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Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ? 
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Iscritto il: 01/12/2009, 19:50
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di certo il coltivatore diretto non deve iscriversi alla coldiretti (che è un 'associazione) per essere tale. esistono requisiti, certificati della regione di appartenenza sulla qualifica di coltivatore diretto o su quella di imprenditore agricolo professionale. Se uno invece è solo imprenditore agricolo esercita l'attività ai sensi del cc 2135 ma senza essere iscritto all'apposita sezione inps e svolgendo altri lavori.
il coltivatore diretto è tale se dedica la maggior parte del tempo all'attività agricola con l'aiuto dei famigliari/coadiuvanti. può fare anche altri lavori ma devono incidere poco sul suo tempo e sul suo reddito. L'imprenditore agricolo professionale è tale invece se dedica almeno il 50% del tempo all'attività agricola e il suo reddito deriva per almeno il 50% dalla medesima attività.
Poi la normativa è variabile sui requisiti del coltivatore diretto in base al contesto in cui ci troviamo (contratti di affitto, prelazione ecc...). Ma l'importante è che il riconoscimento lo fa la Regione di appartenenza attraverso una apposita istruttoria previa consegna della documentazione prevista (dichiarazione dei redditi, elenco terreni in conduzione e relative colture, tipo allevamento se c'è, bilancio aziendale, ecc..). Questa pratica la possono istruire le associazioni (coldiretti, cia, ecc...) o un libero professionista. Però la coldiretti e la quota associativa che a tale associazione si paga non c'entra.

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07/12/2009, 14:50
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forse allora le regole cambiano da regione a regione, perchè io, 3 anni fa, mi sono iscritta come associata alla coldiretti e tramite questa sono venuta in possesso gratuito di partita iva come coltivatrice diretta. senza tasse dover pagare ma potendo così vendere un massimo dei miei prodotti di euro 7.000 all'anno facendo semplici ricevute non fiscali. con partita iva sono andata alla asl ed ho avuto i registri di stalla e il nome dell'azienda agricola... credo di essere in regola, almeno qui a prato....
non ho voluto essere imprenditrice, quindi non pago bollettini vari ne altro e non ho un'amministrazione fiscale da far tenere al commercialista.
tutto qui. se poi succedesse che mi mettono in carcere.... per favore, ODIO le arance!!!!! :? :? :?
bea

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Bea


07/12/2009, 16:33
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Ciao, mi interessa il discorso nell'ottica dell'apicoltura.
Allora, la p. IVA ti viene assegnata (non costa nulla) da qualsiasi agenzia delle entrate, in pochi minuti, devi avere presente il codice attivita'.
Oppure, avendo gia' una p. IVA, vi si aggiunge la nuova attivita'.
Vale per qualsiasi settore produttivo.

Invece la soglia dei 7.000 euro definisce solo un regime di esonero IVA per l'agricoltura, nel quale non sei obbligato a tenere le scritture contabili, ne' ad emettere fatture (e non puoi neanche scaricare quelle di eventuali acquisti). Il cliente (se soggetto fiscale) emette autofatture di cui deve consegnarti una copia, che devi conservare.
Se superi la suddetta soglia, entri nel regime speciale IVA e devi tenere una regolare contabilita' (vedere http://www.mieliditalia.it/norma_iva.htm vale per l'agricoltura anche se si riferisce all'apicoltura).

Non ho capito la faccenda dei "bollettini", ma restano fuori la questione imposte dirette, coperte dal reddito agrario, e contributi previdenziali, non obbligatori finche' l'attivita' agricola e' "non prevalente" per tempo e reddito rispetto ad altre attivita'.
Inoltre c'e' la faccenda dell'iscrizione al Registro delle Imprese, non dovuta per chi vende i prodotti presso il proprio domicilio (azienda) ma senza strutture fisse (tipo negozio, etc.).

Infine, con tutto questo la Coldiretti non c'entra, e' un sindacato come altri, anche se suppongo dia una mano a chi inizia.


07/12/2009, 20:52
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a questo punto, mi stanno sorgendo seri dubbi... sono o non sono una coltivatrice diretta? io avevo espressamente chiesto alla coldiretti di divenire tale, NON una loro associata per sostenerli....
appena ho una mattina libera vado e chiedo chiarimenti...
grazie
bea

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Bea


08/12/2009, 5:12
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Non penso ci siano dubbi su questo, casomai la domanda e' se sei anche una imprenditrice agricola.
Per semplificare, ci sono due casi:

- il tizio A affitta un ettaro di terreno a patate, lo fa lavorare a dipendenti, e ricava il suo reddito dalla vendita delle patate. E' un imprenditore agricolo, ma non un coltivatore diretto.

- il tizio B e' proprietario di un ettaro di terreno, che coltiva personalmente a patate traendone la maggior parte del proprio reddito. E' sicuramente un coltivatore diretto, ma e' anche un imprenditore agricolo ?

L'ambiguita' nasce dalla notevole sovrapposizione delle due definizioni (ottenere il proprio reddito dall'agricoltura).
Per complicare ulteriormente, ad es. in Trentino ci sono coltivatori diretti di prima (che svolgono prevalentemente questa attivita') e di seconda, che lo fanno secondariamente (attivita' di sostegno al reddito: apicoltori, piccoli frutti, meli, etc.). Di solito i secondi lavorano anche in regime di esonero IVA, ma questo e' secondario.


08/12/2009, 10:07
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rispondo a bea: siccome immagino verserai l'inps guarda sulle cartelle di pagamento che ti manda...dovresti: categoria CD. Poi vedendo quello che scrivi anche secondo me sei coltivatrice diretta. Ovviamente la coldiretti (così come qualsiasi altra associazione/sindacato) ti fa pagare la quota associativa, ma non ho dubbi che ti abbiamo messo in regola come coltivatrice diretta. Volevo solo chiarire che non serve essere iscritti all'associazione per essere coltivatore diretto... poi la pratica che dicevo da fare alla regione per il riconoscimento la si fa solo in caso che per qualche motivo ti sia richiesta una certificazione ufficiale (ad es. in caso di esproprio, acquisto terreni con la piccola proprietà contadina, ecc..). Ma tu lo sei comunque coltivatrice diretta se rispetti i vincoli di tempo e di reddito. poi mi pare che l'inps per iscriverti all'apposita categoria CD chieda all'ispettorato il riconoscimento che immagino la coldiretti abbia fatto per te. ma per prima cosa secondo me verifica le cartelle inps se le hai.

poi sicuramente un coltivatore diretto è un imprenditore agricolo anzi è proprio colui che si dedica alla coltivazione del fondo con il suo lavoro e quello della sua famiglia/coadiuvanti (lo definirei imprenditore agricolo per eccellenza). Storicamente un CD come lavoro faceva e fa ancora oggi solo attività agricola...non ho mai conosciuto fino ad oggi coltivatori diretti che facciano altri lavori. Imprenditori agricoli che fanno anche altri lavori ne conosco (ma hanno dipendenti che lavorano per loro nelle aziende) ma coltivatori diretti no...se qualcuno ha esperienza diversa mi faccia sapere.
La normativa che regola la qualifica di imprenditore agricolo professionale è il Decreto legislativo n. 99 del 29 marzo 2004. Questo a livello nazionale. Poi ogni regione avrà legiferato in maniera specifica per le esigenze territoriali.

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09/12/2009, 11:46
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Noi stiamo per aprire un'azienda agricola e siccome sarà la nostra unica attività vogliamo iscriverci come coltivatori diretti e pagare anche INAIL. Però ci interessa anche la possibilità di edificare sul terreno agricolo una casa per la nostra famiglia. Questo è possibile solo per gli imprenditori agricoli qui nelle Marche (parole testuali della legge). Ho parlato con la Coldiretti che mi dice che si può chiedere prima la qualifica di CD e poi richiedere al proprio Comune anche quella di imprenditore agricolo MA CHE NON SI PUò FARE IL PASSAGGIO INVERSO. L'associazione che mi segue invece mi dice che prima richiederemo al comune la qualifica di impr. agricolo e poi all'INPS quella di coltivatore diretto. Ora a chi devo credere? Se qualcuno si sbaglia sarà comunque la nostra famiglia a rimetterci!!!


15/01/2010, 18:37
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che tu possa edificare in zona agricola solo se sei imprenditore agricolo è pacifico. La qualifica di IAP o CD (almeno da quello che so io) è di competenza regionale quindi ci sarà l'ispettorato o altro ufficio sempre regionale che ti rilascia la certificazione. Però bisognerebbe effettivamente conoscere nelle Marche chi si occupa di ciò.

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18/01/2010, 17:42
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che tu possa edificare in zona agricola solo se sei imprenditore agricolo è pacifico. La qualifica di IAP o CD (almeno da quello che so io) è di competenza regionale quindi ci sarà l'ispettorato o altro ufficio sempre regionale che ti rilascia la certificazione. Però bisognerebbe effettivamente conoscere nelle Marche chi si occupa di ciò.

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18/01/2010, 17:43
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riprendo questa discussione per porre il mio quesito.

Se ho capito bene dunque sia un Coltivatore Diretto che un IAP possono edificare su un terreno agricolo ovviamente seguendo cio' che dice il Piano Regolatore. Ma dal punto di vista contributivo-fiscale sia il CD che lo IAP devono pagare INPS e amenità varie? Perchè non ho capito molto bene se una delle due categorie paga soltanto la partita iva e non deve versare i contributi e anche l'Inail.


30/01/2010, 21:55
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