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Apertura nuovo maneggio con annessa porcilaia 
Autore Messaggio

Iscritto il: 14/11/2019, 22:42
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Salve a tutti,
vi leggo da molto perchè essendo un giovane agronomo libero professionista, nonostante il lavoro sia abbastanza poco nella mia zona (versilia), quando capita qualcosa da fare mi sono sempre informato e cercato di imparare qualcosa di nuovo anche dal forum.
Vi espongo il mio problema, in quanto a livello burocratico è, o perlomeno penso, abbastanza complesso: un mio cliente ha intenzione di affittare un terreno di circa 4,5 ettari in pianura, su cui impianterebbe per circa 3 ettari un attività di maneggio sportivo-turistica-di insegnamento, comprensivo di una ventina di box per cavalli da rifare e vari paddock, mentre il restante, 1,5 ettari, sarebbe per un allevamento di maiali con due/tre scrofe, un verro e i relativi suinetti che verrebbero portati al peso di circa 130-160 kg prima della rivendita.
Aprirà partita iva, come coltivatore diretto e attività prevalente l'allevamento suinicolo, facendo in modo di far passare l'attività di maneggio come secondaria in modo da pagare le tasse solo a livello agrario e non come imprenditore di azienda, poichè informandomi mi era caduto all'occhio che l'allevamento di cavalli come attività prevalente non ricade nel reddito agrario.
Siccome sono novizio nel campo burocratico riguardante un allevamento di questo tipo, vorrei sapere cosa ne pensate voi sicuramente più esperti di me.
Per aumentare le giornate lavorative dell'attività agricola, in un futuro potrebbe anche voler aggiungere l'apicoltura, perchè qua da noi in Versilia funziona parecchio.
Vi ringrazio per le risposte e i consigli che verranno.
Sparagni Daniele


14/11/2019, 22:59
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Iscritto il: 13/10/2011, 12:23
Messaggi: 643
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Consiglierei di dare lettura della sentenza TAR Toscana Sez. III n. 463 del 27 marzo 2017 di cui riporto un estratto: "L’art. 2135 del cod. civ. ricomprende nell’attività dell’imprenditore agricolo “l’allevamento di animali”, ciò a seguito della novella di cui al d.lgs. n. 228 del 2001, che ha sostituito la precedente previsione riferita “all’allevamento del bestiame”; tale modificazione testuale è stata interpretata dalla giurisprudenza come comportante un ampliamento dei confini dell’attività agricola, superando l’idea originaria secondo cui rientrava in agricoltura solo l’allevamento di animali destinati all’alimentazione o ai lavori agricoli e comunque legati al fattore produttivo della terra, e giungendo invece a comprendere nell’agricoltura le attività comunque correlate al ciclo vitale di animali, compreso l’allevamento di cavalli da corsa (TAR Bologna, sez. 1^, n. 968 del 2015; TAR Perugia, sez. 1^, n. 96 del 2014; TAR Torino, sez. 1^, n. 1241 del 2014; TAR Campobasso, sez. 1^, n. 503 del 2013; Cass. n. 24495/2010). Alla luce della richiamata evoluzione normativa non si comprendono le ragioni per le quali l’allevamento di cavalli ad uso maneggio non possa rientrare nel concetto di allevamento, compreso nell’agricoltura..."
Quindi non ci sarebbe bisogno di artifizi (tra l'altro abbastanza pericolosi secondo me)


18/11/2019, 21:16
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