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Avvio azienda agricola, consigli.
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gahan78
Iscritto il: 09/08/2015, 18:22 Messaggi: 15 Località: Treia (MC)
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Salve a tutti,
vi scrivo per porvi un quesito all'apparenza molto semplice ma che sono sicuro non ha risposta facile. Io e la mia compagna ci accingiamo a prendere un terreno qui nelle Marche di 4ht che comprende una parte boschiva, un ruscello e tutto il resto (3ht piu o meno) attualmente coltivato ad erba medica. In questo terreno è presente un rudere messo un po maluccio con tetto crollato. Quest'estate, anche grazie a qualche consiglio sull'irrigazione dato da qualche amico del forum, abbiamo tirato su un piccolo orto a scopo diciamo hobbistico. La nostra idea è questa: vogliamo creare una azienda agricola con caratteristiche prettamente naturali, vorremmo ripopolare il terreno di alberi locali magari di specie antiche o abbandonate, stesso discorso per le orticole e i cereali, vorremmo in pratica recuperare tutto ciò che veniva coltivato in questa zona e coltivarlo noi compreso fare olio. In più vorrei aggiungerci galline e poi mettere delle arnie per fare miele (in quella zona ci sono anche altri che producono miele, è piena di acacie, querce etc il bosco dietro è molto fitto). Ora abbiamo chiesto un po in giro e secondo molti agronomi o anche persone vicine al mondo agricolo classico questo nostro progetto non "ti fa campare" ossia non darebbe un reddito base per viverci. Premetto che comunque la possibilità di investirci sopra c'è, ma la nostra idea sarebbe di non avere nessun dipendente ma gestire tutto da soli (al massimo chiamare qualcuno ogni tanto). L'orto sarebbe sinergico, senza aratura.
Secondo il vostro parere il nostro progetto è così "fasullo", è solo un "sogno" oppure cercando di calibrarlo bene puo essere un progetto valido? ad esempio facendo con la nostra manodopera attività di preparazione e raccolta che necessità per forza di braccia (mi riferisco ad esempio a raccolta di semi piccoli tipo senape, zafferano etc o produzione di conserve). Ovviamente sappiamo che la ripopolazione con alberi necessita di tempo e i ricavi non saranno immediati anzi.
Grazie e aspetto qualche risposta anche "severa" : )
p.s abbiamo visto il PSR ma non potremmo certo avere tutti i requisiti almeno non subito visto che chiedono di essere già IAP e comunque prevede un minimo di 20ht e una produzione di base sui 16000€ annui, a noi basterebbe sapere se almeno dopo qualche anno potremmo avere una fonte di reddito almeno decente per viverci...
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04/12/2015, 19:01 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68629 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Se hai un altro reddito e lo fai come passatempo.... Se presenti un piano aziendale sostenibile potete accedere al PSR.
_________________Segui Agraria.org anche su Facebook e Twitter ! Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org?
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05/12/2015, 20:23 |
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gahan78
Iscritto il: 09/08/2015, 18:22 Messaggi: 15 Località: Treia (MC)
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Marco ha scritto: Se hai un altro reddito e lo fai come passatempo.... Se presenti un piano aziendale sostenibile potete accedere al PSR. La nostra idea/progetto sarebbe quella di far diventare l'azienda la fonte di reddito principale se non l'unica.
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07/12/2015, 13:31 |
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raffa18
Iscritto il: 04/12/2015, 18:00 Messaggi: 1
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Salve mi accodo al mio "collega" sopra, chiedo consiglio come sfruttare a tutto campo il mio terreno agricolo di 1 ettaro con su già 85 piante di ulivo. E' un terreno molto esposto al sole, a circa 150 m dal livello del mare, ai piedi della catena montuosa del Pollino in Calabria a metà tra i due versanti: Tirreno e Jonio, inoltre non è possibile irrigarlo naturalmente. Vorrei provare ad integrare il terreno con qualche altra coltivazione che mi dia un pò reddito dato che integrarlo con altre piante di ulivo ho già grandi difficoltà a vendere l'olio ( tra l'altro buonissimo con acidità inf. all' 0'8%), e recupero a mala pena le spese. Qualsiasi idea e suggerimento è gradito. Grazie
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07/12/2015, 18:06 |
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Orf
Iscritto il: 02/03/2011, 23:22 Messaggi: 970 Località: Trento
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Premesso che senza entrare nei dettagli è dura dare qualsiasi indicazione, io la vedo molto dura considerata l'estensione e la zona (sto parlando con gahan). Soprattutto se, come dici tu, vorresti "far diventare l'azienda la fonte di reddito principale se non l'unica". Nulla è impossibile, ma le incognite sono troppe per poter avere certezze accettabili. Oltre a tutto il discorso iniziale fatto di scelte, investimenti e attese, poi c'è tutto il mondo legato alla commercializzazione. Inoltre non ho capito se hai un minimo di competenze tecniche o se dovresti appoggiarti soprattutto a consulenze esterne, perchè improvvisarsi in agricoltura è difficilissimo. Se hai le spalle mooolto coperte è un conto, altrimenti io dico che la prudenza non è mai troppa: un passo alla volta con la massima attenzione, senza illudersi troppo
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07/12/2015, 18:13 |
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gahan78
Iscritto il: 09/08/2015, 18:22 Messaggi: 15 Località: Treia (MC)
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Orf ha scritto: Premesso che senza entrare nei dettagli è dura dare qualsiasi indicazione, io la vedo molto dura considerata l'estensione e la zona (sto parlando con gahan). Soprattutto se, come dici tu, vorresti "far diventare l'azienda la fonte di reddito principale se non l'unica". Nulla è impossibile, ma le incognite sono troppe per poter avere certezze accettabili. Oltre a tutto il discorso iniziale fatto di scelte, investimenti e attese, poi c'è tutto il mondo legato alla commercializzazione. Inoltre non ho capito se hai un minimo di competenze tecniche o se dovresti appoggiarti soprattutto a consulenze esterne, perchè improvvisarsi in agricoltura è difficilissimo. Se hai le spalle mooolto coperte è un conto, altrimenti io dico che la prudenza non è mai troppa: un passo alla volta con la massima attenzione, senza illudersi troppo Beh diciamo che l'esperienza un po c'è, unita anche alla voglia di fare e di informarsi e leggere. Entrando nel dettaglio vorrei capire se una azienda agricola che punti praticamente tutto sulla coltivazione naturale, quindi Permacultura e Sinergico e recupero varietà antiche possa sussistere. Ho visto alcune realtà ma sembrano tutte comunque a livello hobbistico o comunque non sono l'unica fonte di guadagno di quelle persone. La mia idea detta in due parole sarebbe questa: Azienda su 4.5ht dei quali 1ht lavorati manualmente da me con bancali sinergici e irrigazione a goccia (Orto), coltivazioni come Senape (da raccogliere a mano per vendita semi e senape confezionata), lenticchie, ceci, fave, piselli, grano antico nello spazio restante, alberi da frutto e olivi di varietà antiche anche cercando proprio di seminarli (ciliegi, susine, mele, olivi particolari), erbe aromatiche e medicinali, e per ultimo produzione miele. Ecco vorrei sapere se una azienda così strutturata (quindi non monocoltura tipo 4 ettari di cavoli o cime di rape) possa avere comunque un bilancio positivo tale da poter a fine anno fatturare sui 10/15 mila euro lorde. Ovviamente sapendo di dover aspettare un "tempo fisiologico" per avere una produzione stabile ed investire una cifra consistente per iniziare.
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09/12/2015, 13:28 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68629 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Mi sembra ancora tutto molto vago. Un ettaro di ortaggi può essere moltissimo. Sei tu solo? Hai già un orto?
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09/12/2015, 18:03 |
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Orf
Iscritto il: 02/03/2011, 23:22 Messaggi: 970 Località: Trento
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E' dura fare qualsiasi tipo di previsione....non possiamo dirti "andrà sicuramente bene". Con permacultura e sinergico è richiesta una preparazione ancora maggiore, ed è profondamente diverso che gestire un orticello per autoconsumo. In nessun ambito come nell'agricoltura, dalla teoria alla pratica può esserci un abisso. L'idea è senz'altro affascinante e bella, tuttavia le incognite non mancheranno....non lo dico per scoraggiarti ma per metterti "sull'attenti", perchè spesso l'entusiasmo e la voglia di fare ci portano a buttare il cuore oltre l'ostacolo....ma il portafogli rischia di restare dall'altra parte Molto dipende anche dalla ripartizione colturale di questi ortaggi, dai margini che vorrai ottenere dalla vendita degli stessi, dal tipo di mercato (spesso si crede "in qualche modo lo vendo di sicuro", ma è uno degli aspetti più delicati e rischiosi la commercializzazione) e dalle produzioni. Già è difficile programmare le produzioni, con i metodi che hai descritto è ancor più difficile a meno che uno non abbia anni e anni di esperienza in campo. Sembro quello che vuole portare male, ma ricordati di considerare anche che gli ortaggi sono quasi sempre deperibili, per cui qualora ti trovassi con una produzione elevata, potresti essere costretto a svenderne una parte pur di liberartene. In bocca al lupo e scusami se ho fatto una parte antipatica
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09/12/2015, 18:32 |
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