suino semibrado: alimenti del bosco tossici e/o da evitare

Salve a tutti,
mi sto documentando su come poter allevare in stato semibrado suini su terreni marginali di montagna (bosco ceduo, pascolo e seminativo a circa 850 m s.l.m, zona regione Marche).
Ho acquistato il libro "Dalla ghianda al cotechino" dei Prof. Giannone e Sodi e ho letto vari post interessanti qui sul forum.
Non ricordo dove, ma ho letto di piante/erbe potenzialmente tossiche per il suino o che comunque andrebbero evitate per una corretta alimentazione. Qualcuno potrebbe aiutarmi facendo un elenco delle principali ?
Nel caso fossero presenti nella zona da dedicare al pascolo, è possibile rimuoverle o ci sono comunque degli impedimenti pratici o normativi?
Il bosco ceduo che potrei recintare ha un buon 85% di carpino e quercia.
Inoltre vorrei chiedere se il pascolo di suini nel bosco ceduo potrebbe compromettere la crescita del bosco stesso soprattutto nel periodo successivo al taglio. Potrebbe essere consigliato attendere qualche anno dopo il taglio prima di "dedicarlo" al pascolo suino?

Oltre alle piante/erbe dannose per l'allevamento, ci sono anche animali selvatici che potrebbero creare problemi di tipo sanitario o altro (cinghiali, lupi, caprioli, volpi ecc.)? In questo caso è sufficiente la recinzione elettrica o per il perimetro esterno è assolutamente necessaria la recinzione "tradizionale"?

Grazie

Salve Andrea, per l'allevamento in semibrado troveresti interessanti anche diversi capitoli del "L'allevamento biologico del suino" del nostro proff. Mario Giannone - ed. Edagricole.
Attenzione al pascolo in zona boschiva per la presenza di vegetazione spontanea tossica per il suino (felci, senecio, lupino giallo, elleboro, ramolaccio, ecc...)
Per i cinghiali, lupi, caprioli, volpi sul perimetro esterno è necessaria la recinzione "tradizionale interrata 20/30cm" ma spero che tu non li abbia tutti anche i Lupi? e dove sei?
ciao mf

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Per i cinghiali, lupi, caprioli, volpi sul perimetro esterno è necessaria la recinzione "tradizionale interrata 20/30cm" ma spero che tu non li abbia tutti anche i Lupi? e dove sei?
ciao mf [/i][/quote]

Il problema del lupo lo dovrò affrontare pure io, poichè da qualche anno sono divenuti stanziali sia sulle Alpi marittime che sul massiccio del Beigua.
Cani da protezione o gli asini dovrebbero risolvere il problema.
http://assets.wwf.ch/downloads/protezio ... greggi.pdf

ciao Fabrizio, di cosa ti occupi ed in che zona ?
ciao mf

mfCarpentieri ha scritto:ciao Fabrizio, di cosa ti occupi ed in che zona ?
ciao mf

Buon pomeriggio, sig. Carpenteri.
Attualmente io ed il mio nucleo famigliare risiediamo ancora ad Abbiategrasso (MI), nella proprietà avita.
Esiste però la concretissima opportunità per un trasferimento nell'entroterra savonese.
Per ciò che concerne il lupo, è da ritenere stanziale e prolifica la sua permanenza sull'Appennino ligure e sulle Marittime, tanto da indurre
la regione Liguria, nel 2007, ad una significativa promozione del "progetto lupo"; affinchè istituzioni ed enti preposti concorrano costantemente ad un sostegno tangibile a beneficio degli allevatori danneggiati, senza compromettere, nell'eco-sistema faunistico del Beigua, la risorsa "lupo".
Cordialmente
Fabrizio

Scusate se rispondo con un pò di ritardo.

Intanto grazie a Carpenteri per le indicazioni e le foto.
Purtroppo anche da noi (appennino marchigiano, zona ai confini del parco nazionale dei monti sibillini) i lupi sono stati ripopolati e si stanno riproducendo a ritmi elevati.........................

Cinghiali e caprioli sono già presenti in abbondanza da diverso tempo. Poi istrici, tassi e volpi a volontà.............

Per il libro "L'allevamento biologico del suino" ho cercato anche su internet ma attualmente non ci sono copie disponibili. Spero di poterlo reperire al più presto.

Andrea