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Suinicoltura intensiva: benessere animale entro il 2013!
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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Jgoracci ha scritto: per iniziare a sfatare i falsi miti ambientalisti che associano in automatico l'allevamento animale alla sofferenza e alle crudeltà.
meno male che lo dici! posso capire che un suino che grufola in un bosco sia molto molto felice, però ci sono anche bravi allevatori ( o che cercano di esserlo) e pure pessimi allevatori amatoriali. Non è la prima volta che leggo o sento dire in giro che al maiale casalingo si dà "la spazzatura", o che si tengono maiali non vaccinati e non curati. Pure Tozzi ( il geologo , che adesso fa la "Gaia scienza" su La7) per rinforzare il suo messaggio filovegetariano e animalista disse che ai maiali si davano la plastica e il cemento ( provate e mi direte come ingrassano bene).
_________________ L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr) Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone
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20/05/2010, 8:58 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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Milli, molto d'accordo con te! Ma ricorda che tali "falsi miti", come li ho chiamati, sono stati creati ed alimentati dalla suinicoltura intensiva degli anni '90, non lo dimentichiamo: minor costo possibile del kg di carne, incredibile impiego di input chimici, dignità dell'animale persa completamente, feci (e non chiamiamolo letame!) contaminate da auxinici smaltite impropriamente, selezione spinta verso l'eccessiva magrezza delle carni... vogliamo aggiungere altro? Jacopo
_________________ Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità. Vandana Shiva
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20/05/2010, 9:27 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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Ecco le foto. Ne avevo altre migliori, ma l'idea la danno. Questo è un allevamento Olandese fotografato nel 2003. Jacopo
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20/05/2010, 10:39 |
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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grazie per la foto. però almeno un grosso difetto ce l'ha: ha il grigliato va bene per la scrofa ma non per i suinetti, sono larghi e si possono incastrare gli unghietti. Quando capita, se va bene il suinetto si ferisce la zampa, altrimenti se non viene schiacciato, muore per ipotermia. per quanto riguarda gli errori degli allevatori ( senza voler generalizzare) ci sono stati per ignoranza e cinismo e persone così ci saranno sempre e ovunque , purtroppo. Basti pensare a tutti i recenti scandali alimentari degli ultimi mesi, dagli allevatori di bufale che scaricavano i liquami nei corsi d'acqua, agli adulteratori di formaggio nel cremonese. Il loro comune denominatore era sempre quello: fare più soldi possibili senza guardare in faccia a nessuno. E questo avviene in tutti i campi del vivere civile. ora, per ritornare all'argomento suini, confido nell'istruzione delle nuove generazioni e nelle nuove legislazioni, anche se nella applicazione delle leggi ho poca fiducia. Pure io sono qui per imparare!
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20/05/2010, 11:08 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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milli ha scritto: confido nell'istruzione delle nuove generazioni e nelle nuove legislazioni, anche se nella applicazione delle leggi ho poca fiducia. Milli, più volte abbiamo dialogato sul questo forum e sai quanto creda in quello che dici, e cioè che un possibile (?) futuro cambiamento possa provenire esclusivamente da un coinvolgimento intellettuale dei giovani, non basato sugli scandali (unica fonte di "cultura" e notizia che oggi sembra fare breccia nelle menti), ma su conoscenza e competenza tecnica. Non parlo degli allevatori-sciacalli, ma il problema benessere animale nell'allevamento suino intensivo c'era e c'è. Così come negli altri allevamenti; c'è da dire che alcune specie o produzioni sono più sensibili di altre: broiler, lattifere, ovaiole, ..., insomma in tutti quei settori dove o viene richiesta una iper-produttività (latte/uova), o dove l'allevamento è completamente scollegacto con la terra, assimilandosi ad un'industria di trasformazione (suini/carne). Entrano mangimi e medicinali, escono prodotti e rifiuti contaminati e contaminanti. Capire un problema, affrontarlo e risolverlo nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le risorse disponibili. Questa è la chiave. Il grigliato, si sa, non è la giusta soluzione per gli animali; lo è per l'allevatore. Tutto si può migliorare: aggiungere paglia o trucioli o strisce di carta aumenta e di molto la qualità di vita degli animali. Ma intasa e "sporca"... Allego tabella con misure minime per garantire il benessere di suinetti su grigliato. Jacopo Jacopo
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20/05/2010, 12:18 |
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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Non ti posso certo dare torto, si cerca un compromesso accettabile e via via migliorabile, quando anche la tecnica trova soluzioni migliori. Oggigiorno si comprano i grigliati già predisposti per un tipo o l'altro di animale. La mia critica era rivolta a quel grigliato in particolare. Tu che sei così preparato, sei stato all'estero a visitare o a lavorare in quegli impianti?
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20/05/2010, 12:25 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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Milli, no, sfortunatamente non ci ho lavorato direttamente, ma ho lavorato per molto tempo con persone che sono state lì per lavoro e ricerca. Ho appena trovato un'altra immagine di una gabbia parto a norma presa dal sito di un famoso costruttore di strutture zootecniche italiano (vedi allegato). Qui vi è un differente tipo di grigliato per scrofa e suinetti (effettivamente vi sono 3 zone: bianca suinetti riposo, rossa suinetti in movimento, blu scrofa!). Comunque, penso che, a fianco di soluzioni tecnico-gestionali innovative e rispettose, vi debba sempre essere "l'occhio del padrone che ingrassa l'animale": pratiche come, per esempio, l'impiego della scrofa capogruppo come prima può evitare urla, spinte o percosse verso i soggetti, anche primipari, che si rifiutano di entrare nella sala parto (novità dell’ambiente, odore differente, ...): ciò prevede però una chiara identificazione della gerarchia in sala gestazione. Oppure l'identificazione della scrofa in stato benessere perchè resta più a lungo in decubito prima del parto; diversamente un soggetto in malessere passa molto più tempo in piedi...e così via... Jacopo
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12.jpg [ 14.52 KiB | Osservato 1004 volte ]
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20/05/2010, 15:02 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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Un altro esempio preso da www.thepigsite.comJacopo
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moustsen1.jpg [ 45.26 KiB | Osservato 1002 volte ]
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20/05/2010, 15:18 |
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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bella la prima gabbia ( la seconda non l'ho capita molto) anche se avrei da ridire qualche piccolo particolare... posso chiedere chi è il costruttore?
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20/05/2010, 17:32 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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Milli, indicami le tue perplessità/curiosità/dubbi tecnici, così ne parliamo. Ti ho risposto in privato alla domanda. Jacopo
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21/05/2010, 7:24 |
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