Salve a tutti, sono nuovo nel forum e anche nuovo come agricoltore. Sono un informatico esodato convertito all'agricoltura! Ho deciso di dedicarmi alla coltivazione degli ortaggi e all'allevamento delle lumache su due terreni che ho ottenuto in comodato d'uso con contratti a 6 e 10 anni. Il totale della superficie è circa 2 ha. Non ho capito se ho le condizioni per essere coltivatore diretto (alla coldiretti mi hanno detto che il contratto in comodato non è sufficiente) o devo aprire la partita iva come imprenditore agricolo. Ed eventualmente quale sarebbe lo svantaggio dal punto di vista fiscale a non essere coltivatore diretto? Vorrei anche affiancare all'attività agricola la vendita di prodotti acquistati da altre aziende agricole (miele, olio, vino che non produco) e vorrei capire se l'attività di commercio in questione è compatibile con quella di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo e se ci sono svantaggi dal punto di vista fiscale. Grazie per l'attenzione, Gian Luigi
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
Re: coltivatore diretto con terreno in comodato d'uso
12/01/2014, 13:42
Ciao, il comodato non vale come titolo di proprietà, dovresti prenderli in affitto. Per le altre domande, la spiegazione è un po' lunga.... In linea di massima comunque l'attività agricola (produzione) è diversa dall'attività di commercio di prodotti agroalimentari; puoi acquistare da altre aziende agricole quello che già produci, ma sempre mantenendo la prevalenza sulla quantità prodotta (quello che produci deve essere sempre maggiore di quello che acquisti fuori, quindi il 51% del totale). Se coltivi ortaggi non puoi però acquistare e rivendere olio extravergine, dato che non rientra fra le tue produzioni.
Se cerchi nel forum troverai altre discussioni dove si parla della cosa...
Re: coltivatore diretto con terreno in comodato d'uso
12/01/2014, 23:34
Flavio ha scritto:Ciao, il comodato non vale come titolo di proprietà, dovresti prenderli in affitto. ..
Ciao Flavio e grazie per la risposta ma io non ho la possibilità di prendere in affitto i terreni. Purtroppo me li danno solo in comodato d'uso gratuito con contratto firmato. Che faccio, non posso coltivare questi terreni perchè il comodato non è titolo di proprietà? Ovvio che si, quindi chiedevo: posso comunque aprire la partita iva (immagino di si) e come vengo inquadrato? (a quanto ho capito come imprenditore agricolo). Essere imprenditore agricolo porta a degli svantaggi dal punto di vista fiscale rispetto a essere coltivatori diretti? Spero di essere stato più chiaro e ancora grazie a chi vorrà chiarirmi questo punto. Gian Luigi
Re: coltivatore diretto con terreno in comodato d'uso
13/01/2014, 14:16
Si iscriva come Imprenditore Agricolo Professionale (se ne ha le caratteristiche). Nessuno svantaggio fiscale rispetto al CD. Pagherebbe meno contributi all'anno in quanto non paga la quota INAIL (per assicurarsi contro gli infortuni sul lavoro) quindi non godrebbe di una assicurazione pubblica contro gli infortuni.
Re: coltivatore diretto con terreno in comodato d'uso
14/01/2014, 0:55
Apprendo ha scritto:Si iscriva come Imprenditore Agricolo Professionale (se ne ha le caratteristiche). Nessuno svantaggio fiscale rispetto al CD. Pagherebbe meno contributi all'anno in quanto non paga la quota INAIL (per assicurarsi contro gli infortuni sul lavoro) quindi non godrebbe di una assicurazione pubblica contro gli infortuni.
Saluti
Non ho i requisiti per essere IAP, non ho titolo di proprietà ma "solamente" uso gratuito dei terreni. Che faccio? Sono un semplice ex-programmatore di computer che vuol dedicarsi all'agricoltura avendo i terreni e le capacità tecnico-scientifiche per imparare velocemente a svolgere l'attività di contadino. Semplicemente non ho i requisiti ne per fare il CD ne per fare l'IAP. E quindi? Sento solo voci che mi sconsigliano di intraprendere quest'attività o che mi consigliano di avere cose che non ho. Possibile che non possa lavorare con quello che ho? Ho il terreno, tanta buona volontà e tante idee imprenditoriali. Possibile che non valgano nulla? Voglio coltivare gli ortaggi (per venderli) e allevare le lumache (per venderle e farci la crema con la loro bava) senza essere proprietario di terra ne laureato in agraria. E' proibito? Mi scuso per lo sfogo ma mi stanno facendo arrabbiare tutte le difficoltà burocratiche che si insidiano in questo lavoro. Quando decisi di fare il programmatore l'unica cosa che mi si richiedeva era di fare i programmi bene, non di avere questo e quel titolo!
Sono piccoli imprenditori che si dedicano direttamente ed abitualmente alla manuale coltivazione dei fondi , in qualità di proprietari, affittuari, usufruttuari, enfiteuti. e/o all'allevamento e attività connesse.
In questo ambito, l'obbligatorietà delle assicurazioni sociali, è nata con la legge 1047/57 successivamente modificata dalla legge 233/90."
Re: coltivatore diretto con terreno in comodato d'uso
15/01/2014, 10:01
Perché, come si legge (o, meglio, non si legge) nella definizione che tu stesso hai riportato, il comodato d'uso non viene citato fra i titoli di possesso. Per queste cose, comunque, Gian Luigi il mio consiglio è di andare alla fonte e porre la questione direttamente all'impiegato dell'ufficio INPS più vicino a te, soprattutto per quanto riguarda la questione CD chiedendo se il comodato d'uso è titolo di possesso sufficiente per l'iscrizione; per la questione IAP, invece, chiedi all'organo provinciale preposto, li da te, a raccogliere e controllare le richieste di iscrizione. Qui da me, in provincia di Foggia, è l'Ufficio Agricoltura: il controllo dei requisiti riguardanti l'iscrizione come IAP, per legge, è stato affidato alle Regioni, anche se comunque l'INPS può riservarsi effettuare, eventualmente, ulteriori controlli.
Te lo dico perché gli uffici, poi, si comportano un po' come gli pare in giro per l'Italia: se io avessi un contratto di comodato che dura, mettiamo, 6 anni e i terreni fossero la mia unica fonte di reddito, io avrei le caratteristiche per essere iscritto come IAP, ad esempio. E' anche vero, però, che il comodatario, praticamente, può esser buttato fuori da quel terreno in qualsiasi momento (soprattutto quando non è stato convenuto un termine nel contratto) per cui ci sarebbe una certa "precarietà" del possesso.....Cmq, Gian Luigi, tienici aggiornati perché la cosa è interessante, giusto per capire come si comportano da altre parti questi uffici.
Re: coltivatore diretto con terreno in comodato d'uso
15/01/2014, 15:32
Grazie a Swen e ad Apprendo, avevo letto anch'io la pagina linkata da Swen e da questa avevo dedotto che sicuramente la mia attività si configura come imprenditore agricolo. Tra l'altro i miei contratti sono dei regolari contratti di comodato d'uso in cui è esplicitato sia il fatto che userò i terreni per coltivazione a allevamento, sia il termine del contratto (uno termina nel 2019 e l'altro nel 2023). Per maggior tutela mi è stato consigliato di registrarli e a quel punto sono assolutamente da considerarsi alla pari con un contratto d'affitto (l'unica differenza è che l'importo dell'affitto è nullo). E comunque la mia intenzione è comportarmi come mi comportai 30 anni fa, quando decisi di fare il programmatore si computer e all'ufficio IVA non sapevano nemmeno cosa fosse. Decisi di prendere la partita IVA e iniziare a fatturare ... poi voglio vedere chi mi dice che non devo lavorare. Quindi la mia idea è: aprire la partita iva come imprenditore agricolo e chiedere di essere iscritto come IAP riservandomi di fornire i titoli entro 24 mesi. Poi impianto il mio bell'allevamento di lumache e inizio a raccogliere la bava che spedisco a un laboratorio di cosmetica e mi faccio produrre la crema. Vendo la crema alle erboristerie con regolare fattura e pago le tasse che ci son da pagare (spero tante ... vuol dire che ho guadagnato tanto, hihi). Idem per l'orto. Ho già preso accordi con un fruttivendolo che mi acquista tutto il raccolto purchè sia tutto fatturato. Infine le lumache riproduttrici si riprodurranno e venderò il prodotto all'ingrosso (anche qui ho già preso accordi). Insomma secondo i miei piani nel 2014 produrrò 50 qli di ortaggi, 50 qli di lumache e un numero imprecisato di creme (le prime 100 le ho già prodotte come prototipi e stanno andando a ruba). Intanto, mentre gli ortaggi crescono, seguo un corso che mi rilasci un attestato di agricoltore e chiudo la pratica IAP. E se poi mi dicono che non sono IAP e nemmeno coltivatore diretto sapete che gli rispondo: chiamatemi come vi pare, l'importante è che i miei clienti continuino a comprare i miei prodotti, haha! (la stessa risposta che diedi all'ufficio IVA quando mi dissero che la figura di programmatore di computer non esisteva). Saluti, Gian Luigi
Re: coltivatore diretto con terreno in comodato d'uso
16/01/2014, 12:56
Apprendo ha scritto:Perché, come si legge (o, meglio, non si legge) nella definizione che tu stesso hai riportato, il comodato d'uso non viene citato fra i titoli di possesso. Per queste cose, comunque, Gian Luigi il mio consiglio è di andare alla fonte e porre la questione direttamente all'impiegato dell'ufficio INPS più vicino a te, soprattutto per quanto riguarda la questione CD chiedendo se il comodato d'uso è titolo di possesso sufficiente per l'iscrizione; per la questione IAP, invece, chiedi all'organo provinciale preposto, li da te, a raccogliere e controllare le richieste di iscrizione. Qui da me, in provincia di Foggia, è l'Ufficio Agricoltura: il controllo dei requisiti riguardanti l'iscrizione come IAP, per legge, è stato affidato alle Regioni, anche se comunque l'INPS può riservarsi effettuare, eventualmente, ulteriori controlli.
Te lo dico perché gli uffici, poi, si comportano un po' come gli pare in giro per l'Italia: se io avessi un contratto di comodato che dura, mettiamo, 6 anni e i terreni fossero la mia unica fonte di reddito, io avrei le caratteristiche per essere iscritto come IAP, ad esempio. E' anche vero, però, che il comodatario, praticamente, può esser buttato fuori da quel terreno in qualsiasi momento (soprattutto quando non è stato convenuto un termine nel contratto) per cui ci sarebbe una certa "precarietà" del possesso.....Cmq, Gian Luigi, tienici aggiornati perché la cosa è interessante, giusto per capire come si comportano da altre parti questi uffici.
Re: coltivatore diretto con terreno in comodato d'uso
17/02/2014, 18:58
Mi collego a questo post perché mi trovo nella medesima situazione del Sig. programmatore fatto salvo per l'età presumo, che mi colloca sotto i 40 anni. Parto da zero senza esperienza o titoli specifici nel settore e senza terreni posseduti. Però è da anni che vorrei lavorare in agricoltura e ultimamente mi sto interessando per iniziare l' allevamento delle lumache. So che attraverso i fondi/agevolazioni entro 36 mesi dalla concessione è fatto d'obbligo frequentare corsi per ottenere attestato IAP, quando già non si possiede titolo di studio specifico e io appunto non ce l'ho. Premesso tutto ciò che forma mi converrebbe adottare ? Acquisto, comodato d'uso, affitto?