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Adempimenti per vendere i prodotti del proprio orto 
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Velocemente:
- Apprendo è stato molto esaustivo, per la vendita se fatta in campo o in aree private (alias il consumatore viene a comprarle a casa mia) basta la partita IVA, diverso è il caso se vuoi fare un locale apposito per la vendita (perché li' poi servono tutte le autorizzazioni della ASL ecc); per fare i mercati invece da quello che so bisogna anche iscriversi alla camera di commercio
- per le galline credo sia un po' più complicato perché lì serve l'autorizzazione della ASL che io sappia, sia per le norme igienico-sanitarie sia per la struttura dell'allevamento per prevenire, ad esempio, l'aviaria


12/07/2017, 14:51
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Ho aperto la partita IVA, quindi posso vendere direttamente dal orto, ma m'interessa la anche vendita in un locale ( privato )
Visto che sono al'inizio e ho deciso di scegliere di non versare IVA ( quindi niente scontrino ma solo autofatture ) non voglio andare da un commercialista che sarebbe già una spesa in più, ma alla CIA o Coldiretti, sperando che loro mi possono indicare come fare con il locale...per fare solo la relazione ASL un geometra mi ha chiesto 400 €, che sinceramente mi sembra tanto.
Quindo è da capire quale è il Decreto Legislativo che attesta che non si deve fare nessuna comunicazione al sindaco

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13/07/2017, 6:05
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gudboi ha scritto:
Ho aperto la partita IVA, quindi posso vendere direttamente dal orto, ma m'interessa la anche vendita in un locale ( privato )
Visto che sono al'inizio e ho deciso di scegliere di non versare IVA ( quindi niente scontrino ma solo autofatture ) non voglio andare da un commercialista che sarebbe già una spesa in più, ma alla CIA o Coldiretti, sperando che loro mi possono indicare come fare con il locale...per fare solo la relazione ASL un geometra mi ha chiesto 400 €, che sinceramente mi sembra tanto.
Quindo è da capire quale è il Decreto Legislativo che attesta che non si deve fare nessuna comunicazione al sindaco


Guarda, io ho aperto azienda ufficialmente da pochi mesi e con altri coltivatori e produttori stiamo aprendo una cooperativa con l'apertura di un negozio di vendita a Km0, ti dirò quello che penso di sapere dato che sto vivendo queste cose ogni giorno.
Dal momento in cui apri partita IVA, sei un lavoratore riconosciuto e non più uno che si fa la giornata per gli affari suoi.
Il commercialista, se è un bravo commercialista non è una spesa inutile, ma una figura professionale che può aiutarti a risparmiare soldi e azzeccare giusti investimenti, oltre che studiare la tua situazione e, come in questo caso, elaborare la soluzione più adatta a te. Se pensi di risolvere con le associazioni di categoria, non pensare che dispensino consigli gratis o che siano più economici o convenienti di un commercialista dal prezzo medio.
Per quanto riguarda il locale, dipende se è tuo o no. Se non è tuo devi farti dare tutti i documenti che riguardano la progettazione, dati catastali, misure e quant'altro ci possa essere in fatto di documentazione. Se è tuo, prendi tutti questi documenti e vai da un ingegnere o da un geometra che abbia già fatto lavori simili nella tua zona e si preoccupi di capire se il locale può avere l'agibilità per l'ASL e eventualmente lavori che ci sono da fare di ristrutturazione, o di aggiunta nel caso serva cambiare la destinazione d'uso del locale nel caso l'agibilità non sia possibile per come è al momento. Se pensi che 400 € siano tanti, quel geometra lo avrei voluto conoscere prima io, non ne avrei speso 570 :D Non pensare che un professionista quando ti chiede 500 € se li intasca tutti, spesso e volentieri anche loro hanno i costi vivi da sostenere, altrimenti vedresti solo commercialisti e geometri con una manciata di clienti, per le cifre che a volte sborsiamo..
Per concludere, se tu hai un'azienda con partita IVA e vuoi fare vendita diretta anche solo dal tuo terreno, devi comunque iscriverti nel registro imprese.


13/07/2017, 10:45
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dal sito fiscomania:
"Il suddetto regime consente anche l’esonero dalla presentazione della dichiarazione Iva e Irap. Nel caso di vendita diretta a privati non vi è l’obbligo di emettere né lo scontrino né la ricevuta fiscale. Inoltre l’agricoltore in regime di esonero non è tenuto all'iscrizione al Registro delle Imprese tenuto a cura delle Camere di Commercio (articolo 2 della Legge n. 77 del 25/3/1997)"

Le associazioni di categoria hanno già i loro commercialisti, e secondo me, con li stessi costi sarò tutelato in molte più situazioni e non solo per la parte fiscale.
Comunque, per il poco terreno che coltivo, non sapendo come e quanto guadagnerò non considero necessario un commercialista.

Sarebbe molto utile anche per me associarmi con una cooperativa ma per adesso i miei pomodori hanno appena cominciato a colorarsi :)

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13/07/2017, 13:07
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Dal sito della camera di commercio

"Gli imprenditori agricoli, persone fisiche e giuridiche, e i coltivatori diretti sono obbligati all'iscrizione in apposita sezione speciale del registro delle imprese. Tale iscrizione, oltre a funzioni di certificazione anagrafica, ha anche valore di pubblicità dichiarativa.
Ai sensi della legge 77 del 1997 sono esonerati dall'iscrizione gli imprenditori agricoli che rientrano nei limiti previsti per il regime di esonero degli adempimenti Iva (volume d'affari non superiore a € 7.000). Tuttavia il d.lgs. 228 del 2001, apportando modifiche alla regolamentazione della vendita al dettaglio dei prodotti agricoli, ha previsto che la nuova normativa si applichi agli imprenditori agricoli iscritti al registro delle imprese senza indicare particolari esenzioni. Pertanto coloro che vendono al dettaglio i prodotti della propria attività, devono comunque iscriversi al registro delle imprese."

Io ovviamente non tiro acqua contro nessun mulino, ma ho specificato che le associazioni di categoria non sono gratuite anzi, e, almeno dalle mie parti, spendo meno da un commercialista che con coldiretti ad esempio. Non ti dico di scegliere una parte a priori, ma almeno visita più parti e fai le tue scelte in base all'offerta che ti viene proposta. Le pratiche hanno dei costi, e le pratiche extra hanno costi extra anche presso le associazioni di categoria.

Io mi ritengo fortunato, non mi sto associando a una cooperativa, ma ci siamo trovati con una decina di aziende che già si lavorava assieme basandoci sulla fiducia e sul rispetto reciproco, abbiamo deciso di costituire una cooperativa per questioni legate a canalizzare i nostri prodotti con un unico marchio in determinati canali di vendita :)
Come ho fatto io, come hanno fatto tutti, anche tu farai il tuo percorso, e se ti impegni e sarai ambizioso, le opportunità per lavorare inq uesto ambiente possono essere tante, a discapito da quello che possono dire anche tanti nostri colleghi.


13/07/2017, 13:55
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si, le opportunità sono veramente tante...e la voglia non mi manca per nulla :)

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13/07/2017, 16:28
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gudboi ha scritto:
Quindo è da capire quale è il Decreto Legislativo che attesta che non si deve fare nessuna comunicazione al sindaco


Apprendo ha scritto:
gudboi ha scritto:
informazioni molti utili, ma quanto sono utili anche adesso ?
io ho tutto pronto da vendere, so che lo posso fare sul logo di produzione ma non so come muovermi per poter vendere anche in un locale in città...

quanto è vero quello che sta scritto sotto ?

"Inoltre, per la vendita al dettaglio su superfici all’aperto nell’ambito dell’azienda agricola o di altre aree private che l’imprenditore ha a disposizione, non è necessaria nemmeno la richiesta al Comune"

grazie mille


E' vero quanto sono veri l'art. 4 co. 2 del DECRETO LEGISLATIVO 18 maggio 2001, n. 228 e la Risoluzione n. 162011 del 14 settembre 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico.

Se qualcuno ha info aggiornate e differenti, che le condivida; sarebbe d'aiuto


Credo di scrivere in italiano.....cosa non ti è chiaro gudboi? Hai letto i riferimenti normativi che ti ho scritto o no?


15/07/2017, 17:35
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