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winshaw
Iscritto il: 12/04/2012, 12:37 Messaggi: 4
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Ciao a tutti,
da anni produco birra a livello casalingo ed ho deciso di provare a trasformare questa passione in mestiere. Come saprete, dal 2010 con Decreto Ministeriale, la birra è divenuta a tutti gli effetti prodotto agricolo. L'idea sarebbe quella di trovare alcuni ettari di terra per coltivare orzo distico(sono già in contatto con un agronomo esperto) da utilizzare nella produzione della birra. Ho già preparato un business plan e ricevuto tutti i preventivi possibili da ditte produttrici di microbirrifici. Non sono alla ricerca di finanziamenti o fondi, vorrei solo capire un paio di cose che purtroppo mi sfuggono e che non riesco a chiarire contattando quelli che dovrebbero essere i cosiddetti organi competenti. Il problema è che, essendo di una legge recente, c'è ancora molta confusione; in realtà, trattandosi di prodotto agricolo valgono le stesse regole di chi ha un vigneto e produce e vende vino(salvo discorso accise). Divido i dubbi per punti(se dovesse servire, sono della provincia di Bologna):
- Esiste un minimo di terra da possedere per avviare un'azienda agricola? Deve essere in un corpo unico o può essere anche divisa in zone o comuni diversi?
- Cos'è che fà di un'azienda un'azienda agricola? Mi spiego: se io compro o affitto 5 ettari di terra e vi coltivo orzo e luppolo che vado poi a trasformare (dopo aver maltato l'orzo) in birra, in un capannone industriale/produttivo distante(o anche in un altro comune) rispetto alla terra di coltivazione, quella che possiedo è da considerarsi di fatto un'azienda agricola o la struttura ove trasformo il prodotto agricolo deve trovarsi sul terreno su cui coltivo?
- La struttura di lavorazione/trasformazione del prodotto deve avere un accatastamento particolare per considerarsi parte dell'azienda agricola o è sufficiente che rispetti le norme edilizie ed igienco-sanitarie richieste da Comune e Asl?
grazie in anticipo a chiunque mi potrà chiarire questi dubbi
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12/04/2012, 13:43 |
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studiozenobi
Sez. Sviluppo Rurale
Iscritto il: 22/03/2012, 17:33 Messaggi: 858 Località: Teramo
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winshaw ha scritto: Ciao a tutti,
da anni produco birra a livello casalingo ed ho deciso di provare a trasformare questa passione in mestiere. Come saprete, dal 2010 con Decreto Ministeriale, la birra è divenuta a tutti gli effetti prodotto agricolo. L'idea sarebbe quella di trovare alcuni ettari di terra per coltivare orzo distico(sono già in contatto con un agronomo esperto) da utilizzare nella produzione della birra. Ho già preparato un business plan e ricevuto tutti i preventivi possibili da ditte produttrici di microbirrifici. Non sono alla ricerca di finanziamenti o fondi, vorrei solo capire un paio di cose che purtroppo mi sfuggono e che non riesco a chiarire contattando quelli che dovrebbero essere i cosiddetti organi competenti. Il problema è che, essendo di una legge recente, c'è ancora molta confusione; in realtà, trattandosi di prodotto agricolo valgono le stesse regole di chi ha un vigneto e produce e vende vino(salvo discorso accise). Divido i dubbi per punti(se dovesse servire, sono della provincia di Bologna):
- Esiste un minimo di terra da possedere per avviare un'azienda agricola? Deve essere in un corpo unico o può essere anche divisa in zone o comuni diversi?
- Cos'è che fà di un'azienda un'azienda agricola? Mi spiego: se io compro o affitto 5 ettari di terra e vi coltivo orzo e luppolo che vado poi a trasformare (dopo aver maltato l'orzo) in birra, in un capannone industriale/produttivo distante(o anche in un altro comune) rispetto alla terra di coltivazione, quella che possiedo è da considerarsi di fatto un'azienda agricola o la struttura ove trasformo il prodotto agricolo deve trovarsi sul terreno su cui coltivo?
- La struttura di lavorazione/trasformazione del prodotto deve avere un accatastamento particolare per considerarsi parte dell'azienda agricola o è sufficiente che rispetti le norme edilizie ed igienco-sanitarie richieste da Comune e Asl?
grazie in anticipo a chiunque mi potrà chiarire questi dubbi prima di tutto specifichiamo alcune cose: 1. tu puoi lavorare i prodotti aziendali in qualsiasi locale in dotazione all'azienda agricola anche se si trovasse in sicilia 2. il rispetto delle norme iogienico sanitarie è sempre obbligatorio 3. un minimo no esiste però nel caso ti consiglio un'estensione di almeno 10/20 Ha, al fine di ridurre in fase iniziale l'approvigionamento delle materie prime sul mercato 4. puoi realizzare un punto degustazione e vendita dei prodotti aziendali (birra ) attraverso la misura 311 del PSR dell'Emilia Romagna
_________________ L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. Wilde)
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13/04/2012, 11:17 |
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winshaw
Iscritto il: 12/04/2012, 12:37 Messaggi: 4
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Grazie per l'aiuto!
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14/04/2012, 13:29 |
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alex85
Iscritto il: 22/02/2011, 18:26 Messaggi: 124 Località: Sannio
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ciao facci capire ..hai intenzione di coltivare orzo e luppolo per poi far FARE la birra ad un altro birrificio ? in questo caso non si puo fare o meglio si puo ma non rientri nel BIRRICIO AGRICOLO. Poi , dato che stavo per avviare lo stesso progetto per poi accantonarlo, ti sei informato sulla maltazione? per esperienza ti dicio che al 99% non la potrai fare tu, anche se compri L UNICA macchina in vendita in Italia (90.000 €) che non ti assicura un malto comparabile nemmeno col peggiore di quelli in vendita auttualmente>>>> ergo QUALITà della birra nettamente inferiore allo standard. Per cui o ti consorzi con l unico maltificio che apre agli agricoltori (ancona) e gli fornisci l orzo (tanti TROPPI quintali all anno crediimi) oppure mandi il tuo orzo in germania da weijerman ...ma in entrambi i casi non ti tornerà indietro il tuo malto..ma quello provenietne da orzo di qualsiasi consorziato..italiano o tedesco od europeo!! Altro punto...il luppolo: nessuno dei birrifici agricoli (sulla carta) nati in italia dopo il decreto stanno usando il loro luppolo..questo perchè le quantità esigue derivabili da una coltivazione ITALIANA (......) non assicura ne quantità ne qualità da reggere la produzione di un (anche se piccolo) birrificio artigianale o agricolo che sia...e te lo dice uno che sta combattendo da 3 anni con le sue piantine di luppolo made in italy...
non so cosa usino ma credo che usaino luppoli comprati, cosi come i malti ..è stata delusione visitare unao dei cosiddetti birragricoli per veder in magazzino i sacchi crucchi weijermann di pils e pale....alla faccia della birra autoctona!!!! per cui credo che ben presto la nprmativa farà chiarezza e molti finiranno col chiudere perchè non reggeranno il passaggio alla configurazione di birrificio artigianale a tutti gli effetti...
vuoi un consiglio??? se come me hai la passione della birra artigianale e vuoi farla diventare un lavoro apri un birrificio a tutti gli effetti e lascia perdere il birrificio agricolo..a meno che non hai già un'azienda agricola avviata che già fa altro..perchè rischieresti di non veder rientrare i tuoi investimenti...e di questi tempi...ahime!!! ! io non l ho avuto ne i fondi ne la sicurezza necessari e ho lasciato stare ma credimi per scegliere ce n è voluto!! spero di averti aiutato e non smontato...facci sapere e buona birra!!!
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16/04/2012, 12:21 |
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winshaw
Iscritto il: 12/04/2012, 12:37 Messaggi: 4
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ciao,
scusa per il ritardo nella risposta, ma non m'ero accorto del tuo messaggio. Il progetto prevede sia la coltivazione dell'orzo che, ovviamente, la trasformazione in birra, dopo la maltazione. Come ho scritto ho già tutti i preventivi per l'acquisto dell'impianto di produzione, ed ho già individuato quello che fa al caso mio. Conosco già la questione dei maltifici, sia Cobi che Weyermann lavorano bene, i secondi sono più avanti -d'altronde la scuola tedesca è la storia della birra- e lavorano anche col biologico, però Cobi garantisce che il malto derivi direttamente dai facenti parte del consorzio. Tra un anno circa apriranno un nuovo stabilimento ed l'attuale servirà per la lavorazione dei malti speciali. Sulla questione luppoli concordo, però prima o poi qualcuno dovrà iniziare ad utilizzare i propri; anzi, in realtà alcuni già lo fanno, ovviamente non per l'amaricatura, ma per l'aroma. Ad ogni modo la questione 'luppoli' non incide in un senso o nell'altro col discorso della birra agricola, quel che conta sono i malti base. Ti ringrazio comunque per i consigli, se mi scoraggiassi per così poco avrei scelto un altro percorso, un bel pò di tempo fa!
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18/04/2012, 14:42 |
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alex85
Iscritto il: 22/02/2011, 18:26 Messaggi: 124 Località: Sannio
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ma infatti ...assolutamente d'accordo con te! e vedo che hai anche le idee chiare . si sono stato anche io al cobi facendo diversi meeting e anche se li non sei sicuro di riavere il tuo malto , almeno è certamente italiano! quanto al luppolo ok che la eprcentuale del 51% è aggirabile col malto ma il discorso che facevo io riguarda la qualità. anche io a settembre l anno scorso ho fatto una cotta usando solo luppoli autoprodotti (anche per amaricare...l ho fatto analizzare) ma credimi la qualità non è nemmeno paragonabile a quella dei luppoli presi in germania\inghilterra ecc ecc... e una volta avviato un birrificio e investito del denaro non potrai di certo permetterti di fare birra sotto lo standard comune italiano degli ultimi anni, senno non vendi e non vai avanti! almeno io la penso cosi...o meglio ci sono andato a sbattere perchè ero convinto di potercela fare e avevo pensato ad una birra totalmente autoctona...ma poi torni coi piedi per terra (in italia :-/ ) e capisci che cosi non è....! auguri e fammi sapere come procede il progetto !!e buona birra
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18/04/2012, 15:03 |
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dadada
Iscritto il: 23/04/2013, 21:02 Messaggi: 2
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la presente per segnalare agli eventuali interessati che il birrificio la vallescura ha installato e sta funzionando perfettamente il maltificio da 5 qli a ciclo della bbc inox. agli agricoli interessati segnalo la possibilita' di maltare in cto lavorazione il proprio orzo , prendendo contatti con l'az. stessa. per conoscenza
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23/04/2013, 21:14 |
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Tarty81
Iscritto il: 02/10/2012, 12:16 Messaggi: 3385 Località: abruzzo
Formazione: Maestro di musica
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Ciao Dada da me è pieno di birrifici....fallo ci si guadagna bene se il prodotto lo sai fare....il malto che te frega....lo compri....tanto non potrai mai coltivare diverse qualità...e per quel poco che ne so ce ne sono una marea di tipi....l importante è fare quel che ti piace....e se hai passione riesci!!!!!
_________________ Azienda Agricola MicoVivai Produzione piante da tartufo certificate. www.micovivai.it @micovivai
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24/04/2013, 7:09 |
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Lorenzo110
Iscritto il: 04/05/2013, 9:01 Messaggi: 725 Località: Ragusa
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scusate, leggendo quello che scrivete, sul luppolo, volevo chiedervi, m forse potrebbe essere il luppolo un possibile alternativa di coltivazione?
sto cercando cosa coltivare nei miei terreni in Sicilia,,
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07/05/2013, 0:32 |
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Tarty81
Iscritto il: 02/10/2012, 12:16 Messaggi: 3385 Località: abruzzo
Formazione: Maestro di musica
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Ciao Il luppolo a prezzi molto bassi....non so se conviene!
_________________ Azienda Agricola MicoVivai Produzione piante da tartufo certificate. www.micovivai.it @micovivai
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07/05/2013, 7:42 |
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