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Avvio piccola attività agricola: qualche consiglio
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legolas119
Iscritto il: 29/03/2021, 13:53 Messaggi: 7 Località: San Secondo Parmense (PR)
Formazione: ingegnere
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Ciao, mi sono presentato nella sezione apposita, sono Giovanni, 43 anni, provincia di Parma e, nonostante non abbia un background da imprenditore agricolo (sono ingegnere) mi piacerebbe avviare una piccola attività, inizialmente solo come affiancamento al mio lavoro principale, ma se le cose andassero bene...vorrei proprio cambiare vita. Avendo del terreno di proprietà dei miei genitori, mi piacerebbe iniziare a ricavar qualcosa almeno intanto nel piccolo appezzamento (1000mq circa) che attualmente non è utilizzato con alcuna coltivazione. Mi sto informando e vi riassumo i punti principali che ho individuato per iniziare...ogni suggerimento è più che ben accetto Io sono un neofita in questo campo, anche se ho sempre vissuto in campagna A) DECIDERE COSA COLTIVARE 1) Al momento vorrei sfruttare solo il piccolo pezzo di 1000mq, spero ci sia qualche coltivazione che possa comunque dare un pò di rendimento anche in così poco spazio 2) tra le coltivazioni che potrebbero esser scelte ho visto ad esempio: canapa, bambu, erbe officinali (lavanda, zafferano, mirtillo nero, ecc..), nocciolo 3) per farmi aiutare nella scelta e poi all'avviamento dell'attività (e magari supporto alla vendita, almeno per inziare) pensavo di rivolgermi a enti specializzati, come Cultivarbio oppure Qualecoltura B) PASSI DA FARE PER DIVENTARE IMPRENDITORE AGRICOLO 1) aprire P.IVA e, se si pensa di superare i 7.000euro di volume d'affari, anche iscriversi a Camera di commercio. 2) essenziale è prendere patentino di Imprenditore Agricolo Professionale (ho trovato paio di enri nella mia città che lo fanno conseguire) 3) Tuttavia, oltre a ciò, ho letto che: 3a) è obbligatorio dover dedicare almeno 50% del tempo annuo (es 190gg) all'attività e dichiarare almeno 50% del reddito proveniente da tale attività. Ma questo sarà per me impossibile, appunto perchè almeno inzialmente voglio mantenere il mio attuale lavoro e l'impego di così poco terreno di certo non mi darebbe da vivere (dovrei, se le cose vanno bene, estendere poi il lavoro agli altri circa 7ettari di terreno, sperando bastino per viverci). Esiste modo di risolvere questo problema? 3b) per avviare la mia attività, devo avere altri prerequisiti? Io come dicevo non ho background studi agricolo (liceo classico+ingegneria) C) FINANZIAMENTI 1) Ho letto che le banche hanno canali preferenziali per finanziamenti per attività legate ad agricoltura. Inoltre l' ISMEA metterebbe a disposizione una garanzia agevolata che copre fino al 70% dell'importo finanziato 2) In pratica però non avrei alcuna sovvenzione, "semplicemente" potrei ottenere il prestito a tassi agevolati (o dovendo dare minori garanzie), corretto? Grazie a chiunque possa aiutarmi!
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30/03/2021, 17:18 |
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studiozenobi
Sez. Sviluppo Rurale
Iscritto il: 22/03/2012, 17:33 Messaggi: 858 Località: Teramo
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legolas119 ha scritto: Ciao, mi sono presentato nella sezione apposita, sono Giovanni, 43 anni, provincia di Parma e, nonostante non abbia un background da imprenditore agricolo (sono ingegnere) mi piacerebbe avviare una piccola attività, inizialmente solo come affiancamento al mio lavoro principale, ma se le cose andassero bene...vorrei proprio cambiare vita. Avendo del terreno di proprietà dei miei genitori, mi piacerebbe iniziare a ricavar qualcosa almeno intanto nel piccolo appezzamento (1000mq circa) che attualmente non è utilizzato con alcuna coltivazione. Mi sto informando e vi riassumo i punti principali che ho individuato per iniziare...ogni suggerimento è più che ben accetto Io sono un neofita in questo campo, anche se ho sempre vissuto in campagna A) DECIDERE COSA COLTIVARE 1) Al momento vorrei sfruttare solo il piccolo pezzo di 1000mq, spero ci sia qualche coltivazione che possa comunque dare un pò di rendimento anche in così poco spazio 2) tra le coltivazioni che potrebbero esser scelte ho visto ad esempio: canapa, bambu, erbe officinali (lavanda, zafferano, mirtillo nero, ecc..), nocciolo 3) per farmi aiutare nella scelta e poi all'avviamento dell'attività (e magari supporto alla vendita, almeno per inziare) pensavo di rivolgermi a enti specializzati, come Cultivarbio oppure Qualecoltura B) PASSI DA FARE PER DIVENTARE IMPRENDITORE AGRICOLO 1) aprire P.IVA e, se si pensa di superare i 7.000euro di volume d'affari, anche iscriversi a Camera di commercio. 2) essenziale è prendere patentino di Imprenditore Agricolo Professionale (ho trovato paio di enri nella mia città che lo fanno conseguire) 3) Tuttavia, oltre a ciò, ho letto che: 3a) è obbligatorio dover dedicare almeno 50% del tempo annuo (es 190gg) all'attività e dichiarare almeno 50% del reddito proveniente da tale attività. Ma questo sarà per me impossibile, appunto perchè almeno inzialmente voglio mantenere il mio attuale lavoro e l'impego di così poco terreno di certo non mi darebbe da vivere (dovrei, se le cose vanno bene, estendere poi il lavoro agli altri circa 7ettari di terreno, sperando bastino per viverci). Esiste modo di risolvere questo problema? 3b) per avviare la mia attività, devo avere altri prerequisiti? Io come dicevo non ho background studi agricolo (liceo classico+ingegneria) C) FINANZIAMENTI 1) Ho letto che le banche hanno canali preferenziali per finanziamenti per attività legate ad agricoltura. Inoltre l' ISMEA metterebbe a disposizione una garanzia agevolata che copre fino al 70% dell'importo finanziato 2) In pratica però non avrei alcuna sovvenzione, "semplicemente" potrei ottenere il prestito a tassi agevolati (o dovendo dare minori garanzie), corretto? Grazie a chiunque possa aiutarmi! Andiamo con ordine: 1) se apri la partita iva fino a 7000 euro non puoi essere IAP 2) 1000 mq sono un po pochini, però se ha la possibilità di avere l'acqua puoi realizzare un orto. 3) realizzare un impianto di piccoli frutti o noccioleto in 1000 mq non ha senso perchè non roiesci ad avere margini rispetto al costo d'impianto 3) quanti anni hai?di dobvesei e dove si trovano i terreni? te lo chiedo perchè nel caso ricoadessero in zona svantaggiata il limite minimo del 50%+1 del tempo e del reddito scenderebbe al 25% 5) ISMEA concede garanzia all'80% fino ad un investimenmto massimo di € 2.000.000,00, le banche hanno lineee preferenziali ma soo per IAP (singolo o in società) 6) devi fare un corso di formazione di almeno 150 ore riconosciuto dalla regione 7) per favore inserisci la località nel profilo.
_________________ L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. Wilde)
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31/03/2021, 9:42 |
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legolas119
Iscritto il: 29/03/2021, 13:53 Messaggi: 7 Località: San Secondo Parmense (PR)
Formazione: ingegnere
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grazie, ti rispondo punto per punto 1) non ho ben capito scusami. La PIVA quindi la devo aprire solo se supero i 7.000? Il patentino da IAP ho letto che è comunque obbligatorio se voglio fare una coltivazione di qualcosa per la vendita, no? (150h circa in un istituto, altri istitutu fanno 124 ma cambia poco). 2) si avrei l'acqua nelle vicinanze, andrebbe costruito impianto irrigazione però. Avevo escluso orto perchè credo molto poco redditizio in relazione anche alla manodopera che richiede... Ho anche altro appezzamento (ma distante circa 3km da quello di 1000mq) , di circa 7 ettari, al momento affittato ad agricoltore, ma che potrebbe poi liberarsi e sul quale valuterei cosa farci. 3) ah si? eh infatti era uno dei dubbi che avevo: superficie richiesta per avere guadagno piantando una certe coltivazione. Mi manca questa informazione 4) si come accennavo nell'introduzione ho 43 anni, abito in provincia di Parma (San Secondo precisamente). Sì, avevo letto di quella clausola, ma non credo la mia zona sia svantaggiata.. 5) Ok: quindi, anche senza diventare IAP (e qui ci colleghiamo al punto 1...posso non diventarlo e coltivare comunque?) posso chieder garanzia finanziamento ad IMEA tramite la banca. Invece se volessi fare tutto solo tramite banca, devo esser per forza IAP 6) sì, vedi punto 1 7) fatto grazie mille
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31/03/2021, 10:31 |
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studiozenobi
Sez. Sviluppo Rurale
Iscritto il: 22/03/2012, 17:33 Messaggi: 858 Località: Teramo
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legolas119 ha scritto: grazie, ti rispondo punto per punto 1) non ho ben capito scusami. La PIVA quindi la devo aprire solo se supero i 7.000? Il patentino da IAP ho letto che è comunque obbligatorio se voglio fare una coltivazione di qualcosa per la vendita, no? (150h circa in un istituto, altri istitutu fanno 124 ma cambia poco). 2) si avrei l'acqua nelle vicinanze, andrebbe costruito impianto irrigazione però. Avevo escluso orto perchè credo molto poco redditizio in relazione anche alla manodopera che richiede... Ho anche altro appezzamento (ma distante circa 3km da quello di 1000mq) , di circa 7 ettari, al momento affittato ad agricoltore, ma che potrebbe poi liberarsi e sul quale valuterei cosa farci. 3) ah si? eh infatti era uno dei dubbi che avevo: superficie richiesta per avere guadagno piantando una certe coltivazione. Mi manca questa informazione 4) si come accennavo nell'introduzione ho 43 anni, abito in provincia di Parma (San Secondo precisamente). Sì, avevo letto di quella clausola, ma non credo la mia zona sia svantaggiata.. 5) Ok: quindi, anche senza diventare IAP (e qui ci colleghiamo al punto 1...posso non diventarlo e coltivare comunque?) posso chieder garanzia finanziamento ad IMEA tramite la banca. Invece se volessi fare tutto solo tramite banca, devo esser per forza IAP 6) sì, vedi punto 1 7) fatto grazie mille fino a 7000 euro apri la partita iva agevolata, ma non puoi essere IAP, poichè lo IAP (imprenditore agricolo professionale) si presuppone che viva di quello e pertanto il fatturato è ben più alto dei 7000 euro, oltre a aver l'obbligo di iscrizione (con annotazione IAP) alla CCIAA, e fare l'iscrizione all'INPS, cosa non prrevista per il regime agevolato. con l'ismea si passa direttamente attraverso la banca chiedendo l'attivazione del sistema di garanzia diretta ISMEA, ovviamenmte bisogna dimostrare un progetto redditizio che è totalmente incopatibile cole regime IVA agevolato. per la zona svantaggiata bisogna verificare presso gli uffici regionali dell'agricoltura o al limite presso un CAA (centro di assistenza agricola) la normativa nazionale (inderogabile) prevede minimo 150 ore di corso di formazione, se sono di meno non vierne riconosciuto. per coltivare non è obbligatorio essere IAP l'orto può essere conveniente anche perchè ti permette più facilmente di potere fare la trasformazione dei prodotti coltivati aggiungendo valore economico
_________________ L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. Wilde)
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31/03/2021, 12:37 |
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legolas119
Iscritto il: 29/03/2021, 13:53 Messaggi: 7 Località: San Secondo Parmense (PR)
Formazione: ingegnere
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grazie, allora, rimanendo (per ora) solo sul mio appezzamento di circa 1000mq, posso aprire PIVA agevolata (affinchè io possa vendere i prodotti dell'orto ma senza aver vincoli di fatturato) e non ha senso diventare IAP perchè appunto non sarebbe un mestiere che mi fa vivere di solo quello. Questo potrei farlo solo se decidessi di impiegare altri 7 ettari, allora credo si potrebbe fare un progetto di altro tipo, e quindi anche magari redditizio. Ultima cosa: se un mio famigliare è già inscritto ai coltivatori diretti, proprietario di questo appezzamento di terreno, potrei evitare la mia apertura di PIVA agevolata?
grazie mille!
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05/04/2021, 11:41 |
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studiozenobi
Sez. Sviluppo Rurale
Iscritto il: 22/03/2012, 17:33 Messaggi: 858 Località: Teramo
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non si potrebbe, però ci si può organizzare, devi solo trovare un accordo per gli utili derivanti dall'attività che hai intenzione di avviare
_________________ L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. Wilde)
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05/04/2021, 16:57 |
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legolas119
Iscritto il: 29/03/2021, 13:53 Messaggi: 7 Località: San Secondo Parmense (PR)
Formazione: ingegnere
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ciao eccomi. No ho verificato, mio padre non è più iscritto ai coltivatori diretti quindi non posso "sfruttare" la cosa Rimanendo per ora nel provare a gestire i 1000mq dedicandoli all'orto (gli altri 7 ettari che abbiamo, come dicevo, sono dati in affitto per altri 2 anni, quindi ci penseremo più avanti), diventare IAP non avrebbe senso nè sarebbe obbligatorio per me, dovrei solo aprire P.IVA agevolata e non avrei altro genere di vincoli da rispettare, corretto? PEr farmi poi aiutare ad impostare un orto e quindi un business che possa diventare redditizio, c'è qualche ente che voi sappiate che potrebbe guidarmi? Ho visto cultivarbio e qualecoltura, ma sono più specializzati in coltivazioni ad alto rendimento, per le quali ora non ho sufficiente terreno... Grazie mille!
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27/04/2021, 13:00 |
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osmanto
Iscritto il: 10/08/2010, 10:37 Messaggi: 108 Località: Pinerolo, Torino
Formazione: Traduttrice, neo erborista
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solo un piccolo appunto, se vuoi coltivare la canapa ti serve un permesso speciale. Informati bene.
e puntare sulle piante officinali?
_________________ Osmanthus fragrans
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27/04/2021, 14:54 |
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legolas119
Iscritto il: 29/03/2021, 13:53 Messaggi: 7 Località: San Secondo Parmense (PR)
Formazione: ingegnere
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era una delle ipotesi che avevo, mi piacerebbe! ma si diceva sopra che avendo appezzamento così piccolo di terra al momento, la spesa per l'impianto non sarebbe ripagata dalla piantagione. Ho letto che la domanda in italia è alta, che sono divise in 3 macro-famiglie: piante medicinali, piante aromatiche e piante d’essenza. Tra quelle maggiormente richieste: mirtillo nero, vite rossa, zafferano, finocchio, camomilla, origano, liquirizia, aloe e carciofo soprattutto. Oltre che lavanda, coriandolo e melissa.
Mi piacerebbe sicuramente coltivare una di queste, ma da capire se in cosi poco terreno il gioco valga la candela...
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27/04/2021, 17:43 |
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studiozenobi
Sez. Sviluppo Rurale
Iscritto il: 22/03/2012, 17:33 Messaggi: 858 Località: Teramo
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legolas119 ha scritto: era una delle ipotesi che avevo, mi piacerebbe! ma si diceva sopra che avendo appezzamento così piccolo di terra al momento, la spesa per l'impianto non sarebbe ripagata dalla piantagione. Ho letto che la domanda in italia è alta, che sono divise in 3 macro-famiglie: piante medicinali, piante aromatiche e piante d’essenza. Tra quelle maggiormente richieste: mirtillo nero, vite rossa, zafferano, finocchio, camomilla, origano, liquirizia, aloe e carciofo soprattutto. Oltre che lavanda, coriandolo e melissa.
Mi piacerebbe sicuramente coltivare una di queste, ma da capire se in cosi poco terreno il gioco valga la candela... prima devi trovare qualcuno che li compra, una produzione così piccola non è facile da vendere
_________________ L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. Wilde)
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27/04/2021, 17:54 |
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