Marco ha scritto:Ai giusti consigli di Tosco aggiungo:
pensa anche a come e a chi venderai il vino.
Marco
Come non quotarti Marco.
Proprio qualche giorno fa mi ha chiamato un appassionato di vini naturali del veneto (NON produttore...ma semplice consumatore), e mi ha detto che suo cugino voleva "investire in toscana".
Era alla ricerca di un casale (già ristrutturato) che potesse fungere da casa padronale e agriturismo, e doveva essere corredato di un vigneto in produzione...e voleva spendere sui 180mila euro.
Ho riso per un minuto al telefono, rischiando di fare una figuraccia con il mio ignaro interlocutore.
...ed il punto è proprio questo: investire da ignari e con pochissimi soldi.
Sicuramente non è il caso del nostro amico Rawin, ma di avventori-avventurieri-investitori in campo vitivinicolo (tutti del nord italia) qui ne capitano moltissimi.
Spesso però la realtà è ben distante da sommarie previsioni fatte "a monte" della scelta.
Il mercato del vino è in crisi oramai da tempo (il Chianti poi ne soffre da molto di più), e non ostante questo le aziende agricole in vendita NON calano di prezzo.
Questo porta ad avere un mercato immobiliare collassato dalle troppe offerte a fasce di prezzo spesso esorbitanti...e rimane comunque l'impegno (come dicevi tu Marco) di trovare un prodotto e un qcquirente SICURO...
Molti emulano con sacrso successo le gesta di chi produce i "Supertuscan"...altri s'improvvisano biodinamici...ma tutti presto o tardi dovranno fare i conti con il "saper fare": se manca quello è veramente un guaio.
Tutto questo discorsone per consigliare a Rawin di informarsi bene prima di procedere con l'acquisto...magari scendendo in toscana e facendo esperienza presso altre aziende similari a quella da acquistare..poi ponderare bene tutte le spese e le prospettive con l'aiuto di un agronomo ferrato sull'argomento e sulla zona...infine credo che si dovrebbe valutare l'opzione di trovare molto più denaro per partire.
In effetti però il mio approcio all'argomento è da agricoltore e non da investitore (che credo siano due figure distanti...almeno in partenza).
L'entusiasmo spesso ripaga, e comunque allevia quelle "tante piccole grandi sofferenze" che s'incontrano inevitabilmente con l'avvio di un'azienda asgricola.
Buona fortuna e tienici aggiornati.
Ciao