Ciao a tutti!
Mi sono presentato pochi giorni fa al forum come futuro neo coltivatore diretto, proprio per questo inizio col porvi domande al riguardo che purtroppo, abbiate pazienza, potrebbero essere banali, ma conto sulla vostra magnanimità!

Mi accingo a fare tutto ciò che serve per acquisire il titolo di coltivatore diretto, che qui a Bologna vuol dire 3 anni in cui si deve garantire almeno 56 giorni/anno di attività, proprio a questo scopo stavo pensando di acquistare un terreno con annesso stabile sta ristrutturare e di affittarne dell'altro per garantire un minimo livello di produttività.

Vengo alla domanda: ma se il titolo/riconoscimento come coltivatore diretto viene dato dopo 3 anni, qual'è il regime fiscale applicato da oggi ad allora su compravendite e spese di gestione, agevolazioni, finanziamenti...........tutto quello che può essermi utile sapere per andare nella direzione più conveniente?

Grazie grazie grazie,

Buon Vento a tutti (velisticamente parlando)!

ciao.
anche io come te sto iniziando un percorso simile, tieni presente che i 3 anni di cui parli ti serviranno per avere il titolo di IAP (imprenditore agricolo professionale). per il calcolo dei 3 anni vale l'apertura della partita IVA come coltivatore diretto, iscrizione alla Camera di Commercio e versamento dei contributi nella sezione lavoratori agricoli.
cmq io mi trovo in Calabria e gli anni sufficienti sono soltanto 2. Pertanto ti consiglio di informarti presso qualche centro di categoria per capire come funziona nella tua regione.
saluti

il discorso degli anni è per metterti in regola con le carte
puoi accedere tranquillamente a tutti i contributi e agevolazioni come un qualsiasi imprenditore.
entro tale scadenza devi aver frequentato i corsi per diventare contadino e consegnare tutte le documentazioni richieste dal patronato.

in piemonte sono tre anni oppure si può sostenere un esame presso gli uffici provinciale.quindi puoi avere il titoplo di iap nel giro di poco tempo.
(ed avere tutte le agevolazini che vuoi).