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Compatibilità agricoltura con altro lavoro
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Messaggio |
Hank
Iscritto il: 17/05/2013, 20:02 Messaggi: 12
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Visto che ho disponibilità di un terreno di 2 ettari di proprietà dei miei genitori (che me lo darebbero in comodato o me lo venderebbero) , vorrei aprire una azienda agricola usufruendo di contributi di cui mi ha accennato un agronomo per i giovani che si insediano nell' agricoltura. Vorrei fare delle serre.
Dovrei diventare quindi imprenditore agricolo o coltivatore diretto. La mia domanda è: se divento imprenditore agricolo o coltivatore diretto, posso essere socio al 50% anche di una S.R.L che si occupa di costruzioni edili?
Diciamo che la maggior parte delle ore lavorative le dedicherei all' agricoltura, ma come reddito forse la maggiore fonte sarebbe il lavoro come costruttore...
E' possibile fare entrambi i lavori? inoltre , vista la situazione, mi conviene fare l'imprenditore agricolo o il coltivatore diretto?
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19/10/2014, 19:39 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Per essere IAP, il reddito dall'agricoltura deve essere prevalente (non mi pare sia il tuo caso). Per essere coltivatore diretto devi fornire almeno la metà del lavoro occorrente alle normali necessità di coltivazione del fondo.
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20/10/2014, 13:59 |
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Hank
Iscritto il: 17/05/2013, 20:02 Messaggi: 12
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Marco ha scritto: Per essere IAP, il reddito dall'agricoltura deve essere prevalente (non mi pare sia il tuo caso). Per essere coltivatore diretto devi fornire almeno la metà del lavoro occorrente alle normali necessità di coltivazione del fondo. Come coltivatore diretto basta solo che fornisca la metà del lavoro occorrente? non serve che il reddito provenga prevalentemente da agricoltura?
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20/10/2014, 15:44 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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L’attività deve inoltre essere svolta in modo abituale e prevalente, ovvero dovrà occupare il lavoratore per la maggior parte di tempo e dovrà costituire la fonte di reddito principale. Leggi anche qui: fisco-in-agricoltura-f46/differenza-fra-coltivatore-diretto-ed-impreditore-agricolo-t3185.html
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20/10/2014, 19:58 |
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Hank
Iscritto il: 17/05/2013, 20:02 Messaggi: 12
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Grazie, adesso me lo leggo!
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21/10/2014, 8:46 |
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Hank
Iscritto il: 17/05/2013, 20:02 Messaggi: 12
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Un altra domanda: Mi dicono che per usufruire dei contributi devo occuparmi dell' azienda per almeno 5 anni, ma devo mantenere la posizione inps per almeno 10 anni. Io non me ne intendo, non capisco cosa significhi nella pratica (cioè l'inps che paga un imprenditore agricolo è diversa da quella che paga un elettricista ad esempio?). Se io dopo 5 anni faccio un altro lavoro e continuo a pagare l'inps sono in regola? oppure devo essere necessariamente imprenditore agricolo e pagare l'inps come imprenditore agricolo per almeno 10 anni?
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21/10/2014, 19:10 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Credo che tu debba continuare a pagare i contributi INPS agricoli. Ma credo sia meglio rivolgersi a una associazione di categoria (coldiretti, CIA, ecc.).
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21/10/2014, 19:29 |
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