Buonasera, ho bisogno cortesemente di alcune informazioni che mi aiutino a fare chiarezza su come mi devo comportare per essere sicura fiscalmente e spero di spiegarmi bene.... Sono titolare di partita iva e coltivo e vendo i miei prodotti da circa un anno, nel 2009 ho tenuto il registro dei corrispettivi sui quali annotavo la rendita giornaliera, questo accompagnato da UNO SCONTRINO normale anche fatto a mano, quindi non fiscale. Quest'anno non avendo superato i 7000 euro non dovrei tenere nulla, solo annotarmi su un normale quaderno la rendita giornaliera.Giusto?Però si possono vendere anche ortaggi di altri contadini o comperati comunque, in una certa percentuale. In quel caso cosa devo fare?Devo avere una fattura o ricevuta fiscale da mostrare in caso di controllo? Continuo a tenermi il mio scontrino fatto a mano? Chi mi cede qualcosa è obbligato a rilasciarmi qualcosa anche se non ha partita iva? Cosa? Vado avanti......anche mio marito è iscritto in agricoltura in sezione prima e mi sono informata per poter vendere i suoi prodotti e ci hanno consigliato di fare una società temporanea d'impresa e mi andrebbe bene, ma , come mi disticherò poi? Lui supera i 7000 euro e quindi dovrei rilasciare ricevuta fiscale per i suoi prodotti, tralasciando i miei.... Insomma una gran confusione che nel momento della vendita non riuscirei a gestire a meno che non possa farlo a casa la sera, scivendo solo sul registro dei corrispettivi. A questo punto chiedo anche se non sarebbe meglio che io chiudessi la mia partita iva e andasse avanti solo la sua,ma poi sempre fiscalmente ne trarrei vantaggio o ne risentirebbero i redditi di mio marito? Ultima domanda: mi spiegate perchè alcuni dei miei colleghi hanno lo scontrino fiscale e altri come me no? Sono fuori regola? Ringrazio chi si cimenterà a capirmi e soprattutto a rispondermi. Grazie tante adele58