Salve, cortesemente avrei la necessità di capire come funzionano alcuni meccanismi, arrivo al dunque:
La famiglia della mia compagna ha un'azienda di 100 ettari con 500 piante di ulivi e con varie strutture (case, ovili, capanni etc.), al momento è in una situazione di stallo (al minimo produttivo) in quanto i soci dell'azienda (gli zii e la madre della mia compagna) sono anziani ed i figli hanno preso tutti strade diverse (quindi non interessati all'azienda), le mie domande sono:
1) Quale sono i paramentri per stabilire un equo affitto sull'azienda e sui terreni?
2) I contributi, nel caso di semina del grano, a chi spettano nel momento in cui si affitta?
3) La tassazione a cui si deve adempiere?
4) Il fatto che sia io che la mia compagna non siamo coltivatori ci può pregiudicare qualcosa?
5) Ma "importantissimo", affidare i lavori di semina ai contoterzisti converrebbe? (le condizioni sarebbero: Tutto il contributo grano a noi + il 30% del raccolto)... poi noi che non abbiamo molta esperienza dovremmo iniziare con la raccolta delle olive e la vendita dell'olio e tutti gli espedienti che ci potremmo inventare tipo B&B etc..
Al momento entrambi abbiamo perso il lavoro e quindi siamo veramente motivati...
Ringrazio in anticipo ogni consiglio schietto e delucidazione

Caro Enzo,
un piccolo consiglio prima che altri ti forniscano qualche risposta.
Come in tutte le attività, anche in agricoltura non ci si può improvvisare imprenditori, specie di un'azienda di 100 ettari.
Insomma, ascolto i consigli che ti daranno gli esperti, vai a vedere qualche azienda, parla con chi ci lavora, rivolgiti a qualche associazione di categoria, e ricorda che anche in agricoltura è facile perdere molti soldi.
In bocca al lupo,
Marco

Ciao Marco, bhè a dire il vero la cosa ci spaventa un pò ma siamo lavoratori e ci sappiamo accontentare e siamo sopravvissuti ad esperienze imprenditoriali precedenti in altri settori, per foruna non con delle perdite ma con il classico 0:0 ed abbiamo pensato prima di chiedere consiglio in zona di farlo on line; perchè il posto è piccolo è nel sud... potete immaginare come da una parola o un'idea si possono creare voci che non vorremo attivare!

Avanti con le proposte o le delucidazioni

Gentile Banzai
In merito alle sue domande la informo che :

1- la legge ha abolito anche per i terreni l’affitto ad equo canone. L’ importo è dato dal libero mercato, un agronomo specializzato saprà valutarne la giusta somma.

2- I contributi “ titoli Pac “ vengono elargiti in funzione del tipo di contratto d’ affitto con o senza titoli “ contributi”
Naturalmente chi affitta , ha la convenienza di affittare anche i titoli per due ragioni
a) può aumentare il canone d’ affitto
b) evita di perdere i titoli; infatti , i titoli che rimangono in capo ad un proprietario senza terra, se non vengono utilizzati , dopo due anni di non utilizzo si perdono e vanno a finire nella riserva nazionale

3- Per la tassazione si applica il regime speciale Iva agricola

4- non essere coltivatore diretto complica molto l’ attività agricola , ricordo soltanto che i titoli
“ contributi” possono essere trasferiti solamente da un agricoltore a un altro

5- all’ inizio dell’ attività affidare alcune fasi dell’ciclo agricolo potrebbe essere conveniente , ma la valutazione dovrebbe essere fatto sul posto.

Ciao Francesco

grazie Francesco, molto esaustivo,