Salve, ho un dubbio riguardante la stima dei frutteti. Nel caso di un frutteto autonomo specializzato a governo annuo con piante disetanee nel trattato di estimo di Michieli leggo che il frutteto può essere suddiviso in parcelle con uguale numero di piante coetanee e quindi ogni parcella viene considerata a sè , di conseguenza avremo per ognuna un Bf periodico costante, giusto? Nel caso del valore intermedio Vm (suolo + soprassuolo) però viene considerato il beneficio medio annuo dell'arboreto come un beneficio costante e lo capitalizza con la seguente formula : Vm: BFa/r . il mio dubbio è : come può essere il beneficio medio annuo costante se le piante sono disetanee nell'intero arboreto e in ogni parcella è costante solo il bf periodico? scusate se ho sbagliato qualcosa
Ciao Chiara aspettando qualcuno che ti risponda ti consiglio di andarci piano con questi calcoli solo leggendo il tuo post mi è venuta l orticaria più l esaurimento nervoso. Saluti angelo
Intanto quando si parla di frutteti ti consiglio di suddividere sempre la tua stima in terra nuda e soprassuolo e poi sommarli che è sempre l'opzione più accettata all'unanimità. Comunque se ho capito bene il tuo dubbio, non ti torna il perché si parli di Bf costante quando le piante sono disetanee... la verità è che è una semplificazione, che però trovi anche quando le piante sono coetanee. Mi spiego meglio... se hai piante di 10 anni che producono x e piante di 20 anni che producono y, la produzione che ottieni non può essere considerata ripartibile in modo equo tra le piante ma puoi considerarla costante perché ipoteticamente, chi più chi meno, anche l'anno prossimo le tue piante daranno lo stesso totale. E' ovvio che si tratta di una semplificazione in quanto non tiene conto del fatto che piante giovani possono aumentare la produzione e quelle vecchie deperire ma siccome mi sembra di capire che l'approccio che ti propone è quello di fare un'accumulazione iniziale illimitata considerando il beneficio costante (Bf/r), il libro lascia perdere queste considerazioni e valuta le condizioni attuali come ordinarie. MA RIPETO. E' teoricamente molto più corretto stimare il valore del soprassuolo dal momento della stima fino al momento dell'espianto (per ogni parcella coetanea) e sommarlo al valore della terra nuda.
Ciao AdamNash, il valore della terra nuda in questo caso viene calcolato considerando ogni parcella separatamente e calcolando per ognuna un reddito periodico ( con la formula delle periodicità illimitate) mentre il valore soprassuolo + terra nuda come ho detto viene ottenuto con il beneficio annuo costante (bf/r) e poi per differenza tra i due valori ottengo solo il soprassuolo. Forse se ho ben capito il beneficio annuo è costante ( in teoria) perchè ogni parcella rappresenta tutto il ciclo economico del mio frutteto giusto?
Si esatto secondo me considera il beneficio di ogni particella costante non in senso assoluto ma rispetto al beneficio totale. Io non mi trovo d'accordo con questa impostazione teorica ma non vorrei metterti altri dubbi... il valore della terra nuda non lo calcolerei per ogni particella sebbene le piante siano disetanee, perché il valore della t.n. ottenuto per capitalizzazione deve esprimere le potenzialità in condizioni ordinarie di quel terreno e si stima come periodicità facendo finta di essere tra il momento di espianto e quello di impianto, quindi per me è concettualmente sbagliato dividere in parcelle per quanto riguarda la terra nuda (potenzialmente il terreno in condizioni ORDINARIE può ospitare piante coetanee). La suddivisione in parcelle sarebbe importante per quanto riguarda invece il soprassuolo, se lo si calcolasse non per differenza ma ipotizzando un ciclo fittizio, tuttavia ottenendolo per differenza tra V.totale (Bf "costante"/r) - V.t.nuda, si genera un accomodamento della situazione che si può accettare ma che sottintende un'imprecisione di fondo. E' purtroppo molto difficile essere esaustivi su questi argomenti riassumendo in poche righe, spero di essere sufficientemente chiaro.