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adempimenti inizio attività di orticultura 
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Salve a tutti,
ho letto varie discussioni qui nel forum a riguardo.
Io vorrei cominciare un'attività di orticultura, in pratica un orto di circa un ettaro e vendere al mercato e mercatini ciò che ne ricavo.
Volevo chiedere se si riusciva a fare una discussione riassuntiva con le adempienze e i costi approssimativi (è la cosa che interessa di più quando si vuole intraprendere un'attività che non si sa come andrà)

1) apertura partita iva (costo: minimo, se non gratuita)
2) reddito <7000 nessuna gestione delle imposte, solo emissione ricevute (costo: nessuno)
3) reddito >7000 gestione imposte ecc.... con precisione non so cosa di debba fare (costo: ?)
4) inail? si o no? (costo: ?)
5) ici (costo: ?)
6) altre tasse, oneri, ecc (costo: ?)

Ricavo indicativo di un orto di un ettaro?

Se qualcuno può aiutarmi a completare la descrizione penso sia cosa utile a me e ad altri. I costi sono assolutamente indicativi, ma buoni per farsi un'idea a cosa si va incontro,
Grazie moltissime a tutti!
Ciao
Jacopo


05/07/2010, 16:04
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Provo a dare qualche risposta (non sono un grande esperto; per questo sono molto informate le associazioni di categoria):

1) apertura partita iva (costo: minimo, se non gratuita)
Penso un centinaio di euro per la partita iva, più c'è l'iscrizione alla camera di commercio (se non sbaglio).
2) reddito <7000 nessuna gestione delle imposte, solo emissione ricevute (costo: nessuno)
Fino a 7.000 euro può esserci il regime di esonero iva. L'ire in agricoltura non si paga sul reddito reale ma sui redditi catastali.
3) reddito >7000 gestione imposte ecc.... con precisione non so cosa di debba fare (costo: ?)
Si può aderire al regime speciale (con aliquote di compensazione) o al regime ordinario iva.
4) inail? si o no? (costo: ?)
una volta di chiamavano CAU (contributi previdenziali e assicurativi).
5) ici (costo: ?)
Se devi pagarla (dopo aver tolto le esenzioni per coltivatore diretto e imprenditore agricolo principale) è poca cosa.
6) altre tasse, oneri, ecc (costo: ?)
Acqua, ecc.

I ricavi è i costi sono estremamente variabili. In coltura protetta o in pieno campo?
Ciao,
Marco

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05/07/2010, 18:43
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Marco ha scritto:
Provo a dare qualche risposta (non sono un grande esperto; per questo sono molto informate le associazioni di categoria):

1) apertura partita iva (costo: minimo, se non gratuita)
Penso un centinaio di euro per la partita iva, più c'è l'iscrizione alla camera di commercio (se non sbaglio).
2) reddito <7000 nessuna gestione delle imposte, solo emissione ricevute (costo: nessuno)
Fino a 7.000 euro può esserci il regime di esonero iva. L'ire in agricoltura non si paga sul reddito reale ma sui redditi catastali.
Quanto potrebbe essere molto approssimativamente per un ettaro di seminativo?
3) reddito >7000 gestione imposte ecc.... con precisione non so cosa di debba fare (costo: ?)
Si può aderire al regime speciale (con aliquote di compensazione) o al regime ordinario iva.
Quindi una stima del rapporto reddito/tasse?
4) inail? si o no? (costo: ?)
una volta di chiamavano CAU (contributi previdenziali e assicurativi).
Nessuna idea del costo? (a giorni vado a chiederlo ad una commercialista)
5) ici (costo: ?)
Se devi pagarla (dopo aver tolto le esenzioni per coltivatore diretto e imprenditore agricolo principale) è poca cosa.
6) altre tasse, oneri, ecc (costo: ?)
Acqua, ecc.
Quindi altri tipi di tasse non ci sono, solo spese vive?

I ricavi è i costi sono estremamente variabili. In coltura protetta o in pieno campo?
Si pensava di iniziare con il pieno campo e poi se la cosa si muove mettere delle serre, comunque una stima, sempre molto indicativa, delle due soluzioni?
Ciao,
Marco

Grazie moltissime! poi sistemo il messaggio originale con i chiarimenti :)


06/07/2010, 8:06
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La tassazione nel settore agricolo è molto bassa perchè sono molto bassi (se ci sono) i redditi.
Marco

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06/07/2010, 9:50
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Marco ha scritto:
La tassazione nel settore agricolo è molto bassa perchè sono molto bassi (se ci sono) i redditi.
Marco

Io ho parlato con una famiglia di 3 persone che fa solo quello per lavoro, hanno un ettaro ad orto con alcune serre. Loro vivono solo di quello, la richiesta nella zona sembra esserci quindi ci si dovrebbe vivere, dici di no? a che reddito si può aspirare?


06/07/2010, 11:31
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Ricorda che la parte più difficile è la vendita del prodotto.
Marco

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06/07/2010, 11:49
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Marco ha scritto:
Ricorda che la parte più difficile è la vendita del prodotto.
Marco

Si lo so ma da quel che hanno detto loro sembra che si venda bene, poi stanno iniziando quest'anno con i mercatini a km 0 e altre forme di vendita, quindi quello mi preoccupa relativamente. Quello che mi preoccupa di più è se, andando tutto bene, effettivamente ci si può vivere.


06/07/2010, 11:57
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Di sicuro con un ettaro di terreno non muori di fame.

Per fare dei calcoli (che poi è tutto dire) sarebbe meglio tu ti rivolga ad un esperto agronomo che in base al tipo di terreno ed altri fattori ti può dare un'idea.

Anch'io ho provato a fare tutti i tuoi conti. L'agricoltura però è "un'industria naturale" dunque ti può anche succedere che per 1 anno non hai raccolto per grandine.

Poi cosa significa "ci si può vivere". Dipende da molti fattori :

1 - con quali aspettative redittuali?
2 - quali costi di esercizio (macchinari, terzisti, pac, etc)
3 - costo del capitale
4 - lavoro diretto o indiretto?
5 - tempo di ritorno dell'investimento?

L'aspetto relativo alla fiscalità è un costo decisamente inferiore alla sfilza di altri. Almeno secondo i miei calcoli.

Però, ripeto, con un ettaro di terra ad orticoltura puoi contare su diversi frigo e freezer pieni di cibo!


08/07/2010, 11:09
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AndreaGh ha scritto:
Di sicuro con un ettaro di terreno non muori di fame.

Per fare dei calcoli (che poi è tutto dire) sarebbe meglio tu ti rivolga ad un esperto agronomo che in base al tipo di terreno ed altri fattori ti può dare un'idea.

Anch'io ho provato a fare tutti i tuoi conti. L'agricoltura però è "un'industria naturale" dunque ti può anche succedere che per 1 anno non hai raccolto per grandine.

Poi cosa significa "ci si può vivere". Dipende da molti fattori :

1 - con quali aspettative redittuali?
2 - quali costi di esercizio (macchinari, terzisti, pac, etc)
3 - costo del capitale
4 - lavoro diretto o indiretto?
5 - tempo di ritorno dell'investimento?

L'aspetto relativo alla fiscalità è un costo decisamente inferiore alla sfilza di altri. Almeno secondo i miei calcoli.

Però, ripeto, con un ettaro di terra ad orticoltura puoi contare su diversi frigo e freezer pieni di cibo!


Io intendevo capire se con un ettaro di terra ad orto ci si può vivere, escludendo costi iniziale (come acquisto terreno) ma calcolando cose come tassazione, ricavi dalla vendita, costi di gestione (acqua,...).
Insomma l'idea è di trovare un ettaro con acqua di sorgente o pozzo e coltivarlo ad orto, vendendo i prodotti direttamente nei mercati, mercatini a km0 che cominciano a nascere, vendita sul posto e alle attività commerciali (negozi, ristornati ecc).
Da questo mi chiedevo se si riesce a ricavare un reddito per viverci, un'idea di reddito molto sommaria 500,1000,2000... basterebbe che si riesca a ricavare 1000-1500 euro.
Poi si penserà ad ampliarsi, serre, attrezzature ecc..
Io faccio un lavoro d'ufficio a tempo parziale, vorrei quindi integrarlo con questa attività da svolgere insieme a mia sorella (con l'aiuto dell'esperienza di un amico) che, se poi prende il via, lasciare del tutto il lavoro d'ufficio.
Grazie!
Ciao


08/07/2010, 12:15
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E' impossibile calcolare un guadagno se non si ha una prospetiva di costi.

con buona probabilità dovrai :

dissodare, arare, fresare, concimanre, seminare, irrigare, diserbare, concimare, irrigare, disinfestare, concimare, raccogliere, vendere.

Capisco le tue volontà che condivido pienamente, ma se stai basando un calcolo di costi sulle tasse sbagli di grosso, poiché le spese sono altre e ripeto, il guadagno è un saldo tra uscite ed entrate.

Se poi punti a non avere costi, allora il guadagno è assicurato. Però almeno una vanga, zappa e rastrello te li devi comprare lavorare un ettaro (=10 000 m2)... :twisted: ..... :twisted: . In questo caso tra i costi dovrai valutare anche un fisioterapista e la riabilitazione per la vostra schiena...

Dai sto scherzando.

Capisco la tua passione per la campagna che io condivido appieno. Ed anch'io spero di riuscire in qualche modo a vivere la mia passione. Però fare l'agricoltore (io non lo sono) è una cosa molto seria che non si basa sull'esperienza hobbistica e domenicale. Più mi addentro in questo mondo e più scopro questa realtà.

Se guardi questa sezione, almeno la metà degli argomenti aperti è composta da gente che come noi vuole cambiare vita e coltivare la terra. Sono sicuro che meno della metà della metà della metà poi ci prova veramente. Forse l'uno per cento ci riesce.

Per quello che riguarda il reddito, ho provato a fare un conto qualche mese, dimezzando le rese standard (per una ragioine di realismo), comunque ad orticoltura con molto lavoro manuale (il tuo personale) su 7 000 / 8 000 m2 potrebbe raggiungere un GUADAGNO di 1000 - 1500 €. All'anno.

Conta però che il mio conto si basa su rese molto basse; terreno argilloso; vendita diretta a prezzi di mercato, senza pac.

Se lavori mezza giornata ti consiglio di cominciare a prendere un pezzo di terra non troppo grande (1500 max) e provare per un po' di anni.
Ti sconsiglio vivamente di lasciare il tuo lavoro.


08/07/2010, 14:48
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