Ciao a tutti!
Ho per le mani una questione spinosa, e sono circondato da pareri discordanti e da molta confusione. Mi piacerebbe ottenere qualche informazione, sperando che sia la sezione giusta.
Dunque, sono un privato cittadino e sono intenzionato ad acquistare un terreno agricolo. Ho intrapreso qualche anno fa, a livello hobbystico, un'attività di apicoltura. Ora che si sta espandendo, volevo aprire la partita iva speciale, quella che mi garantisce l'esonero fiscale fino a 7000 euro, per poter vendere regolarmente il miele.
Per l'acquisto di un terreno agricolo, da privato, dovrei pagare una tassa nazionale del 18% del valore della compravendita. Per evitare di pagare questa tassa con un'aliquota così alta, dovrei essere IAP oppure coltivatore diretto, così che la stessa scenda all'1%. Siccome per essere IAP dovrei avere determinati requisiti (e non li ho), e se divenissi coltivatore diretto il mio reddito principale dovrebbe provenire dall'attività agricola (e dovrei rinunciare al mio lavoro da dipendente), non posso procedere in questo modo.
Mi è stato suggerito di acquistare il terreno agricolo tramite l'istituzione di una società agricola, nella quale partecipi almeno un coltivatore diretto, che nel mio caso, è mio zio. Ora, correggetemi se sbaglio, il terreno agricolo sarebbe di proprietà della società agricola, e non più dei singoli individui. Risulterei co-proprietario.
Se malauguratamente, mio zio dovesse passare a miglior vita, cosa accadrebbe alla società? Se venisse meno il coltivatore diretto della società, cosa accadrebbe?
Grazie a quanti vorranno rispondere. Ho molte idee confuse