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Contratto di affitto e clausole 
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Salve a tutti,
spero possiate aiutarmi a dirimere una questione relativa ai contratti di affitto particellare.
Possiedo un uliveto che vorrei dare in locazione ad un'impresa locale, previo contratto. L'accordo fra le parti è che un terzo del raccolto vada a beneficio del proprietario e due terzi a beneficio dell'affittuario che si occuperà di mantenerlo curato e produttivo. Sul contratto redatto dal ragioniere della ditta però figurano accordi diversi, ossia che nei sei anni di durata del contratto venga corrisposto un canone di affitto di Euro 50,00 e non si fa alcun accenno alla corresponsione di una parte del raccolto.
A sentire però degli amici agricoltori, è possibile inserire questo accordo, a differenza di ciò che sostiene il ragioniere. Chi ha ragione?
Grazie a tutti per la cortese attenzione :)

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14/06/2016, 13:05
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Mi rispondo da sola, magari l'informazione può tornare utile ad altri.
Ho parlato con Confagricoltura che mi ha assicurato che nel contratto può senz'altro essere indicato l'accordo così come raggiunto fra le parti, ossia la corresponsione di una parte del raccolto al proprietario del fondo da parte dell'affittuario.

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14/06/2016, 15:38
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Il contratto di affitto agrario ha - salvo che le parti non intendano derogarvi espressamente - durata minima di 15 anni.
Per la raccolta delle olive, è tuttavia possibile dar corso ad un contratto di compartecipazione agraria stagionale.
Al di fuori di tale fattispecie che deve essere effettivamente stagionale, il contratto avente ad oggetto la gestione del fondo rustico si intenderà sempre e comunque come contratto d'affitto agrario a fronte del quale il conduttore è tenuto al pagamento del canone.

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Avv. Paolo Orecchia
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14/06/2016, 16:51
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Grazie per la risposta.
In questo caso il contratto, essendo particellare, ha durata di sei anni.
Ovviamente è previsto un canone, come ho precisato. La mia domanda era relativa alla possibilità o meno di inserire nel contratto, oltre al piccolo canone, la corresponsione di una parte del raccolto.
A quanto mi è stato assicurato, non solo è possibile, ma è pratica comune. Cosa che da ignorante in materia, appunto, ignoravo :)

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14/06/2016, 17:07
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Candy ha scritto:
Grazie per la risposta.
In questo caso il contratto, essendo particellare, ha durata di sei anni.
Ovviamente è previsto un canone, come ho precisato. La mia domanda era relativa alla possibilità o meno di inserire nel contratto, oltre al piccolo canone, la corresponsione di una parte del raccolto.
A quanto mi è stato assicurato, non solo è possibile, ma è pratica comune. Cosa che da ignorante in materia, appunto, ignoravo :)


L'affitto particellare ha durata di 6 anni solo quando il fondo ricade nelle zone ricomprese in territori montani, come individuati dalla L. 1102/1971. Diversamente, la durata minima è di 15 anni, salvo deroga ex art. 45 L. 203/1982.
Quanto al canone sotto forma di prodotti agricoli, le ricordo che la ripartizione dei prodotti ricondurrebbe alla mezzadria/colonia che sono vietate per legge.
Per la cronaca, la L. 814/1973 come modificata dalla L. 203/1982 prevede espressamente che il canone di affitto dei fondi rustici sia determinato e corrisposto in danaro.
Ove il canone venga indicato con riferimento a prodotti del fondo non si avrà ripartizione dei beni stessi in natura ma corresponsione del canone in danaro sulla base dei corrispondenti prezzi dei beni desunti dai mercuriali.
E' verosimile che lei abbia posto all'Organizzazione di categoria la domanda in forma non corretta ovvero che non abbia compreso appieno la risposta.

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Avv. Paolo Orecchia
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14/06/2016, 17:42
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Sì, zona montana.
La corresponsione di una parte del raccolto non è indicata in luogo del canone - che è invece indicato in una somma di denaro da corrispondere annualmente.
In ogni caso interpellerò anche l'altra associazione di categoria presente sul territorio.
Grazie ancora.

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14/06/2016, 19:57
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