Ciao, mi interessa il discorso nell'ottica dell'apicoltura.
Allora, la p. IVA ti viene assegnata (non costa nulla) da qualsiasi agenzia delle entrate, in pochi minuti, devi avere presente il codice attivita'.
Oppure, avendo gia' una p. IVA, vi si aggiunge la nuova attivita'.
Vale per qualsiasi settore produttivo.
Invece la soglia dei 7.000 euro definisce solo un regime di esonero IVA per l'agricoltura, nel quale non sei obbligato a tenere le scritture contabili, ne' ad emettere fatture (e non puoi neanche scaricare quelle di eventuali acquisti). Il cliente (se soggetto fiscale) emette autofatture di cui deve consegnarti una copia, che devi conservare.
Se superi la suddetta soglia, entri nel regime speciale IVA e devi tenere una regolare contabilita' (vedere
http://www.mieliditalia.it/norma_iva.htm vale per l'agricoltura anche se si riferisce all'apicoltura).
Non ho capito la faccenda dei "bollettini", ma restano fuori la questione imposte dirette, coperte dal reddito agrario, e contributi previdenziali, non obbligatori finche' l'attivita' agricola e' "non prevalente" per tempo e reddito rispetto ad altre attivita'.
Inoltre c'e' la faccenda dell'iscrizione al Registro delle Imprese, non dovuta per chi vende i prodotti presso il proprio domicilio (azienda) ma senza strutture fisse (tipo negozio, etc.).
Infine, con tutto questo la Coldiretti non c'entra, e' un sindacato come altri, anche se suppongo dia una mano a chi inizia.