stavo cercando la migliore razza da allevare all'aperto per produrre il miglior prosciutto a livello di merezzatura, grasso, stagionatura e qualità in toto.. sapete qual'è?

Vanga è già un po' che navighi sul forum, mi stupisci! Non esiste il maiale perfetto in assoluto ma un maiale migliore per un certo ambiente/allevatore.
Per me potrei dirti il Large White x Duroc però sai anche tu che dipende in parte dalla genetica, ma molto dipende sa cosa gli dai da mangiare e da come lo allevi(management).
Poi c'è il capitolo delle razze rustiche, meno produttive ma più ricercate.
La tua è una domanda un po' troppo generica.

se uno non ha mai fatto l'allevatore e sta iniziando a creare un qualcosa di suo è normale che abbia molte domande e cerca nel prossimo la risposta a DOC per trarre la miglior esperienza.. quindi sarà anche da molto che navigo nel forum ma è anche tanto da apprendere specialmente per chi parte da zero.
saluti

Vanga non te la prendere, mi sembravi già abbastanza...navigato!
Ti consiglio di chiedere a qualche allevamento delle tue zone che genetica usano . A parità di razza ci sono tante varietà selezionate alcune più performanti ma delicate, altre più rustiche. Sarebbe giusto conoscere quelle che vanno meglio nella tua zona.
Se sei agli inizi meglio propendere per una maggiore salubrità.

Concordo con MillI La tua domanda è troppo generica cosa intendi per allevare all' aperto ? Intendi mettere dei lattonzoli in un terreno ed integrare l' alimentazione giornalmente o lasciarli al brado su terreni seminati a perdere ? Mago

Vanga87 vedo che sei Perugia, nella regione accanto cioè nelle Marche viene allevato all' aperto un suino denominato " della Marca"
si ottiene incrociando il duroc con landrace, l' F1 ottenuta viene coperta con il verro di razza Mora Romagnola, con questo non voglio dire sia il migliore ma è un prodotto molto apprezzato, un ottimo compromesso tra rusticità e performance, e ottimi tagli carnei.
Il mio consiglio è allineato a quello dei post precedenti, più vedi, più chiedi, ti sarà più facile orientarti.

Non conosco com'è la situazione nella tua regione riguardo l'obbligo di certificazione di indennità al morbo di Aujesky.
Però ti consiglio vivamente di informarti presso la tua asl e possibilmente acquistare solo suini già certificati. Nelle regioni in cui questo obbligo è vigente ti assicuro che ha creato non pochi grattacapi agli allevatori non in regola.

che sarebbe questo obbligo di certificazione d'indennità?il mio allevamento è in regola dal punto di vista legislativo..ho registro di stalla, libretto dei farmaci, modello 4 delle scrofe che ho preso da fuori...ecc..

L'UE sono anni che richiede all'Italia di indennizzarsi contro il morbo dell'Aujesky. Essendo un operazione complessa e dolorosa le nostre autorità hanno nicchiato a lungo. Ora però dobbiamo farlo. Ogni esemplare che presenti anche solo gli anticorpi dell'A. deve essere soppresso.
In Lombardia la certificazione è obbligatoria dallo scorso agosto e senza non si può più vendere ne spostare un suino.
Purtroppo non conosco la situazione delle altre regioni e sul web non ho trovato nulla, perciò ti conviene andare alla asl e chiedere delucidazioni perché non si tarderà molto. Spesso i veterinari non lo dicono oppure gli allevatori non comprendono la gravità della situazione.

Ad ogni scrofa e a campioni di gruppi di magroni devono essere fatte le analisi del sangue e da queste vedere se ci sono anticorpi dell'A. del tipo non proveniente dalle vaccinazioni ( lo chiamano A. selvaggio per distinguerlo).
Una scrofa può presentare questi anticorpi anche senza essersi mai ammalata, basta che ne sia venuta in contatto!
Quelle positive vanno soppresse al più presto. Un veterinario della asl verrà a fare dei prelievi a campione due volte a distanza di un mese e devono risultare tutti negativi altrimenti è tutto da rifare.
Per gli allevatori amatoriali forse le regole sono un po' diverse ma è meglio acquistare sin da subito esemplari certificati e seguire le successive vaccinazioni. Altrimenti potreste non poterli né vendere ne più macellarli da un certo punto in poi.