Ciao a tutti,
mi sono appena presentato e già parto all'attacco.
Un anno fa ho comprato 4000 mq di seminativo e 20000 mq di bosco nella Collina di Torino, a Pino Torinese.
L'acquisto l'ho fatto assieme ad un'altra persona e l'intenzione era di farne un giardino-vivaio in piena terra e di preservare e pulire il bosco, a scopo prettamente hobbystico (anche perchè è praticamente senza servizi).
Personalmente lavorandoci su ho ralizzato che mi piacerebbe molto che diventasse la mia occupazione principale.
Ad oggi non sono iscritto al registro imprese come imprenditore agricolo (IA) e non posso in ogni caso diventare imprenditore agricolo professionale (IAP), perchè ho un lavoro stabile che sarebbe a mio avviso avventato lasciare senza prima avviare in modo abbastanza sicuro l'attività agricola (soprattutto perchè con lo stipendio di adesso potrei ammortizzare eventuali investimenti iniziali).
L'attività agricola che immagino si baserebbe su parte del terreno di cui ho parlato sopra e soprattutto su un nuovo terreno per il quale sono in trattativa, sempre nella collina di torino. Quest'ultimo è di circa 5 ha di cui 3 a seminativo e 2 a bosco (difficile dire esattamente perchè alcune parti sono abbandonate e quindi magari è seminativo ma in realtà c'è bosco).
Lo so che la collina è infame, ma me ne sono innamorato.
Il piano di "sviluppo rurale"
che ho immaginato è il seguente:
1° passo)
mi iscrivo come IA qualora mi rendesse dei benefici
terreno da 4000+20000: lo pulisco, lo recinto, lo doto di una risorsa idrica ed almeno di un capanno attrezzi o tettoia;
terreno da 5 ha: lo compro e lo lascio a riposo in modo che si ristabilizzi da eventuali colture passate, penso come e cosa coltivarci su, lo doto di una risorsa idrica (dovrebbe avere un pozzo ma non so se è funzionante e soprattutto se è profondo), ne recinto una parte e ci faccio un capnno attrezzi
2° passo)
terreno da 4000+20000: una volta ottenuta l'acqua strutturiamo il giardino e insediamo alcune piante autoctone nel bosco (scegliendo magari varietà produttive, sono particolarmente affascinato dai frutti antichi)
terreno da 5 ha:una volta ottenuta l'acqua piantumo le piante che necessiteranno di tempo per stabilizzarsi e per diventare produttive (penso ad un eventuale frutteto)
3° passo)
impostato la produzione nei due terreni mi abilito come IAP o coltivatore diretto, licenziandomi quindi, e mi insedio abitativamente nel terreno da 5 ha (casa di paglia o in legno?+serre) e inizio la produzione anche orticola o comunque annuale. L'intenzione è di diversificare il più possibile la produzione, rimanendo in ambito biologico e sperimentando magari l'orto sinergico o la permacoltura e facendo anche un vivaio.
Che ne dite?
Domande:
a) cosa devo fare per richiedere l'autorizzazione a realizzare un pozzo ad uso irriguo? posso richiederlo anche se non sono IAP?
b) ha senso farsi IA se non vendo fino al 3° passo?
c) accreditandosi al Comune come IA si ha il permesso di fare recinzione e capanno e quant'altro come se si fosse IAP o coltivatore diretto?
d) esistono incentivi solo per gli IAP o i coltivatori diretti e non per gli IA?
e) come faccio a capire quali sono le colture migliori sul mercato che ovviamente siano adatta ad un ambiente collinare? La superficie che andrei ad avere è troppo poco per le cose che voglio fare?
f) bisogna per forza coltivare in base alla destinazione d'uso del terreno (che nel mio caso è diviso in molti mappali con una varietà di destinazioni, da prato arboreo a vigneto a seminativo)? se è così come si fa a cambiare destinazione d'uso (sempre nell'ambito agricolo)
g) in una realtà collinare che macchinari mi consigliate? da buon cittadino ho subito pensato ad un fuoristrada, ma poi mi sono chiesto se non ha senso prendere direttamente un trattore o nulla di tutto ciò...
h) che diritti e doveri ha un IA rispetto ad un IAP o un Coltivatore diretto?
i) come coltivatore diretto o IAP è un mio diritto farmi la casa dove coltivo, giusto?
l) per l'acquisto del terreno solo l'IAP o il coltivatore diretto hanno diritto ad una riduzione dell'imposta? ho letto che altrimenti si può ridurre anche se assicuri entro 24 mesi di diventarlo, ma nel mio caso sarebbe troppo poco come tempo, o no?
m) nella compravendita emergono eventuali affitti del terreno da parte di chi vende, o no? sono obbligati a metterlo nell'atto notarile? Ho paure di comprare il terreno e poi scoprire che c'è un mezzadro, o soluzione analoga, che me lo impegnerà per i prossimi 50 anni
Grazie mille per la disponibilità e buona giornata
Luca