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ricovero fattrice

18/04/2013, 17:37

ciao a tutti. ho bisogno di un consiglio. ho una scofa l.w. che tra una ventina di giorni dovrebbe partorire. e' al suo primo parto...avrei bisogno di un consiglio. dorme in una 'porcilaia' che misura metri 2,5 di lunghezza per 2 metri di larghezza. non vive li comunque perche e' libera di pascolare per circa mezzo ettaro. li ci va solo a dormire e a bere. allora il mio dubbio e' questo: i giorni antecedenti al parto la vorrei chiudere nel ricovero per rendergli l'ambiente piu tranquillo ed evitare che partorisca in ''giro''
la mia domanda e' e troppo piccolo secondo voi? grazie Mirko

Re: ricovero fattrice

18/04/2013, 18:49

Salve kim78, come dimensioni può andar bene, ti allego un file dove si vedono le dimensioni e la delimitazione esterna per i suinetti, inoltre ricordati di posizione una barra antischiacciamento.
saluti mf
Allegati
Capannina parto scrofa.jpg
Capannina parto scrofa.pdf
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Re: ricovero fattrice

19/04/2013, 13:04

mfCarpentieri ha scritto:Salve kim78, come dimensioni può andar bene, ti allego un file dove si vedono le dimensioni e la delimitazione esterna per i suinetti, inoltre ricordati di posizione una barra antischiacciamento.
saluti mf

salve sign.mfCarpentieri la ringrazio della risposta cosi celere e dei consigli.
ne approfitto per chiederle un altra cosa, da poco ha postato una tabella l'alimentazione dei maiale in particolar modo delle scrofe in gestazione. trovo le sue indicazioni sempre molto precisee puntuali. il mio dubbio e' se ad uno o 2 giorni dal parto la somministrazione della quantita di mangime devo diminuirla leggermente. o se continuo con le dosi da lei indicate. grazie

Re: ricovero fattrice

22/04/2013, 14:55

Salve Mirko, mi pare opportuno(non essendo un'allevatore) girarti quanto scritto da marco62 che insieme alla Milli sono i nostri allevatori di riferimento;
Re: Alimentazione e management delle scrofe
Parliamo di lattazione: uno degli obbiettivi fondamentali al termine della lattazione è contenere la fisiologica perdita di peso delle scrofe che in generale si stima sui 10-15 kg oltre si possono compromettere le performance future.
Un errore frequente è quello di razionare in modo troppo severo le scrofe, si passa dai 3 kg e più ai 2 kg scarsi, una volta in sala parto per poi proseguire in modo più severo all'avvicinarsi del parto previsto. Se da un lato è bene non eccedere con il mangime, dall'altro non dobbiamo dimenticare che dare un quantitativo basso è fonte di stress, conduce a stitichezza e si instaurano meccanismi perversi che interferiscono nelle lattazioni future.

Nel giorno del parto non si somministra mangime o poco se la scrofa mostra volontà, le difficoltà giungono il giorno successivo al parto e nella prima settimana di lattazione, dal 10 giorno in poi l'obbiettivo è massimizzare il consumo di alimento.
Per la gestione dei primi 10 giorni, ci sono varie scuole e curve di alimentazione:
-quella U.S.A. somministra 2,5 kg di mangime per i primi 2 giorni, per poi andare a volontà;

mentre in Europa si alimenta con quantitativi più bassi, con curve differenti per scrofe e scrofette,
-la tesi olandese parte da 2kg al 1°giorno di lattazione e si cresce di 500g giorno nei 9 giorni successivi, mentre per le scrofe adulte si parte da 3kg e succ. 500g sempre fino al 9°giorno,
-quella danese che parte indifferentemente da 2 kg per scrofe e scrofette al 1°giorno fino al 4° per poi aumentare di 1 kg al 5°giorno e di 500g ogni giorno successivo fino al 9°giorno dove si raggiunge i 6,5 kg e oltre.

Naturalmente il consumo è legato a vari fattori quali: la temperatura, sopra i 22° gradi si abbassano i consumi, ogni °C che sale cala il consumo di 0,1 0,2 kg./gg, dalla disponibilità di acqua, una scrofa beve dai 20 ai 35 litri con picchi di 50 litri in condizioni estive (anche se è difficile quantificare lo spreco) l'abbeveratoio dovrebbe avere una portata di 2 l/minuto , somministrare l'alimento bagnato aiuta.

Nel numero di pasti, per favorire l'ingestione si introduce il 3° pasto, però è stato verificato che se il 3° pasto si somministra in un arco di 9-12 ore è poco utile e non contribuisce all' effettivo aumento di ingestione, quindi è consigliabile introdurlo dopo il 7° gg. e ben distanziato di ore, la somministrazione notturna x usufruire delle ore di fresco aiuta.
Chi si sforza di alimentare al massimo le scrofe in lattazione raccoglie i frutti a 360° cioè: più nati, più svezzati, meno ritorni, meno riforme, suinetti più pesanti allo svezzamento.
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Altre indicazioni sono:
Per la produzione del latte l’alimento dovrebbe fornire:
75-80% dell’energia
80% della proteina
95% della lisina

Energia M: 3.300kcal/kg
Proteina: 16,5 – 19%
Lisina: 0,85 – 1,0%

Dopo il concepimento a secondo del numero di nati e del peso della scrofa in lattazione,
si va dai 4-4,5 ai 7-8 kg di miscela, occorre non far perdere troppo peso per avere una migliore venuta calore allo svezzamento.
Per aiutare l’ingestione sarebbe utile dopo il parto la somministrazione del mangime diluito in acqua nel rapporto 1 /2,7 distribuito 3 volte al giorno.

Saluti mf

Re: ricovero fattrice

23/04/2013, 17:31

ciao, mi rendo conto che dare 3 pasti al giorno è difficile, anche perchè minimo devono passare 4-5 ore l'uno dall'altro ( meglio 5-6).
però almeno due pasti ci devono essere, rischi l'indigestione ( e la morte) o quantomeno picchi glicemici non salutari per l'animale.
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