Mi serviva sapere da voi se il mio calcolo è corretto Io avrei dalla mia attività un guadagno lordo di 50.000€ Ai quali tolta l'IVA cioè 11.000€ rimarrebbero 39.000€ A questi 39.000€ devo togliere 500€ di commercialista e 6500€ di spese rimarrebbero 32.000€, A questi 32.000€ devo togliere il 27% di trattenute per 8700€ e avrei quindi un guadagno netto di 23.300 annui,è corretto? Se invece essendo un secondo lavoro non mi viene riconosciuto il titolo di azienda agricola non pagherei il 27% di trattenute ed avrei un utile di 32.000€ corretto?
L'IVA è una "partita di giro", NON la paghi tu , ma l'utente finale. SE hai scelto il "regime ordinario" paghi l'IVA su ciò che acquisti, e la detrai; SE invece hai il "regime semplificato" NON puoi detrarla.
Quindi indipendentemente da quanto guadagno pagherò sempre la stessa tassazione giusto? Quindi dato che il mio terreno ha un valore di reddito dominicale di 87,85 è un reddito agrario di 81.92 dovrei fare 87,85x1,8+81.92x1,7=293.4€x1.15=337.41 corretto?
Non conosco il reddito Agrario e Dominicale dei tuoi terreni, ma credo di sì. Leggiti a fondo quei due link, secondo me spiegano abbastanza bene. L'esempio più valido è un vigneto. Il terreno "vuoto" ha un reddito "X", se ci pianti un vigneto e raccogli l'uva per venderla, il reddito resta "X" (ma il tuo incasso aumenta e di molto!) , se infine decidi di trasformare l'uva in vino e lo commercializzi, il reddito resta ancora "X" (ma il tuo incasso è, come minimo , quadruplicato!!!). Questa facilitazione era stata tolta dal 2007 al 2013 (per le società) ma è stato ripristinato dal 2014. Ne consegue che "tutto quello che ha attinenza all'attività agricola è compreso nei due redditi (Agrario e Dominicale) ". Per quanto riguarda la contabilità, va tenuta come se si fosse in un regime normale, pur pagando le tasse con questo sistema. Tranne l'IVA, che segue un "iter" tutto suo. Ma, ti ripeto, in quei due link trovi quasi tutto. Praticamente sono esclue le attività "extra agricole", tipo gli introiti di un eventuale agriturismo o di un eventuale cogeneratore a biomasse, o a biogas, che pagheranno tasse sul 25% degli utili. Ah, occhio che se devi fare investimenti importanti, rischi che ti convenga pagare le tasse in maniera "normale". Metto l'esempio del cogeneratore. A parte il fatto che vine considerato "reddito agricolo" solo se il 51% della biomassa viene prodotta nell'azienda... Un cogeneratore costa (parliamo di un 500 kWe) circa da 1 milione in su; se lo costruisci dopo aver scelto la tassazione su base catstale..NON puoi detrarre le spese di costruzione, e nemmeno l'IVA pagata. Fra l'altro, se scegli il regime normale, è vero che pagherai tasse su "tutti gli utili", e non solo sul 25%, ma allo stesso tempo ti detrarrai tutti i costi di costruzione (il milione etc.), l'IVA, e le spese di inizio, che secondo me sono altissime. Diciamo che vanno fatti bene i conti. Mi sembra che il regime scelto vada mantenuto per 10 anni, per non dover restituire per intero le detrazioni IVA di cui hai goduto (5 per i macchinari).
Allora praticamente di IVA pagherei il 4% essendo sulle lumache 10% agevolato a 4% quindi 2.000€ però da questi vengono detratte le spese sostenute quindi sarebbe molto meno,poi avrei da pagare irpef irap imu inail camera di commercio,commercialista ma non dovrei pagare l'inps perché sarebbe secondo lavoro,questo dovrebbe essere tutto corretto?