Il problema è proprio questo, che non esistendo Linee Guida ben precise per un allevamento all'aperto, perchè nessuno si sognerebbe di porre regole di allevamento ad una situazione di "Brado" i buon ispettori che hanno i paraocchi e che non vogliono assumersi delle serponsabilità, pretendono di applicare delle norme scritte per l'intensivo !!! anche al brado ed al semibrado, meno male che questa è materia gestita in prima istanza dalle regioni. Per superare il vuoto normativo, il Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna ha pubblicato il 19 agosto 2008 le “Le linee guida per la gestione e il controllo sanitario dell'allevamento di suini all'aperto - criteri di biosicurezza” (deliberazione della Giunta regionale n. 1248 del 28 luglio 2008).Con il provvedimento, oltre a fornire un’interpretazione condivisa sull'applicazione delle norme vigenti in materia di controllo sanitario e ambientale, vengono date anche informazioni tecniche utili per indirizzare gli allevatori verso una gestione dell'allevamento all’aperto razionale e corretta dal punto di vista sanitario ed ambientale, oltre che zootecnico e della sostenibilità economica.