Ciao a tutti, Sono appena entrato in questo forum e ringrazio fin d'ora per le risposte e i consigli che mi darete. Ho un podere di 22ettari sulle montagne Parmensi e vorrei dedicarne 8 ad allevamento suini allo stato brado per l'esattezza nero di Parma. Questi 8 ettari a corpo unico composti da boschi e prati si possono suddividere, abbastanza equamente, in due parti uguali per avere una rotazione biennale che dia respiro alla terra. Mi sono documentato un po' e ho visitato qualche allevamento pero' chiedo ugualmente il Vostro autorevole parere per poter allevare un numero di suini tale da poter utilizzare al massimo le risorse disponibili con,ovviamente, le integrazioni del caso. Non fatevi problemi si accettano consigli e critiche di ogni tipo. Grazie.
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: Suini allo stato brado
17/12/2014, 20:04
Intanto che arrivano gli esperti ti chiedo di quali risorse potranno trovare i suini in natura nello specifico, c'è acqua disponibile? grazie. Inserisci la tua provincia nel profilo, per favore, si accede tramite "Pannello di Controllo Utente", nella barra in alto a sinistra.
Sono un po' imbranato col mezzo, sono andato sul pannello di controllo utente ma non sono riuscito a capire cosa fare. Comunque scrivo dalla provincia di Milano ma il podere si trova sull'appennino Parmense a 600mt di altitudine con boschi misti di cerri,carpini e querce. Per il pascolo avevo in mente di seminare erba medica mista a prato polifita e lupinella lasciandoci poi andare sopra i suini. Per l'acqua ho a disposizione una cisterna di raccolta dai pluviali di circa 20mc che posso utilizzare come "polmone" per il periodo estivo e naturalmente acqua di rete. Nella parte bassa del podere posso allestire,in una zona ombreggiata,una pozza per l'estate; per i ricoveri e le nursery pensavo di creare zone miste bosco/pascolo in modo che siano protetti dal sole estivo ma che abbiano comunque accesso al pascolo.
le acque pluviali non dissetano...vanno bene per le pozze che faranno loro in pochi giorni...per i campi dipende dalla profondità, esposizione, scheletro. Io farei orzo e favino a perdere......per terreni piu profondi del girasole... Per il mais dipende dall'annata e dalla varietà...quelle in commercio non sono ottimali per la semina in montagna..io me li sono fatti i semi..non sarebbe legale purtroppo ma per uso interno a perdere non ci sono problemi. Se hai boschi di querce ti consigliere di imparare a potarle come alberi da frutto in modo di avere una costante produzione di ghiande... Dovresti avere almeno 6 recinti...3 ingrasso per le 3 fasi di sviluppo e 3 per riproduzione...verro, scrofe incinte e con piccoli, scrofe in recupero. Recinti per cattura necessari per prelievi eccetera... Comunque...nell'allevamento al brado ogni anno bisogna cercare di esaltare quelle che sono le caratteristiche dell'annata...perchè ogni anno è uno e irripetibile e non piu essere standardizzato.
Ciao Altomugello Non sapevo che si potessero potare le querce per incrementare la produzione delle ghiande ottima idea!! Per l'acqua quindi dovrei fare un pozzo perché sono lontano dalla rete idrica. Per le recinzioni ho già un potente elettrificatore e pensavo di realizzarle con due ordini di filo e rete in plastica nel mezzo come dissuasore ottico. Per evitare la crescita di erbacce secondo te puo' andare bene posare del telo antialga sotto i fili? Grazie.
il telo se lo mangiano.....non metterlo...se l'elettrificatore è potente e usi un buon filo zinco-alluminio man mano che cresce l'erba si brucia con la corrente.....la rete non serve ma dipende dalle norme sull'allevamento al brado che ci sono nella tua provincia.....
Si,effettivamente ho visto che anche se l'erba cresce e tocca il filo si brucia,pensavo che diminuisse il rendimento dell'impianto pero' una volta ho toccato inavvertitamente il filo e nonostante toccasse l'erba in diversi punti ho preso una botta che ancora me la ricordo. Per correttezza verifichero' i dati di targa e poi ti dico. Ma torniamo ai simpatici porci; per il mio potenziale allevamento dispongo di circa 8,5ha che possono essere divisi in due zone con le stesse proporzioni bosco/pascolo da alternare per le rotazioni colturali. La razza che vorrei allevare è il Nero di Parma (mi trovo sull'appennino Parmense) pensavo di fare in questo modo: 3/4 scrofe+1 verro da alternare ogni 2 anni nelle due zone da 4,25 ha opportunamente divise in fecondazione/svezzamento e ingrasso. Ovviamente dovro' contattare la usl di zona in merito ai carichi per ettaro ma tu cosa ne pensi? Grazie.
Bombur ha scritto: pensavo di realizzarle con due ordini di filo e rete in plastica nel mezzo come dissuasore ottico. Per evitare la crescita di erbacce secondo te puo' andare bene posare del telo antialga sotto i fili? Grazie.
Una cosa simile l'ho vista in alcuni allevamenti in calabria, tra i conduttori del recinto elettrico posizionano la rete di plastica utilizzata nei cantieri stradali di colore arancione.
In ogni caso per recintare 8 Ha e tenuto conto che devi controllare dei suini ti serve un elettrificatore molto potente e degli ottimi conduttori come quelli in alluminio/manganese che ti hanno già consigliato.
Il telo sotto i fili telo sotto i conduttori se vuoi metterlo devi installare quello spesso per vivai ma poi vedrai che qualche erba nasce.