Salve,
scrivo per chiedervi un aiuto.
Io e mia moglie stiamo acquistando una grande casa su due piani su un terreno di circa 2 ettari, nel quale vorremmo viverci ed al piano superiore vorremmo invece avviare un B&B/affittacamere immerso nella campagna. Questo è solo l’inizio di un percorso che ci porterà a vivere sempre più dalla campagna e meno da dipendenti/professionisti.

Posto che sia io che mia moglie abbiamo un altro lavoro (io come dipendente di azienda privata e mia moglie come libero professionista), possiamo avviare un azienda agricola e, visto che ora ci stiamo apprestando ad acquistare casa e terreno, accedere alle agevolazioni previste per gli imprenditori agricoli (1% di imposte su tutto, invece del 4% sulla casa e 9% sul terreno)?

Non riesco a trovare informazioni chiare in merito...

Grazie mille!
Roberto

Sì. è possibile sia usufruire delle agervolaioni a determinate condizioni che sono:
1) avviare una azienda agrcicola
2) essere iscritto alla gestione INPS come IAP
3) essere in possesso del titoo di IAP (anche provvisorio)

I soggetti in possesso della qualifica di Iap possono acquistare terreni ad uso agricolo pagando l’imposta catastale dell’1% e l’imposta di registro e ipotecaria in misura fissa. Inoltre gli atti sono esenti dall’imposta di bollo e gli onorari notarili sono ridotti alla metà.
L’origine di questa agevolazione è da ricercarsi nella Legge 604/1954 che ha introdotto una normativa per favorire la formazione e l’arrotondamento della Piccola Proprietà Contadina (PPC) e che è stata oggetto di numerose proroghe nel corso degli anni.

Per il triennio 2017 – 2019, gli Iap iscritti nella previdenza (nonché i coltivatori diretti) non pagano l’Irpef sui redditi dei terreni da loro posseduti e condotti. L’agevolazione riguarda, quindi, sia il reddito dominicale che agrario per i proprietari conduttori, mentre si applica sul solo reddito agrario per coloro che conducono terreni in affitto.
Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, l’esonero si applica anche ai soci delle società semplici, in possesso delle predette qualifiche ed in regola con la iscrizione alla previdenza agricola.

Ringrazio per la celere risposta.

Da quello che dice le agevolazioni sono riservate agli IAP, e può diventare IAP solamente chi ricava almeno il 50% del reddito da agricoltura e impiega almeno il 50% del tempo in agricoltura. Dico bene?

Quindi a me (che sono un dipendente privato) e a mia moglie (libero professionista con partita iva) non ci è permesso di iscriverci come IAP (anche provvisioriamente) e quindi avere le dette agevolazioni, anche se a tendere vorremmo che la campagna fosse il nostro prima impiego.

Grazie,
Roberto

se i terreni sono ubicati in zona svantaggiata il vincolo di reddito minimo proveniente dall'azineda agricola (incluso agriturismo, etc) scende al 25% del reddito totale

Buongiorno, scusate ma l'imposta catastale per l'acquisto di terreni agricoli mi risulta essere del 15%, ridotta al 9% se sei IAP. Sbaglio?

Leggi sopra

ho sbagliato a scrivere... l'imposta di registro e non l'imposta catastale a me risulta essere al 15%, ridotta al 9% se sei IAP. Mi sembra che la legge sia stata cambiata dal governo Renzi

Buongiorno, approfitto dell'argomento già avviato per porre un paio di quesiti:

Non sono coltivatore diretto, ma mi sto accingendo ad acquistare un terreno di circa 6000mq con un fabbricato deposito classificato C2 di circa 70mq. Il terreno è semi-abbandonato, pochi alberi da frutta e qualche ulivo che andrebbe ripreso da zero. Il fabbricato invece è in discrete condizioni e a parte qualche lavoretto di ripristino e l'impianto elettrico da fare da zero, è messo abbastanza bene.

Sono proprietario di una sola abitazione a cui è associata, per ora, una sola pertinenza, cioè un garage di categoria C6.
Posso acquistare quel locale deposito con le agevolazioni prima casa? Il terreno dista circa 4km da casa mia, ma siamo comunque nello stesso comune. Ho letto un po' di circolari dell'agenzia delle entrate e mi sembra di capire che la cosa sia fattibile, in quanto conta il vincolo di pertinenzialità , cioè dimostrare che l'uso di questo locale sia effettivamente collegato ad attività riconducibili alla mia abitazione. E in effetti la mia intenzione è utilizzarlo per portarci mobili che non posso tenere in garage, andare a farci la salsa di pomodori, stoccare olio e vino ecc. Ho però questo dubbio sulla distanza e vi chiedo un consiglio.

L'altra questione riguarda la stipulazione dell'atto. Vorrei sapere se è possibile applicare due imposte di registro distinte all'interno dello stesso atto notarile. Mi spiego meglio. Se sul locale deposito pagassi l'imposta del 2% (ammesso che passi l'agevolazione prima casa), per il restante terreno dovrei pagare il 15% ? Bisogna distinguere due prezzi di vendita con la rispettiva tassazione?
Nel mio caso, il prezzo pattuito complessivo è di 40000 euro. abbiamo pensato di suddividerli eventualmente così: 32000 per il fabbricato e 8000 per il terreno.
l'imposta per il fabbricato sarebbe 1000 euro perchè il 2% di 32000 andrebbe sotto la soglia minima.
limposta per il terreno sarebbe 1200 (il 15% di 8000).
Le altre tasse (imposta catastale edi registro) si applicherebbero due volte?

Vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto.

Anche se un atto unico tecnicamente sono due atti con conseguente doppia tassazione poiché nell'atto applichi due regimi diversi, uno agevolato (prima casa) il secondo ordinario per il terreno