andrewc79
Iscritto il: 17/12/2012, 12:03 Messaggi: 9 Località: Città di Castello (PG)
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Salve a tutti, leggo con attenzione e passione questo forum e data la presenza di tante persone competenti ne approfitto per chiedervi dei suggerimenti. Parto col dirvi chi sono e la mia idea: ho 34 anni, fino ad un anno fa vivevo a Roma e svolgevo lavori al di fuori del mondo agricolo, poi stufo di tutto quanto ho mollato tutto ed ho iniziato a fare delle esperienze in agricoltura, settore che mi ha sempre affascinato, spinto anche dall'amore che ho per la natura e la campagna. Mi sono trasferito da qualche mese in Umbria, nell'Alta Valle del Tevere e vorrei in un futuro molto prossimo (inizio 2014) aprirmi una mia attività agricola, basata principalmente sulla produzione di ortaggi e in futuro anche di frutta a marchio biologico. Al momento non ho terreni di proprietà, attualmente posso usufruire di quasi un ettaro di terra che in parte ho usato per "farmi le ossa" e fare esperienza per quest'anno. Ho realizzato un orto seguendo i principi base del biologico e prendendo spunti dal metodo Fukuoka (come la pacciamatura) e dal sinergico (le consociazioni). Ho messo un pò di tutto e al momento devo dire che i risultati si vedono. Gli ortaggi che stanno dando più soddisfazioni sono le lattughe, i pomodori (diverse varietà), le zucchine, le cipolle e i fagioli. Proprio su questi vorrei concentrarmi per il prossimo anno, quando spero inizierò a fare sul serio, ma per differenziarmi dall'offerta di altri produttori locali e anche per avere dei ritorni economici maggiori, vorrei proporre dei prodotti più particolari, meno reperibili sul mercato. Avete qualche ortaggio da consigliarmi? Premesso che questa sarebbe la mia attività principale, quanta terra dovrei avere a disposizione per camparci? 2 ettari ad orto possono bastare? Pensavo inoltre di avere delle integrazioni al reddito sviluppando altre attività secondarie, come la vendita di uova, un pò di apicoltura e la fattoria didattica. Come canali di vendita dei prodotti pensavo, oltre a creare un piccolo punto vendita in azienda, di presidiare i diversi mercatini settoriali presenti nella zona, costituire un gas e/o rivenderli a negozi specializzati nel biologico. Considerando che vorrei anche avvalermi di aiuti come finanziamenti a fondo perduto ma che i bandi del psr al momento sono tutti scaduti e se ne riparlerà credo nel 2014, quali prime mosse mi consigliate? So per esempio che se si è imprenditore agricolo o coltivatore diretto si hanno delle agevolazioni sull'acquisto di terreni, per cui conviene prima prenderne uno affitto, acquisire uno dei due status e successivamente acquistare? Altro dubbio, coltivatore diretto o imprenditore agricolo? Vi ringrazio sin da subito per il vostro supporto e rimango aperto a qualsiasi vostro suggerimento, idea e consiglio. Saluti, Andrea
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flowergarden
Iscritto il: 15/11/2012, 18:46 Messaggi: 622
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Attenzione alla scelta delle nicchie, molte di queste hanno una richiesta ballerina ed alternano annate di medio alta richiesta ad annate di scarsissima richiesta.Un prodotto di nicchia ti apre ad una minor competizione nazionale ed estera e hai anche possibilità di giocare più sul prezzo ma dall'altro alto hai anche maggior rischio d'impresa derivato da ciò che ho esposto sopra. Se invece sei sicuro di avere dei clienti che possono acquistare un quantitatico stabile e costante allora va bene. Per il resto va bene la filiera corta, vendita diretta a rivenditori al dettaglio per quanto riguarda l'ingrosso e vendita direttamente al consumatore finale punto vendita aziendale e partecipazioni a mercati.
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