo interesse dovrei consigliarti di non aggiungere altro, ma non lo farò.

Saluti a te e al tuo neretto

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

13/02/2015, 21:43

Non so se essere sfinito o creparmi dalle risate :lol: un po' entrambe :lol:

Inizialmente volevo rispondere a tutte le tue "osservazioni" ma poi, il timore di dover arrivare a scindere l'atomo e ripetere per l'ennesima volta le stesse cose mi ha fatto desistere :D

Ovviamente, non starò qui a ripetere perché ho sottolineato la questione "neretto", la questione "li li" :lol: (che pure ti ho già detto che "nemmeno così andava bene, pero'..."), la questione "legge" dell'INPS.

Le perle sul termine "abitualmente" (che presuppone che uno la terra la coltivi se no, nei 300 gg, che hai fatto "abitualmente", un cacchio :lol: ), sulla questione della "legge secondo me" (il tuo discorso, ripeto, apre a scenari del tipo prospettato nella mia risp. precedente, indipendentemente dall'es. specifico: compro oggi però l'attività agricola inizio a farla fra due; che faccio, pago INPS e INAIL per due anni non mettendo un piede in campagna?! :shock: ), sul fatto che credi che per il solo fatto di acquistare un terreno uno abbia tutti i requisiti (in assenza di altre lavoro), sulla questione "fantasie" (già chiarita) sarebbero da incorniciare.

Per il resto, per favore (così da tagliare la testa al toro :lol: ) ti rinnovo l'invito a
Apprendo ha scritto:andare al CAA e chiedere all'impiegato: "Scusa, mi fai leggere che cosa firmerei se mi iscrivessi oggi come CD?" "Non è che io oggi affermo di "dedicarmi alla manuale ed abituale coltivazione del fondo"? "non è che affermo, sotto mia responsabilità, di possedere già tutti i requisiti necessari per l'iscrizione come CD?".


Cordialmente

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

28/02/2015, 12:54

Apprendo ha scritto:Inizialmente volevo rispondere a tutte le tue "osservazioni" ma poi, il timore di dover arrivare a scindere l'atomo e ripetere per l'ennesima volta le stesse cose mi ha fatto desistere

Suona un po'come una scusa.
Per scindere l'atomo, ti consiglio di provare con una testata.
Ma prima dovresti iniziare da cose più semplici: leggere le frasi per intero e ascoltare quello che ti si dice, anziché tapparsi le orecchie e ripetere a pappagallo le stesse cose.


Apprendo ha scritto:Le perle sul termine "abitualmente" (che presuppone che uno la terra la coltivi se no, nei 300 gg, che hai fatto "abitualmente", un cacchio

Aridaje...
È ovvio che uno la terra la deve coltivare, ma abitualmente non significa quotidianamente!
Coltivare grano abitualmente non significa andare sul campo 300 giorni di fila, né tantomeno 365 giorni l'anno!
E meno male che il significato di "abitualmente" è chiarito dall'INPS in un'apposita nota.


Apprendo ha scritto:sulla questione della "legge secondo me" (il tuo discorso, ripeto, apre a scenari del tipo prospettato nella mia risp. precedente, indipendentemente dall'es. specifico: compro oggi però l'attività agricola inizio a farla fra due; che faccio, pago INPS e INAIL per due anni non mettendo un piede in campagna?!

Che razza di ragionamento.
Mi fai cadere le... braccia.
Se uno è così masochista da non coltivare il suo terreno per i due anni successivi all'acquisto (pur pagando i contributi) può farlo a prescindere dalla effettiva presenza del grano sul terreno al momento dell'iscrizione presso l'INPS!
Ad es. ipotizziamo che il grano debba essere già stato seminato al momento dell'iscrizione all'INPS, come tu sostieni: anche in questo caso il proprietario del terreno può pagare i contributi e non mettere piede in campagna per due anni!
Delle piante di grano possono forse costringerlo con la forza a recarsi sul campo?
Forse si', nei tuoi film di fantascienza.


Apprendo ha scritto:sul fatto che credi che per il solo fatto di acquistare un terreno uno abbia tutti i requisiti (in assenza di altre lavoro)...

Non ho detto esattamente questo.
Di certo il possesso dei requisiti non dipende dall'effettiva presenza sul terreno di una coltura stagionale come il grano, altrimenti sarebbe impossibile iscriversi nei mesi al di fuori del ciclo di coltivazione (ovvero tra la raccolta e la nuova semina).


Apprendo ha scritto:...sulla questione "fantasie" (già chiarita)...

Non hai chiarito un bel nulla.
La tua abitudine di attribuire agli altri cose non dette ne' pensate ormai è comprovata.


Apprendo ha scritto:Per il resto, per favore (così da tagliare la testa al toro :lol: ) ti rinnovo l'invito a
Apprendo ha scritto:
andare al CAA e chiedere all'impiegato: "Scusa, mi fai leggere che cosa firmerei se mi iscrivessi oggi come CD?" "Non è che io oggi affermo di "dedicarmi alla manuale ed abituale coltivazione del fondo"? "non è che affermo, sotto mia responsabilità, di possedere già tutti i requisiti necessari per l'iscrizione come CD?".

Ma perché dovrei chiedere una cosa simile?
- e' scritto chiaro e tondo
- so leggere
- in base a quanto ho detto, il tizio dell'esempio si dedica alla manuale ed abituale coltivazione del fondo e possiede tutti i requisiti per l'iscrizione come coltivatore diretto.
Piuttosto fatti spiegare (a parole) da un impiegato del CAA il significato della normativa:

"I REQUISITI OGGETTIVI:
il fabbisogno lavorativo necessario per la gestione dell'azienda non deve essere inferiore a 104 giornate annue ( art. 3L. 9/63) il nucleo coltivatore diretto deve far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo occorrente per la gestione dell'azienda ( art. 2 L. 9/63)

I REQUISITI SOGGETTIVI:
l'attività deve essere svolta con abitualità e prevalenza per impegno lavorativo e reddito ricavato (artt.1 e 2 L. 1047/57). Ai sensi dell' art. 2 della L. 9/63, il requisito della abitualità si ritiene sussistere quando l'attività sia svolta in modo esclusivo o prevalente, intendendosi per attività prevalente quella che occupi il lavoratore per il maggior periodo di tempo nell'anno e costituisca la maggior fonte di reddito.( circ. SCAU n.21 del 18/3/93 ; Circ n. 111 del 23/5/98 punto 5 ; Msg. n. 33537 del 21/9/98; Msg. 26076 del 2/4/99; Msg. n. 26 del 6/11/00"
(link: http://www.inps.it/portale/default.aspx?lastMenu=6218" target="_blank" target="_blank)

Il fabbisogno lavorativo di 104 giornate è da intendersi "potenziale" , non già portato a compimento, e almeno su questo siamo d'accordo.
C'è forse scritto che prima di iscriversi come coltivatore di una coltura non permanente (come il grano) bisogna averla già seminata/trapiantata?
Se si parla invece di colture permanenti (come un frutteto o un vigneto) allora è chiaro che l'impianto deve essere presente affinché il fondo sia accatastato sotto una certa tipologia e consenta così di sviluppare le g.l.a. corrispondenti.

Ora, se uno nell'arco dell'anno non svolge altra attività oltre a quella agricola è ovvio che quella è la sua attività prevalente per tempo e reddito: l'impegno in altre attività è pari a 0!
È quindi soddisfatto il requisito della abitualità.


Saluti a te e ai tuoi emoticon

P.S.: ma non ero io il bimbominkia?
Mi auguro che i tuoi prossimi messaggi non si riducano a faccine ridacchianti e suoni gutturali

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

03/03/2015, 19:51

Il mio prossimo messaggio si riduce ad un saluto e un ulteriore invito a parlare con l'operatore CAA (chiedendo ciò che ho già scritto) perché io ci rinuncio.

Saluti

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

25/03/2015, 23:02

Si' bravo... Saluti qui, saluti là, scurdammoce o' passato simmo 'e Napule paisà.

1) ho parlato con più impiegati di più associazioni di categoria
2) te l'ho già detto svariate volte (poi un giorno con calma le conterò) a partire da qualche pagina fa.
3) non avrebbe nemmeno senso fare una domanda del genere per i motivi che ho già elencato nel messaggio precedente
4) Ci rinunci? Ma a cosa? A capire l' Italiano? No perché forse parliamo due lingue diverse...

Re: Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ?

26/03/2015, 8:58

http://www.inps.it/portale/default.aspx ... emDir=6333
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