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Iscritto il: 10/12/2009, 19:45
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salve a tutti,
io e la mia famiglia stiamo per entrare in possesso di circa 80 ha di terreno (con annessi rustici da restaurare) nella bassa veronese.Per ora sono il tutto è affittato e coltivato a grano e mais. Ora, la mia domanda è questa: può un'azienda agricola di questo genere dare da vivere dignitosamente a un nucelo familiare di 4 persone? Per eventuali finanziamenti per giovani imprenditori a chi ci si deve rivolgere? vale la pena, in questo periodo di crisi agricola, investire in tale settore o è meglio vendere tutto e investire da un'altra parte?
Grazie per le risposte!


10/12/2009, 20:00
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Due prime domande: pensi di prestare anche il tuo lavoro (e degli altri componenti della famiglia) oppure pensi di fare solo il direttore? Pensi di mantenere l'attuale destinazione produttiva o di cambiare indirizzo, con un conseguente cospicuo investimento di capitali?
Ciao,
Marco

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10/12/2009, 22:12
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Iscritto il: 10/12/2009, 19:45
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Ciao Marco,
grazie per la risposta e l'interessamento...per ora sia io che mio fratello studiamo (cose differenti dall'agricoltura e annessi). Mio papà lavora e mia mamma no..l'attuale destinazione produttiva non è assolutamente vincolante, visto che partiamo da zero tanto vale partire come si deve ;) ..leggendo qua e là avevo letto che piantare un noccioleto poteva essere un'idea..magari non su tutti e gli 80 ha ma solo su una parte...

p.s. siamo disposti anche a prestare il nostro lavoro..ma per i macchinari pensavamo di rivolgerci a terzisti!


10/12/2009, 22:26
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Iscritto il: 01/12/2009, 19:50
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Ciao scientist. E' veramente difficile dare consigli oggettivi senza una opportuna valutazione economica di quello che si potrebbe fare. Così vedendo la situazione da lontano individuo, a mio parere, alcune problematiche che hanno il loro peso. Innanzitutto, se fino ad oggi, i terreni sono stati dati in affitto ipotizzo che non ci siano diritti pac o meglio che siano intestati all'affittuario. In questo caso l'affittuario potrebbe trovare altro terreno e tenersi i diritti. Tu potresti accedere alla riserva nazionale come nuova azienda agricola ma non so che valore possano avere (tieni presente che questi diritti per chi li ha acquisiti nel 2000-2002, in zona bassa veronese sono circa 400 € ad ettaro, ma credo che chi accede alla riserva nazionale non prenda quei soldi, ma meno).
Poi la dotazione macchine/attrezzi mi sembra di capire stia pari a zero o quasi. Già se ti facessi i lavori tu sarebbe dura avere di che vivere in maniera dignitosa, se ti rivolgi a terzisti diventa veramente complicato.
Finanziamenti ce ne sono e come giovane potresti accedere tranquillamente, avendo anche un certo tempo per raggiungere gli obiettivi che il bando ti chiede.
Venendo alla questione mercato per i cereali siamo in un periodo di magra come puoi facilmente vedere su qualsiasi giornale o sito di prezzi. Per altri tipi di investimenti (tipo quello che dicevi delle nocciole o altri che ritenessi interessanti) bisognerà valutare tutta una serie di cose (investimenti iniziali, prospettive, sbocchi di mercato ecc..) e quindi non è possibile fare ulteriore valutazioni (se non quella che dovresti riuscire a fare i lavori tu e i tuoi famigliari per la maggior e limitare la presenza dei terzisti.
Un saluto

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Agronomo: direttiva nitrati, autorizzazione integrata ambientale, psr, edificabilità, biologico


11/12/2009, 0:13
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Iscritto il: 10/12/2009, 19:45
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Grazie Stefano per i tuoi consigli.
La situazione dell'affitto è un pò complicata...non so come spiegartela bene..ad ogni modo sono affittati a parenti che pagano circa 700 euro/ha. credo quindi che a fine anno su questi campi ci guadagnino qualcosa, altrimenti non sarebbe vantaggioso tenerli..:)
Per quanto riguarda i macchinari, si, non ne abbiamo neanche uno e l'unica soluzione sarebbero i terzisti..
Il vero problema è il mercato..so bene che per i cereali ultimamente non è un bel periodo, per questo pensavo di impiantare qualcosa di nuovo (di alternativo insomma..) e avevo pensato a un noccioleto oppure ad una risaia dal momento che la zona si presterebbe molto e che nei campi confinanti c'è un grossissimo produttore di riso con il quale potremmo intavolare un discorso per una specie di risotteria nel rustico di nostra proprietà, molto bello e altrettanto grande, ma da restaurare. Ma anche qui non saprei se la cosa potrebbe essere vantaggiosa e se potrebbe avere futuro...


11/12/2009, 10:13
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Iscritto il: 01/12/2009, 19:50
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Per quel che riguarda l'affitto direi che 700 €/ettaro è una cifra che si riscontra tranquillamente nella tua (nostra) zona. Poi credo anch'io che i tuoi parenti non ci perdano ma perchè sicuramente (quasi) hanno il contributo pac. Se tu decidi di tenerti i terreni potresti sondare la loro disponibilità a venderti questi diritti (valevoli fino al 2013 poi non si sa). Il discorso riso può anche essere interessante data anche la vicinanza con un produttore importante. Purtroppo anche la politica di sostegno a livello europeo sta cambiando per il riso: fino al 2011 il sostegno sarà accoppiato alla coltura dopodichè diventerà disaccoppiato e prenderà il sostegno solo chi ha coltivato riso nel triennio 2005-2008. Come vedi le variabili in gioco sono molte e non le abbiamo considerate tutte (come ad esempio la sistemazione dei terreni per la risaia che per essere ammortizzati richiedono almeno 3 anni).
Tieni anche presente che, a chi fa investimenti della tipologia che vorresti fare tu utilizzando gli strumenti del piano di sviluppo rurale, solitamente è richiesto di mettere la propria forza lavorativa per un certo tempo (ad esempio per essere imprenditore agricolo professionale almeno il 50% del tempo) a servizio dell'attività agricola ma con l'uso dei terzisti il tempo che tu puoi impiegare si riduce e non di poco.
Valuta semmai se sia il caso di partire soft nel senso ti conduci i terreni tu, facendo fare i lavori da terzisti e fai seminativo (anche riso magari) e vedi come va per capire quanto ti conviene e quali sono i tuoi margini. Così facendo non devi impiegare troppo tempo e ti tieni il lavoro che hai. Poi valutato qualche anno questa strada eventualmente fai il passo e accedi ai contributi (il psr ci sarà fino al 2013). Se potrò esserti di aiuto in maniera anche più concreta nel futuro contattami pure dato che siamo della stessa zona (spero che questa frase non sia contraria alle regole del forum.. :? )
Ciao

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Agronomo: direttiva nitrati, autorizzazione integrata ambientale, psr, edificabilità, biologico


11/12/2009, 16:13
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Iscritto il: 10/12/2009, 19:45
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Ti ringrazio ancora Stefano,
se dici che 700e/ha sono una cifra che si trova facilmente potremmo per i primi anni provare ad affittare ancora il terreno ad una cifra e cominciare ad occuparcene direttamente dopo qualche anno...che ne pensi?
riguardo le quote pac non so dire...e se ce le avessero in mano i parenti..beh dubito ce le lascino..:)
Mi sa che comunque faremo come dici tu..per i primi anni facciamo seminativo "soft" e impariamo come funzionano le cose e poi partiamo in maniera decisa.
Grazie ancora


11/12/2009, 17:50
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bhe se tu stai ancora studiando e sei il promotore dell'iniziativa magari completi gli studi e alla fine valuti se è il caso di provare come si diceva. Per quel che riguarda il prezzo del contratto di affitto per un seminativo, 700 € è un prezzo direi medio (riscontro affitti anche di 600 € ma anche di quasi 800 per la stessa tipologia di colture tipo mais, grano ecc...). Ci sono aziende che hanno gli impianti di biogas che di € te ne danno anche 1000-1100 (1400 se ci sono i diritti pac) se gli cedi il terreno per la coltivazione di mais da biomassa (importante che ci sia la possibilità di irrigare) o altre colture tipo sorgo sempre per gli stessi scopi. Proprio nella nostra zona ce ne sono un paio di queste aziende. Se sei interessato a prendere contatto fammi sapere anche solo per una valutazione di massima.
Ciao

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Agronomo: direttiva nitrati, autorizzazione integrata ambientale, psr, edificabilità, biologico


11/12/2009, 20:09
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