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maiali duroc 
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Iscritto il: 25/03/2013, 22:01
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salve vorrei vostri pareri su questa razza se cresce rapidamente?pregi e difetti grazie anticipatamente


02/06/2013, 22:23
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Sez. Tartufi
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Ciao, già letto qui?
http://www.agraria.org/suini/duroc.htm

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Saluti,
Flavio.


03/06/2013, 0:55
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Ciao giannisteli,
ma la vorresti allevare in purezza o in incrocio, sicuramente i risultati migliori si riscontrano in quest'ultima tipologia.
Saluti Francesco

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- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


11/07/2013, 23:19
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...principiante...con 5ha di boschi..mi inserisco nel dibattito

mi potete parlare un po' degli incroci cinta x duroc
l'incrocio migliora la velocità di accrescimento e la prolificità della cinta?
in che senso deve essere fatto ? (verro duroc x scrofa cinta presumo)

Tenendo conto che avendo poco tempo e nessuna esperienza tenderei alla vendita di animali vivi evitando vendita di carni fresche macellate e salumi e con una disponibilità di territorio come la mia, esiste possibilità di reddito? o , in seconda battuta, almeno autoconsumo + recupero spese?

Esistono canali di vendita della cinta DOP? se sì, assorbono il prodotto? Può considersi DOP la cinta incrociata o deve essere in purezza?

Grazie a tutti e scusatemi in anticipo per le castronerie.....


14/08/2013, 0:28
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Sez. Norcineria
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Salve oellinas, in una domanda hai messo il mondo !!! nella sezione trovi molti altri argomenti simili aprili e leggi le varie esperienze!!!

Semplificando: Allevamento all’aperto, riproduzione naturale.
Incroci: normalmente non si esprimono dei metodi rigidi, dipende molto dai caratteri del tuo animale/razza che vuoi tramandare, se prendi una razza rustica e fai un incrocio con una razza migliorata, l'ibrido (50%) ottenuto è ovviamente migliorato nell'accrescimento, nella prolificità e attitudine materna, rispetto alla razza rustica. Poi in base alle tue esigenze(carni da banco o per salumi), proseguirai facendo coprire la tua scrofetta (meticcia al 50%) o dal verro rustico o dal verro migliorato, ottenendo degl’ibridi al (75%), … oppure! potresti scegliere una terza via, per garantire che si manifesti l’eterosi, (appartenenza ad una razza diversa da quelle usate per costituire la scrofetta).
Nelle femmine selezionerai : forte istinto materno, efficienza riproduttiva, buona produzione di latte e forte costituzione, assenza dell’allele responsabile del PSE (carni: flaccide -pallide -essudative).
Nel verro : buon istinto genesico, grande sviluppo con tagli di qualità, resa elevata al macello, assenza dell’allele responsabile del PSE.

@Esiste possibilità di reddito? o , in seconda battuta, almeno autoconsumo + recupero spese?
Su 5 ha di bosco non ci mantieni una famiglia, specialmente pensando di vendere animali vivi.

@Esistono canali di vendita della cinta DOP? se sì, assorbono il prodotto?
Si! Esistono e ai soci “certificati” ritirano il prodotto in esubero, per saperne di più devi informarti presso le loro sedi.

saluti mf

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Wendell Berry, diceva “ se mangio carne voglio che venga da un animale che ha vissuto una bella vita all’aperto, senza affollamenti, su pascoli abbondanti, con acqua buona e alberi per ombra"...

http://www.leselvedivallolmo.it

Il prosciutto insaccato (TerrAmica nr. 0): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_0_2014/49?e=10353070/6348207
L'arte dell'insaccato (TerrAmica nr. 4): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_num4_issuu/41?e=10353070/32332678
Il Salame Campagnolo (TerrAmica nr. 5): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_nr_5_issuu/45?e=10353070/36962323


14/08/2013, 9:13
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Saluti a mfCarpentieri e grazie per la cortese e sollecita risposta.

Ho già letto diverso materiale sul forum. Ora che la possibilità di acquisire i terreni (10ha) con relativa abitazione si fa più concreta, batterò in maniera sistematica le varie discussioni integrando il tutto con informazioni di altre fonti.

Certo mi rendo conto che le domande, specie dei neofiti di belle speranze animati da un'ignoranza almeno pari alla buona volontà, sono sempre le stesse e ammiro voi moderatori per la pazienza.

Per esempio si dovrebbe cominciare parlando di recinti, requisito essenziale per l'insediamento di qualsiasi allevamento ma ho visto che se ne è discusso molto altrove.

Tornando al mio precedente post e relativa risposta sulla parte economica:
Una famiglia (...di quante persone poi?) la si mantiene con 1000€ al mese o con 10.000€ :D
Scherzi a parte, c'è sempre una certa reticenza ad indicare un reddito medio annuo derivante da un'attività economica e non capisco il perché. O meglio, capisco tutte le ragioni tecniche per non esprimere cifre che poi potrebbero discostarsi sensibilmente dalla realtà (tipo di allevamento, disponibilità dell'alimentazione in proprio , mortalità, malattie, capacità di management, ecc. ecc.). Credo però che dovrebbe essere sufficientemente standardizzabile uno schema costi-ricavi per tipologia generica di allevamento:
allevamento allo stato brado, x scrofe, y verri, n suinetti annui ingrassati a xxx kg e rivenduti a PV a grossista....costi tot € e ricavi tot €.
o no? ci provo anche io nella mia beata ignoranza.
Ho visto dei listini su internet di mercati generali dell'Emilia-Romagna in cui si parla di 1,60-1,80€ PV a seconda del peso del suino indipendentemente dalla razza (non è mai citata). E quello il misero prezzo su cui mi dovrei basare per la vendita al vivo delle mie ipotetiche cinte senesi?
Allora 100 suinetti ingrassati a 130 Kg darebbero un ricavo medio lordo di 22.100€ a quei prezzi.
Per ottenere 100 suinetti di cinta in un anno dovrei avere circa 9 scrofe e un verro. Da qui posso calcolare il costo di "primo impianto". Poi i suini vanno portati a peso e nel caso della cinta mi sembra che per un anno la rendita è zero. Dal secondo anno dovrei avere una generazione da vendere e una all'ingrasso. Ma a quel punto avrei una popolazione di qualcosa come 210 suini. Staranno un po' stretti in 5ha mi sa' :D
Altri costi (che al momento non so valutare)? integrazione alimentare, veterinario e che altro? Burocrazia, tasse, bolli, bollini, ASL......?
Esiste qualcosa su internet o in libreria che parli specificatamente del lato economico degli allevamenti?
Mi rendo conto che faccio l'ipotesi in assoluto meno redditizia, ma almeno per iniziare non mi sento in grado di pensare a canali di vendita più diretta o alla trasformazione che alzano i ricavi in maniera considerevole ma richiedono notevole impegno. Per quello chiedevo se per la cinta esistono canali di "tutela" del prezzo con ritiro a prezzi più convenienti (mi sapete segnalare qualche sito internet?)

Certo che scorrendo il forum, dal orticoltore fino all'allevatore di lumache è un coro unanime di miseria tremebonda.....ma le cose stanno realmente così? Io, per quello che posso vedere intorno a me (parlo di piccole realtà aziendali di allevamento in Toscana), non ho questa sensazione..certo tanto lavoro e tanto sacrificio quello sicuramente, ma di contro non mi sembra che manchino le soddisfazioni economiche.

Quello che invece mi procura una certa preoccupazione è la capacità di assorbimento del prodotto. Senza voler minimizzare assolutamente l'aspetto "tecnico" del problema (gli animali bisogna averli, saperli allevare bene per avere un buon prodotto e tutto questo va imparato con anni di lavoro e di esperienza) tuttavia mi sembra più facile riempire le stalle o i campi con una miriade di animali di quanto mi risulti semplice il venderli anche perché non posso lasciarli là oltre tempo in attesa che qualcuno li compri ...a meno di non voler fare un pensionato per animali :)
In altre parole, p.e. per i suini (ma farei la stessa domanda anche per gli ovini e i polli) ho sempre la certezza del ritiro seppure a costo di vendere a quei miserrimi prezzi di cui sopra?
Per finire aggiungo che tale attività non sarebbe per me fonte primaria di reddito ma un'integrazione e che, nella peggiore delle ipotesi (cui però non vorrei arrivare :lol: ), mi accontenterei di avere: terreni non abbandonati+autoconsumo+recupero spese

saluti
Roberto


14/08/2013, 11:40
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Uahu, tutta d’un fiato è pesante!
Il sito è: http://www.cintasenese.org/consorzio.php ti conviene telefonare .
Ti parleranno di: allevamento brado, in purezza, con disciplinare, ed ente certificatore di controllo attività.

Vedo che hai dato una sbirciata a questo mondo variopinto di allevatori e produttori.
Capisco che si abbia tutta la volontà di realizzare un progetto, ma la volontà da sola non basta ci vogliono delle condizioni favorevoli di base.
Adesso, senza inventare l’acqua calda, ti indico quelle che secondo me, possono essere le condizioni per arrivare ad un’utile con un piccolo allevamento in semibrado.
Fissiamo le minime condizioni : possesso terreni idonei (parte dei terreni a seminativo), strutture di ricovero (arche), attrezzatura e macchine agricole e di trasporto, piccolo magazzeno.

Esempio di allevamento in semibrado, piccolo ma con produzione di qualità, finissaggio su castagno/ghiande.
Obbiettivo di mercato vendita suini ibrido commerciale di:
Età - circa 24 mesi;
Peso vivo – circa 200/220kg;
Prezzo di vendita della mezzena € 5,50 al kg (ricavo 30%);
Vendita annuale suini, 250 unità;
Ricavo presunto € 74.250,00 (250x180x5,5)30% – (ammortamenti vari/affitti/utenze) e tasse

Dimensioni Allevamento
Scrofaia –riproduttori - lattoni
Gestione 20/22 scrofe;
Suinetti anno 250 unità;
Dimensione scrofaia compreso rotazione 3,2 ha

Dimensioni Allevamento
Ingrasso
Presenza annuale circa 500 suini
Qual è il giusto carico animale? Per stare dalla parte della ragione, io non caricherei più di 15q di peso vivo per ettaro che equivale a circa 15 suini (media)
Per cui 500/15=33,3 ha x 2,5 avvicendamento colturale (rotazione)= 83,25 ha


Dimensioni coltivazione, consideriamo un minimo di 3ha a seminativo
Dimensioni terreni azienda totali – 3,2+83,25+3= 89,45 ha

Obbiezioni e alternative a questa traccia ve ne sono infinite, l’esiguo utile di attività non rassicura un futuro se non si diversifica, completando con trasformazione e commercializzazione dei prodotti.
Saluti mf

_________________
Wendell Berry, diceva “ se mangio carne voglio che venga da un animale che ha vissuto una bella vita all’aperto, senza affollamenti, su pascoli abbondanti, con acqua buona e alberi per ombra"...

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Il prosciutto insaccato (TerrAmica nr. 0): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_0_2014/49?e=10353070/6348207
L'arte dell'insaccato (TerrAmica nr. 4): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_num4_issuu/41?e=10353070/32332678
Il Salame Campagnolo (TerrAmica nr. 5): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_nr_5_issuu/45?e=10353070/36962323


14/08/2013, 17:48
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Grazie mille mf.

Ne deduco che i miei 10ha (anche meno effettivamente utili) servono giusto per l'autoconsumo e che quindi è inutile pensare di ricavarne un utile anche piccolo per lo meno con vendita di animale vivo.
(conto della serva: 83ha per 74.000€ = 8.915€ su 10ha...........ah..poi parli già di mezzena e quindi animale macellato e non vivo)

Perché parli di utile irrisorio relativamente al tuo calcolo economico? 74.000 e rotti euro anche tolti ammortamenti e tasse sono comunque un mucchio di soldi ( "n" volte lo stipendio annuo lordo di mia moglie che fa l'impiegata da 23 anni!) Forse mi sfugge qualcosa?

Un'ultima domanda. Quando scrivi:
"Prezzo di vendita della mezzena € 5,50 al kg (ricavo 30%);"
cosa intendi? che tolte tutte le spese vive di allevamento e di macellazione dei 5,50€ rimane il 30% di utile lordo?

Ti ringrazio per le risposte anche se forse all'ultima parte del discorso (quella di facilità di ritiro del prodotto) non mi hai risposto. Anche se tutto sommato si tratta di domande accademiche vista l'irrealizzabilità del progetto.

Cordiali saluti
Roberto


14/08/2013, 19:10
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oellinas ha scritto:
Perché parli di utile irrisorio relativamente al tuo calcolo economico? 74.000 e rotti euro anche tolti ammortamenti e tasse sono comunque un mucchio di soldi ( "n" volte lo stipendio annuo lordo di mia moglie che fa l'impiegata da 23 anni!) Forse mi sfugge qualcosa?

Un'ultima domanda. Quando scrivi:"Prezzo di vendita della mezzena € 5,50 al kg (ricavo 30%);"
cosa intendi? che tolte tutte le spese vive di allevamento e di macellazione dei 5,50€ rimane il 30% di utile lordo?


La voce ammortamenti comprende: recinzioni perimetrali, arche, piccolo mangimificio, trattore, muletto, camioncino trasporto animali,furgone;
Affitto:poche persone hanno 90 ha a disposizione per cui di solito devi detrarre € 3/4.000,00/anno per affitto terreni;
Utenze: luce, gas,telefono.

Si (ricavo 30%) vuol dire portati in detrazione costi allevamento: alimentazione, veterinario(ingrasso, scrofaia e suinetti), macello, collaboratore esterno 30/40 ore/mese , per il resto rimane tutto sulle spalle di una persona !!! altro che 40 ore settimanali!

saluti mf

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Il Salame Campagnolo (TerrAmica nr. 5): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_nr_5_issuu/45?e=10353070/36962323


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