L'azione di un erbicida si può svolgere in vari modi: si dice per contatto quando l'applicazione sul fogliame ne causa un disseccamento in tempi più o meno rapidi (la molecola agisce ad es. sulle membrane cellulari dei tessuti di rivestimento delle foglie provocando rottura); a questa categoria appartengono i c.d. disseccanti (es. Pyraflufen-ethyl, viene usato anche come spollonante nei fruttiferi).
Vi sono poi diserbanti sistemici, la cui molecola viene assorbita, immessa nei vasi linfatici e quindi trasportata nei vari distretti della pianta (es. glifosate, che per agire deve essere assorbito dalle foglie mentre nel terreno viene decomposto; altri erbicidi, detti anche anti-germinello, invece hanno una azione residuale in quanto permangono nel terreno e vengono assorbiti da semi in germinazione, vengono impiegati in post-raccolta o in pre-emergenza: es. Pendimetalin).
Si parla di selettività per posizione quando la tossicità dell'erbicida dipende dal posizionamento nel profilo del terreno, ossia esso esplica la sua azione per le plantule che germinano da semi in un dato strato nel profilo del terreno ma risulta innocuo per piante che sviluppano ad es. radici al di fuori da quella stratificazione.
Ai miei tempi - anche se praticamente si tratta di più di mezzo secolo - i docenti consigliavano testi o quanto meno producevano dispense su cui studiare, ora non so ma in rete cercando bene si trova: qui c'è un link che, anche se non è aggiornato rispetto alle norme sui Prodotti fitosanitari, è valido sulle nozioni di basehttp://www.acutis.it/Materiale_Agronomi ... e_2013.pdf" target="_blank" target="_blank" target="_blank