Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
Re: Razze autoctone marchigiane
06/02/2010, 0:42
Ciao FabioZ, sicuramente il Nero di Parma ha un importante filiera, ma ancora non può essere annoverato tra le razze autoctone, quando sarà riconosciuto razza, lo segnaleremo, per ora resta un ibrido. Saluti Francesco
Francesco, il fatto che una razza, come nel caso della nuova selezione di Suino Nero di Parma, non sia ancora stata riconosciuta a causa dell'inadeguatezza della legislazione corrente non significa che essa non esista in quanto tale. Una cosa prima viene creata ed a tempo debito riconosciuta. Anche se il Nero di Parma è iscritto nel registro ibridi, possiede già tutte le caratteristiche per essere definito una razza vera e propria.
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Re: Razze autoctone marchigiane
07/02/2010, 0:07
Ciao Fabio, purtroppo in Italia i tempi sono lunghi per tutto, e questo è un male perché porta a ritardi e danni inaccettabili, comunque penso che l'iscrizione al registro degli ibridi abbia un suo perché, e quindi servono dei tempi per verificare che non sia un ibrido ma una razza, se era registrato ibrido era formato da più razze, quindi l'errore è stato iniziale, bisognava subito iscriverlo come razza, avranno sbagliato all'ANAS? Questo non lo so, comunque faranno i loro controlli anche perché come logica non torna tanto, se è un ibrido non può essere una razza, quindi questo passaggio mi lascia perplesso. Comunque se sono riusciti a recuperare la razza autoctona Nero di Parma sono felice, in quanto vuol dire che non c'è stata la perdita di genetica che avviene sempre quando una razza si estingue, quindi complimenti a chi è riuscito a salvare questo suini. Ma per correttezza finché non c'è l'ufficialità, proprio per il rigore scientifico che contraddistingue agraria.org, continueremo a considerare il Nero di Parma come un ibrido. Saluti Francesco
Francesco, non capisco cosa non fili secondo logica... E' stata creata una nuova selezione di Suino Nero di Parma, non esiste una legislazione adeguata per creare un nuovo libro genealogico, quindi viene momentaneamente appoggiato nel registro ibridi dove è specificato che lo schema d'incrocio è il seguente: Suino Nero di Parma X Suino Nero di Parma = Suino Nero di Parma. Non sono previsti incroci di nessun tipo. Quindi proprio per il rigore scientifico che dovrebbe contraddistinguerci, non possiamo asserire di essere di fronte ad un ibrido il cui schema selettivo prevede sempre l'introduzione di razze parentali in diverse modalità (Landrace X Large White = F1 ad esempio) ecc. Il pensiero scientifico proprio perchè tale non dovrebbe farsi influenzare dalla burocrazia!
Ciao a tutti , mi insinuo tra le righe come ormai quasi ex allevatore di Nero di Parma.
Il soggetto in questione e' un suino che ormai e' possibile definire puro e recuperato! Ma il recupero per quanto ne so' io e' partito da soggetti recuperati sia in montagna che nella collina parmense che non erano puri al 100% erano soggetti "macchiati" o meglio i resti del suino Borghigiano (razza storica parmense. ma derivata dalla Nera Parmigiana incrociando la femmina di Nera con il maschio LW) che erano ancora reperibili in zona.
E' per questo che e' stata aperta l'iscrizione nel registro ibridi. Se si fosse partiti da almeno 2 o piu' soggetti puri forse l'iscrizione (dopo qualche anno di selezione ovviamente) sarebbe partita da un registro delle razze autoctone italiane.
Mi auguro sempre che un progetto di recupero/ricostruzione come nel caso del Nero di Parma, possa avvenire anche con altre razze storiche, vedi quella del topic, perche magari in qualche cascinale sperduto qualcuno puo' avere ancora qualche soggetta anche ibrido da cui partire!
Smetto perche' 1 il podere in cui sono in affitto (e' di mio zio) verra' venduto rimanere in affitto con altri e' un casino, per tanti motivi e ora come ora non ho la possibilita di trovare nuovi terreni. (di incolti ce ne sono, ma quando li vai a cercare sembra sempre che chiedi la luna) 2 mio padre che in questa attivita mi aiuta ( io ho preso la " qualifica di imprenditore agricolo professionale" poiche' faccio anche un altro lavoro) ha dei problemi di salute e sarebbe un grosso sacrificio per lui continuare.
Per me e' dura chiudere questo sogno che ho realizzato, ma devo.
A breve ho intenzione di postare una piccola relazione su questa mia esperienza, con considerazioni tecniche personali e costi, cosi da mettere a disposizione di tutti questa mia breve ma splendida esperienza. Valutazioni fatte su Nero di parma e Borghigiano.
Mi dispiace veramente smettere, ma va cosi. Ci ho preso in mezzo anche la crisi economica che certo non mi ha aiutato a investire, ma ora che dopo 2 anni di "rodaggio" si affacciavano prospettive devo abbandonare!
Sono cero che il suino nero di Parma diventerà una razza, si stabilizzerà e crescerà di importanza, ma sul recupero o salvataggio non sono concorde, è stata una intelligente e ben organizzata ricostruzione, spinta non so da cosa, come sta avvenendo sotto i nostri occhi, a macchia d'olio, in tutta Italia per molte altre razze scomparse da tempo; la cosa non è sbagliata, le razze sono un prodotto umano in primo luogo, ma per quello che mi riguarda, per quel poco che vale il mio giudizio e per l'onestà intellettuale che dovremmo avere tutti, vanno distinte le razze realmente sopravvissute e quelle che vorremmo che lo fossero, saluti, Mario
Mario l'onestà intellettuale è fuori di dubbio. Il suino NERO di Parma si chiama così proprio per l'onestà intellettuale di non dire NERA PARMIGIANA che era la vecchia razza. Il Suino Nero di Parma è l'unico che si attiene alle REGOLE della riproduzione suina in Italia, per quanto concerne la produzione di razze . Infatti paga profumatamente ANAS per gli aspetti burocratici annessi alla tenuta di un Registro Ibridi.
I motivi che ne ispirano selezione e fissazione sono presto detti, ridare ad un territorio prodotti di alta qualità corrispondenti ad una tradizione e prodotti con una razza adatta al vecchio sistema di allevamento del passato. L'Emilia è da sempre riconosciuta come la patria dei grandi salumi italiani.
La Toscana mi risulta che in barba alle regole più basilari riconsca come ARSIA un fantomatico suino Macchiaiolo di cui abbiamo avuto modo di verificare la non corrispondenza morfologica con L'antica razza estinta .
Pertanto Mario mi sembra che le attenzioni dubitative andrebberò addebitate a chi non si attiene alle regole e non a chi le regole le conosce e cerca faticosamente e con onestà intellettale di applicarle alla lettera come il Consorzio del Suino Nero di Parma.