82 ha e una cascina in Lomellina . Cosa fare ?

Ho ricevuto da mio padre il passaggio del testimone per quanto riguarda la gestione della cascina ( contratto d'affitto, eventuali lavori, assicurazioni........ecc ).Sono un operaio e lavoro nel campo edile con conoscenza zero del settore agrario.
La cascina in questione è sempre stata data in affitto e i terreni,a mio sapere ,sono sempre stati coltivati a riso.
Il prossimo anno il contratto di locazione giunge al termine,premetto che ho gia' inviato la raccomandata .
Vorrei avere dei consigli sul dafarsi . Sare disposto a lasciare il mio lavoro ma non potrei trasferirmi ,vivo a 60 km ,potrei fare il pendolare.Dispongo di un certo capitale da poter investire . Stavo pensando alla produzione d'energia elettrica da fonti rinnovabili. Vi dico questo perche' secondo me l'affitto percepito è assolutamente sproprzionato al valore dell'immobile e quindi mi piacerebbe sepere quali alterrnative ci potrebbero essere .
Grazie a tutti .

il tuo è un rebus da settimana enigmistica e stai pur certo che chiunque voglia darti dei suggerimenti ha il 98% di possibilità di farti sbagliare la scelta
ti sei chiesto perchè tuo padre abbia fatto quella scelta

di quanti ettari parliamo con immobili che vengono concessi in locazione che differenza vi è tra la locazione percepita e la resa economica per ettaro che domanda vi è nella zona di terre in affitto

dando delle risposte a queste domande molto probabilmente troverai la strada più giusta da intraprendere.

ciao

mantovano46 ha scritto:il tuo è un rebus da settimana enigmistica e stai pur certo che chiunque voglia darti dei suggerimenti ha il 98% di possibilità di farti sbagliare la scelta
ti sei chiesto perchè tuo padre abbia fatto quella scelta

di quanti ettari parliamo con immobili che vengono concessi in locazione che differenza vi è tra la locazione percepita e la resa economica per ettaro che domanda vi è nella zona di terre in affitto

dando delle risposte a queste domande molto probabilmente troverai la strada più giusta da intraprendere.

ciao

Intanto grazie per la risposta.Inizio a rispondere a qualche domanda.
Mio padre ha semplicemente continuato a dare in affitto la cascina ereditandola da suo padre e cosi' fece mio nonno.Erano persone benestanti e svolgevano delle professioni completamente distanti dall'agraria.La superficie e circa 80 ettari
coltivati ,a mio poco sapere ,a riso. Questo mese mi rivolgero' ad una associazione per conoscere bene le modalita' d'affitto e per conoscere se la locazione percepita è in linea ai prezzi di mercato.
Questo sara' sicuramente il mio primo passo.

considerando che sei nella bassa pavese, e che essendo coltivata a riso non mnca l' acqua potrei suggerirti pioppeti che ti permetterebbero di continuare nel tuo lavoro e nel contempo avere una coltura che per almeno 7 anni non ti richiede una gran quantità di tempo.

ciao

Io sinceramente continuerei a darla in affitto. Qualsiasi coltura che tu voglia fare richiede impegno costante e continuo, e se tu hai scarse conoscenze del settore ed abiti a 60 Km io la vedo dura!
Ho visto che parli di energie rinnovabili e ti scrivo la mia opinione.
Se vuoi fare un pò di fotovoltaico sul tetto dei fabbricati rurali questo si può fare (e te lo consiglio), ti darebbe qualche entrata ma non risolve il problema della gestione del terreno, su cui dovresti produrre biomasse per un impianto biogas che richiederebbe un investimento enorme (si parla di alcuni milioni di euro) e occorre tanto terreno ed un impegno costante per "alimentare" questi impianti.Se non vuoi cambiar vita totalmente, è completamente da escludere, anche se ti darebbe ottimi guadagni, ma devi addentrarti nel settore sia agricolo che bioenergetico.
L'unica alternativa potrebbe essere la pioppicoltura (come già suggerito) che da un reddito paragonabile ad altre colture (o un pò superiore a volte) senza un impegno troppo gravoso, tieni però conto che incasserai una discreta somma solo tra 8-10 anni!
In definitiva io cercherei di alzare l'affitto se troppo basso (magari dandola a qualche azienda con gli impianti biogas che possono permettersi di pagare affitti + elevati) e continuare come avete sempre fatto....
ciao

tecmn ha scritto:Io sinceramente continuerei a darla in affitto. Qualsiasi coltura che tu voglia fare richiede impegno costante e continuo, e se tu hai scarse conoscenze del settore ed abiti a 60 Km io la vedo dura!
Ho visto che parli di energie rinnovabili e ti scrivo la mia opinione.
Se vuoi fare un pò di fotovoltaico sul tetto dei fabbricati rurali questo si può fare (e te lo consiglio), ti darebbe qualche entrata ma non risolve il problema della gestione del terreno, su cui dovresti produrre biomasse per un impianto biogas che richiederebbe un investimento enorme (si parla di alcuni milioni di euro) e occorre tanto terreno ed un impegno costante per "alimentare" questi impianti.Se non vuoi cambiar vita totalmente, è completamente da escludere, anche se ti darebbe ottimi guadagni, ma devi addentrarti nel settore sia agricolo che bioenergetico.
L'unica alternativa potrebbe essere la pioppicoltura (come già suggerito) che da un reddito paragonabile ad altre colture (o un pò superiore a volte) senza un impegno troppo gravoso, tieni però conto che incasserai una discreta somma solo tra 8-10 anni!
In definitiva io cercherei di alzare l'affitto se troppo basso (magari dandola a qualche azienda con gli impianti biogas che possono permettersi di pagare affitti + elevati) e continuare come avete sempre fatto....
ciao

Intanto grazie per le risposte, incominciero' a prendere informazioni sul fotovoltaico, per quanto riguardo la pioppicultura approfondiro' la conoscenza.
Come prima cosa dovro' informarmi bene sui contratti di locazione